Il comitato
protesta, ma per Terna in Fvg la soluzione aerea è l’unica possibile. Alla base
della scelta motivi tecnici ed economici legati alla sicurezza della rete.
UDINE. In
Piemonte si fa: un elettrodotto completamente interrato che da Piossasco arriva
fino alla stazione francese di Grand’Ile in Savoia, 190 chilometri di linea che
in buona parte correrà sotto o accanto a strade e autostrade per ridurre al
massimo l’impatto sull’ambiente e sul paesaggio. Proprio come sognavano di fare
anche in Friuli i sindaci e i comitati sorti un po’ ovunque per opporsi alla
costruzione di nuovi tralicci.
Ma perché in
Piemonte è stata scelta questa soluzione e in Friuli invece Terna (la società
proprietaria della rete che ha il compito di garantire la trasmissione di
energia in tutto il territorio nazionale) ha sempre sottolineato come
l’interramento non fosse possibile? I motivi sono tanti. Prima di tutto tecnici
perché la linea che varcherà la frontiera attraverso la galleria di sicurezza
del Frejus è a corrente continua a 320 kV, mentre quella tra Redipuglia e Udine
ovest è a doppia terna a 380 kV. Per garantire la stessa potenza sarebbe
necessario costruire 4 linee di cavo interrato.
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