Qui di seguito
pubblichiamo la lettera pervenuta da parte della Associazione A.M.I.C.A. a
riguardo del MUOS, e , con rammarico , ci sorge qualche domanda :
Ma è possibile che il
problema dell’elettrosmog sia sentito solo da una parte di cittadinanza che è coinvolta
da nuove o vecchie installazioni ?
Ma è possibile che
questa cittadinanza, riunita in associazioni o comitati , a proprie spese, si
interroghi e si documenta trovando una vasta letteratura a riguardo con
ricerche epidemiologiche complete che ne attestano il rischio e il pericolo, mentre le “istituzioni" preposte alla nostra salvaguardia NO?
E tutto questo sembra
non essere mai sufficiente per poter cambiare atteggiamento, eppure dovrebbe esserlo
per far sorgere il dubbio, tanto
rivendicato dalla nostra classe politica quando cita il ” Principio di
precauzione “ su qualsiasi cosa non riesca a comprendere.
Cari Tutti,
è davvero
con grande dispiacere e preoccupazione che vi informo della decisione del
Presidente della Regione Crocetta di dare il via libera al MUOS.
Il campo
elettromagnetico delle antenne già esistenti a Niscemi rappresentano una forte
preoccupazione per la loro potenza e concentrazione, ma anche per le loro
caratteristiche specifiche: sono onde modulate di frequenza non molto alta che
sono particolarmente “penetranti” e “attive” dal punto di vista biologico.
Per quanto
mi riguarda, essendoci stata personalmente, vi posso dire che ho avuto un mal
di testa terribile di fronte a quelle antenne Niscemi al punto di dover andare
via. Mi hanno detto che in quello stesso punto altre persone in visita hanno
riportato sintomi e malesseri.
Sembra
impensabile che qualcuno debba abitare in quella situazione.
Sicuramente
servono altri studi per determinare il rischio delle antenne già esistenti a
Niscemi ma il principio di precauzione imporrebbe quanto meno di non metterne
altre.
Serve
necessariamente un coordinamento nazionale dei comitati e delle associazioni
impegnate per la difesa dai campi elettromagnetici per cercare di produrre a
livello nazionale normative più cautelative.
Francesca Romana Orlando
Vice Presidente di AMICA
Associazione Malattie da
Intossicazione Cronica e/o Ambientale
www.infoamica.it