La proposta
dell’ex sindaco Franco Ravandoni per l’«alta tensione» tra Montecrestese e e
Villadossola
Un inutile sfregio all’ambiente. Lo sostiene
Franco Ravandoni, ex sindaco di Villadossola e oggi capogruppo
dell’opposizione, che chiede all’amministrazione comunale di Villadossola e a
quella di Domodossola d’intervenire per bonificare il territorio dei due comuni
eliminando l’ormai inutile linea elettriche che da Montecrestese «taglia» Masera,
Trontano, Domodossola e Villadossola. «L’elettrodotto è inutilizzato da anni - dice Ravandoni - ma è ancora lì e pone vincoli gravi al territorio. A Domodossola, i tralicci sono all’interno del cimitero, nella rotatoria all’ingresso della città e nella riserva del Sacro monte Calvario. A Villadossola lambiscono le case di Murata». Una volta, la linea portava elettricità ai forni dell’acciaieria dello stabilimento Sisma, sito per anni di proprietà dello Stato. «Con la chiusura dei laminatoi - spiega Ravandoni - si era messa la parola fine all’attività produttiva; l’uso dell’energia elettrica a tal scopo durò sino al 1978, anno in cui a causa dell’alluvione furono gravemente danneggiate le centrali della valle Isorno». Il passaggio della Sisma ai privati (l’acquistò il gruppo Leali) ha portato alla vendita delle centrali. ( leggi QUI l'articolo completo )