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mercoledì 23 novembre 2016
SARÀ INTERRATO L’ELETTRODOTTO TRA FVG E AUSTRIA
La comunicazione è arrivata
dall'amministratore delegato di Alpe Adria Energia spa in una lettera
indirizzata alla Regione. Un tracciato di 45 km.
TRIESTE. L'elettrodotto tra Somplago di
Cavazzo Carnico e Wurmlach, frazione del comune austriaco di Koetschach-Mauthen,
potrà essere interrato.
La comunicazione è arrivata
dall'amministratore delegato di Alpe Adria Energia spa, Leonardo Zannella, in
una lettera indirizzata alla Regione Friuli Venezia Giulia. La «merchant line»
in cui Alpe Adria Energia è coinvolta insieme all'omologa società austriaca per
i tratti di competenza, da tempo è oggetto di critiche e ricorsi da parte delle
popolazioni locali.
Nella lettera si precisa ora che «dalle
analisi svolte è stato possibile definire una soluzione progettuale che consenta
di realizzare il collegamento a 220 kV interamente in cavo interrato».
La lunghezza totale in Italia del tracciato
tra Somplago e il confine austriaco è di 45 chilometri, interessando i comuni
di Cavazzo Carnico, Tolmezzo, Arta Terme e Paluzza.
«Si tratta - evidenzia l'assessore all'Energia
del Fvg, Sara Vito - di due comuni in meno rispetto al precedente progetto,
dopo che era stata definitiva abbandonata l'ipotesi di realizzare un
elettrodotto tradizionale, con percorso aereo».
Nel luglio 2014 si era conclusa la procedura
di valutazione di impatto ambientale relativo al progetto di elettrodotto per
il tratto italiano. Per essere realizzata, l'opera dovrà sottostare a 51
prescrizioni emanate dai Ministeri dell'Ambiente e dei Beni culturali; alcune
recepiscono quelle già a suo tempo indicate dalla Regione FVG, la principale
riguardava proprio l'interramento dei cavi, almeno nel tratto finale da Malga
Pramosio al confine di Stato.
«È il frutto del lavoro dell'Amministrazione
regionale - commenta la presidente del FVG Debora Serracchiani - che si è
impegnata a lungo e con determinazione per il cambiamento del tracciato, che in
origine era aereo. È un obiettivo che ci eravamo proposti nel programma di
governo, e che ora è vicino a essere realizzato, dopo che ci siamo confrontati
con i Comuni e con le ditte».
FONTE : MESSAGGERO DEL VENETO
martedì 22 novembre 2016
A POLLA ( SALERNO) IL TAR BLOCCA IL TRASFERIMENTO DELLA SCUOLA MEDIA NEI PRESSI DI UN ELETTRODOTTO
I locali della sede della ex Pretura
di Polla, ubicati nelle immediate vicinanze di un elettrodotto, erano stati
individuati dal Comune di Polla quale sede provvisoria della scuola media “De
Amicis”, per il tempo necessario (483 giorni) ad eseguire i lavori di
ristrutturazione e messa in sicurezza dell’edificio dove attualmente si trova
la scuola. Questo emerge dalla sentenza del TAR di Salerno che, lo scorso 18
Novembre, per una serie di illegittimità ha annullato l’aggiudicazione
definitiva dei lavori.
I giudici amministrativi in diversi
passaggi della sentenza tirano in ballo la presenza dell’elettrodotto nei
pressi dei locali dell’ex Pretura che, contrariamente a quanto previsto dalla
legge, si trovano all'interno della cosiddetta fascia di rispetto dove “non è
consentita – si legge nella sentenza – alcuna destinazione di edifici ad uso
residenziale, scolastico, sanitario e ad uso che comporti una permanenza non
inferiore a quattro ore. Al fine di tutelare la popolazione dalla esposizione a
radiazioni non ionizzanti a bassa frequenza prodotte dai campi elettromagnetici
generati dalle linee elettriche (o elettrodotti)”.
Il Comune, stando a quanto riportato
nella sentenza “riconosce che l’edificio “Ex Pretura” è situato in prossimità
di un elettrodotto, ed anche che non rispetta la distanza di prima
approssimazione dalle linee elettriche della zona”.
I giudici mettono in evidenza
l’approssimazione con la quale l’amministrazione comunale ha trattato la
questione. “Quel che è peggio, – si legge nella sentenza – è che il Comune
ammette di non aver fatto alcuna misurazione, affermando appunto “che
l’effettivo valore di campo è misurabile (pertanto, non è stato misurato
dall’Amministrazione) dagli organi competenti (ARPAC)”. L’edificio è sottostante i cavi elettrici,
con conseguente mancato rispetto della distanza di prima approssimazione”.
