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lunedì 5 agosto 2013

VIA LIBERA AL MUOS – lettera pervenuta in associazione

Qui di seguito pubblichiamo la lettera pervenuta da parte della Associazione A.M.I.C.A. a riguardo del MUOS, e , con rammarico , ci sorge qualche domanda :
Ma è possibile che il problema dell’elettrosmog sia sentito solo da una parte di cittadinanza che è coinvolta da nuove o vecchie installazioni ?
Ma è possibile che questa cittadinanza, riunita in associazioni o comitati , a proprie spese, si interroghi e si documenta trovando una vasta letteratura a riguardo con ricerche epidemiologiche complete che ne attestano il rischio e il pericolo, mentre le “istituzioni" preposte alla nostra salvaguardia NO?
E tutto questo sembra non essere mai sufficiente per poter cambiare atteggiamento, eppure dovrebbe esserlo per  far sorgere il dubbio, tanto rivendicato dalla nostra classe politica quando cita il ” Principio di precauzione “ su qualsiasi cosa non riesca a comprendere.


Cari Tutti,
è davvero con grande dispiacere e preoccupazione che vi informo della decisione del Presidente della Regione Crocetta di dare il via libera al MUOS.
Il campo elettromagnetico delle antenne già esistenti a Niscemi rappresentano una forte preoccupazione per la loro potenza e concentrazione, ma anche per le loro caratteristiche specifiche: sono onde modulate di frequenza non molto alta che sono particolarmente “penetranti” e “attive” dal punto di vista biologico.
Per quanto mi riguarda, essendoci stata personalmente, vi posso dire che ho avuto un mal di testa terribile di fronte a quelle antenne Niscemi al punto di dover andare via. Mi hanno detto che in quello stesso punto altre persone in visita hanno riportato sintomi e malesseri.
Sembra impensabile che qualcuno debba abitare in quella situazione.
Sicuramente servono altri studi per determinare il rischio delle antenne già esistenti a Niscemi ma il principio di precauzione imporrebbe quanto meno di non metterne altre.
Serve necessariamente un coordinamento nazionale dei comitati e delle associazioni impegnate per la difesa dai campi elettromagnetici per cercare di produrre a livello nazionale normative più cautelative.

Francesca Romana Orlando
Vice Presidente di AMICA
Associazione Malattie da
Intossicazione Cronica e/o Ambientale

www.infoamica.it