“Se (forse) è vero che non si
conoscono ancora le conseguenze che produco gli impianti di telefonia mobile e
ripetitori di altra natura sulla salute delle persone, soprattutto dei bambini
è verissimo che i comuni civilmente più evoluti continuano ad adottare principi
di cautela e prevenzione, almeno per salvaguardare e preservare i cosiddetti
“siti sensibili” perché i rischi derivanti dall’esposizione alle onde
elettromagnetiche, purtroppo, sono reali ed accertati. Non essendoci,
“naturalmente”, quasi mai studi preventivi che a monte traccino una seria e
completa mappatura dei rischi, spesso questo principio di precauzione viene
meno, come accade, a nostro avviso, nel comune di Andria, nonostante un
preoccupante e crescente aumento di malattie oncologiche, come è emerso
puntualmente da recenti indagini e dalle situazioni reali cioè i drammi che
vivono le famiglie e che nessuno può riuscire né a nascondere né a tramutare in
altro che non sia “la malattia” e spesso una fine predestinata, purtroppo.
Se è vero, quindi, che il problema non è solo
limitato alle antenne di telefonia mobile bensì anche ad altre fonti di
inquinamento elettromagnetico prodotto da altre tecnologie, a maggior ragione
si rendono necessari approfondimenti scientifici e le rassicurazioni servono a
ben poco, se e quando ci sono, piuttosto che, addirittura, uno scaricabarile
istituzionale assolutamente inaccettabile allorquando invece di rassicurare con
dati alla mano ci si limita ad affermare che se i trasmettitori sono lì “è solo
colpa degli stessi inquilini e proprietari”, omettendo di dire che proprio
l’Ente non è mai riuscito a dotarsi di un adeguato e aggiornato Piano delle
antenne piuttosto che di un regolamento di telefonia mobile, proprio come
accade, invece, nelle altre città italiane dove la salute dei cittadini è
ancora considerata un valore da preservare e salvaguardare”, ........ ( leggi QUI l'articolo completo )
FONTE : ILQUOTIDIANOITALIANO.IT