FONTE : CILENTONEWS.COM
giovedì 17 novembre 2016
INFO PER INIZIARE LA RACCOLTA DELL'UMIDO
Riportiamo qui sotto la sintesi dei punti principali espressi dall'incontro pubblico avvenuto ieri sera nel salone della chiesa di via Carlo Marx 450,
raccolta dell’umido al quartiere 5kit
Nel sacco dell’umido
vanno inseriti :
·
scarti di cucina e
avanzi di cibo in genere (frutta, verdura, carne, pesce, gusci d’uovo, pane,
cereali, legumi, ... )
·
alimenti avariati
privati delle confezioni
·
fondi di caffè, filtri
di te, camomilla e altre bevande ad infusione
·
tovaglie e tovaglioli
di carta non inchiostrati
·
fazzoletti di carta
·
fiori recisi, foglie
di piante d’appartamento
·
piccoli pezzi di legno
·
peli di animali
domestici.
IMPORTANTE : ricordarsi di utilizzare solo ed esclusivamente il SACCHETTO
BIODEGRADABILE
Cosa mettere nel sacco grigio trasparente ?
- polveri di spazzamento domestico,
fuliggine
- pannolini ed assorbenti
- stracci unti e sporchi
- collant
- lampadine a incandescenza, oggetti in
ceramica, porcellana e terracotta
- gomma
- lettiere per animali
- fiori recisi e piccoli pezzi di legno
- tubetti di dentifricio
- CD-ROM, custodie CD/DVD, floppy,
videocassette
- fotografie e pellicole fotografiche
- lamette e pennelli da barba, pettini
e spazzole per capelli
- cosmetici, lucidi per scarpe
- aghi e siringhe (ricoperti con
cappuccio o avvolti in stracci/giornali)
- fiale per iniezioni
- occhiali, orologi, ombrelli
- pennarelli e biro
- nastri adesivi
- cartellette e buste plastificate
portadocumenti
- giocattoli
- accendini
- stucchi/gesso in piccoli barattoli
- imballaggi in carta/cartone sporchi
di alimenti
- rifiuti urbani non riciclabili in
genere
IMPORTANTE : il sacco grigio va acquistato ( solo in via transitoria per il primi due mesi è stato
confermato che inizialmente verranno tollerati anche i sacchi neri )
primo giorno di raccolta è martedì 29 novembre
lunedì 14 novembre 2016
INIZIA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELL'UMIDO NEL QUARTIERE 5 DI SESTO SAN GIOVANNI
Da venerdì 25 novembre 2016 (prima raccolta prevista per martedì 29
novembre) partirà la raccolta differenziata dell'umido nel quartiere di Cascina
de Gatti / Parpagliona , in tutte le utenze domestiche e non domestiche, che
verrà estesa, tra il 2017 e il 2018, a tutta la città.
In queste prime due settimane sono stati consegnati da una cooperativa i bidoni marroni che dovranno poi essere esposti in strada nei giorni di raccolta; mentre non sono ancora stati consegnati secchielli areati da 7 lt. per uso interno per tutti gli appartamenti e il pacco di 100 sacchetti in materiale biodegradabile dove inserire obbligatoriamente il rifiuto organico prima di buttarlo nei bidoni marroni, insieme alle istruzioni dettagliate e il calendario della raccolta.
In questa prima fase abbiamo notato
un po’ di confusione generata dal fatto di aver allertato gli amministratori nell'identificare dei referenti all'interno dei singoli condomini per il ritiro
del materiale per poi vedere degli avvisi affissi alla bene e meglio di fianco
ai portoncini d’ingresso che a causa della pioggia si sono dissolti in due
giorni.
A parte questo inconveniente , che speriamo non si ripeta, l’Associazione
Sottocorno cercherà di collaborare ad un'iniziativa
che riteniamo molto importante per la nostra città , soprattutto perché finalizzata
ad eliminare la presenza di umido da incenerire, fattore da tenere ben presente
perché la riuscita di tale raccolta è un passo importante per l’eliminazione
dell’inceneritore di Sesto San Giovanni, infatti aumentando la
percentuale di raccolta differenziata in città e l'introduzione dell'umido
rappresenta un passaggio fondamentale per raggiungerlo".
Per approfondire e chiarire
qualsiasi dubbio sulla raccolta dell'umido è stato fissato per
mercoledì 16
novembre alle 20.30
un incontro aperto a residenti e commercianti del quartiere 5 che si terrà nella sala assemblee della Parrocchia Santa Maria Nascente e Beato Mazzucconi in via Carlo Marx.
per tutte le informazioni è online da qualche giorno il portale del comune :
sabato 12 novembre 2016
TROPPI VELENI NELLE ACQUE LOMBARDE «A RISCHIO LA CATENA ALIMENTARE»
Il problema c'e', ce sempre stato ed è stato sottovalutato ed ignorato per decenni
qui sotto l'articolo del corriere della sera
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L’allarme dell’Istituto
superiore per la protezione e la ricerca ambientale: sostanze come azotati e
fitofarmaci minacciano gli insediamenti agricoli. Da Varese a Brescia
Un recente dossier dell’Istituto superiore per la protezione e la
ricerca ambientale (Ispra) ha censito i Comuni più esposti alle contaminazioni
da pesticidi nelle acque. Sono 193 i quelli lombardi toccati dal problema: il
55,4% dei punti monitorati dall’istituto risultano avere elevati livelli di non
conformità. Tuttavia non sono solo i pesticidi a minacciare le acque della
regione, ma anche una serie di incidenti riconducibili alle attività
industriali e perdite di rete fognarie, la cui manutenzione in alcuni contesti
lascia a desiderare. «In particolare — si legge nell’ultimo rapporto dell’Arpa
— le principali problematiche, evidenziate dal monitoraggio delle acque
sotterranee nel corso degli anni, riguardano la presenza di composti azotati,
fitofarmaci, sostanze farmaceutiche, composti organoalogenati (solventi
clorurati), metalli (con particolare riferimento al Cromo esavalente)».
