Pubblichiamo
un racconto interessante, comparso sul sito della Rete Elettrosmog-Free Italia,
è molto significativo e dovrebbe far riflettere chi , come tanti,
soffre , ho ha i bimbi che soffrono di dermatite.
" Qualche
giorno fa lei ha dovuto aiutare mia
figlia a tenere fermo il nipotino sottoposto a raggi X. Pur protetta del 'grembiule' schermante, chiaramente le mani sono state esposte in quanto impegnate per tenere bloccato il mio povero nipotino.
Qualche giorno dopo le si sono presentate delle macchie , poi diventate purulente, che dopo i primi interventi palliativi, trattato poi con Gentalin (quindi antibiotico) e cortisonico, la situazione è peggiorata.
Siamo andati dal dermatologo che ha sentenziato: eczema . Dopo domande sulla radiodermatite (trovata con Google incrociando raggi X e dermatite) , ha poi riportato 'dermatite' (sic!!!).
Mia moglie, testarda, è andata al reparto di radiologia dell’ospedale coinvolto e ... udite udite ... ha trovato attenzione e ci ha fatto incontrare il medico che segue la 'salute' degli operatori di radiologia. Lei ha confermato che sicuramente è radiodermatite (o radiodermite) che normalmente si ha in caso di forte irradiazione di raggi ionizzanti. E’ stata molto stupita di vederla sulle mani di una persona assoggettata ad una 'semplice' lastra !
Ci farà
incontrare con uno specialista che segue le 'loro' problematiche sanitarie.
Conclusioni,
cari elettrosensibili, oltre a fuggire la Risonanza Magnetica, state molto
attenti alla esposizione a raggi X, con la massime coperture schermanti che
hanno a disposizione ! Adesso attendiamo questo incontro perché mia moglie vuole che loro riportino su un documento le ‘ istruzioni per l’uso ’ da tenere sempre a portata di mano per eventuali necessità di radiologia a raggi X"
FONTE : RETE Elettrosmog-Free Italia