Se
una parte delle contaminazioni delle acque del sottosuolo hanno origini
storiche legate alla conformazione del territorio, leggi QUI l'articolo completo.
FONTE : CORRIERE DELLA SERA
sabato 5 novembre 2016
INCENDIO RSA DI VIA ADRIANO - PRESI I RESPONSABILI MA IL PROBLEMA RIMANE
All’inizio di settembre abbiamo assistito all'incendio della RSA abbandonata a se stessa da anni , ( lo abbiamo raccontato in questo post ) ora le indagini hanno permesso di identificare le dieci persone responsabili ( tutte residenti nella zona ) a darne l’annuncio la stampa ( vedi i link qui sotto ).
Come si apprende dagli articoli i dieci aspiranti
incendiari hanno spiegato che il loro gesto è nato dal risentimento e dalla esasperazione per il degrado in
cui è caduto lo stabile e per scippi e atti di vandalismo avvenuti nella zona,
di cui ritenevano responsabili gli occupanti del palazzo abbandonato. Per dar loro una lezione, i dieci indagati, che non
si conoscevano bene ma hanno deciso di bruciare i pagliericci e gli averi dei
migranti su due piani diversi, quando l'edificio era vuoto.
Il gesto è sicuramente stupido, soprattutto pensare
che nel 2016 i problemi si possano risolvere con un attacco incendiario la dove
il problema è STRA-CONOSCIUTO, e se si vuole anche creato ( una volta chiusa
via Adriano 60 , queste persone dove si pensava andassero ????? ) .
Una situazione che mette in luce tutta la miopia,
l’incapacità e i limiti di un sistema che coinvolge tutti quegli enti preposti
incapaci di coordinarsi nel dare delle risposte nel medio termine, riuscendo a
far degenerare qualsiasi cosa succeda.
Noi non siamo nel Comune di Milano, ma la struttura è
qui di fianco a noi, ciò che succede lo vediamo , le viviamo e lo subiamo, oggi
affermare che è stato solo un gesto di 10 stupidi è falso, come è falso bollarlo
come atto razzista, se incominciamo invece a vederlo e ad analizzarlo come la
“goccia che ha fatto traboccare il vaso” e ci si rendesse conto che si sta
portando all'esasperazione una comunità ( metropolitana ) forse si riuscirebbe a
comprendere il problema , e come spesso accade quando si riesce a vedere il problema si
incomincia a far qualcosa per risolverlo, finendola di esasperare gli animi o di far finta che il problema non esista.
- ARTICOLO SUL GIORNO/MILANO
- ARTICOLO SU SKY TG24
- ARTICOLO SU REPUBBLICA/MILANO
- ARTICOLO SU CORRIERE DELLA SERA/MILANO
venerdì 4 novembre 2016
L’ASSOCIAZIONE AMICI DEL PARCO NORD IL 5 NOVEMBRE OCCUPERÀ L’AREA DESTINATA ALLA VASCA ANTI PIENE DEL SEVESO
Perché, c’è sempre un modo
alternativo nell’affrontare un problema urbanistico e ambientale , e guarda
caso le alternative sono sempre più rispettose dell’ambiente e della salute dei
cittadini, e a volte sono anche più sostenibili economicamente.
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“Sabato
5 novembre 2016, organizziamo una manifestazione pubblica nella zona destinata
alla costruzione della famigerata e inutile vasca di laminazione all’interno
del Parco Nord. Una manifestazione che servirà ad illustrare l’inutilità
di uno scempio che prevede la distruzione di circa 4 ettari di bosco in un’area
protetta tra il cimitero di Bruzzano e Bresso.
La vasca può essere invece sostituita da tecnologie
più civili e avanzate e che prevedono semplicemente la pulizia delle acque
del Seveso con la chiusura di 1.500 scarichi abusivi attualmente in uso,
come accertato dall’indagine della Procura di Milano e vicino ormai alla
conclusione e il raddoppio del Canale Scolmatore di Nord Ovest.“.
L’ASSOCIAZIONE PERRONE CERCA VOLONTARI PER PORTARE I PROGETTI NELLE SCUOLE SUPERIORI
L’ASSOCIAZIONE LORENZO PERRONE – ONLUS di
Cologno Monzese è una associazione con la quale abbiamo collaborato e
continueremo a collaborare visto il loro lavoro eccezionale sul territorio ,
ora l’associazione per poter sopperire alle molte richieste che arrivano dagli
istituti scolastici cerca volontari come relatori per i propri progetti di
prevenzione oncologica ed educazione alla salute nelle scuole superiori, e noi non possiamo che aiutarli pubblicando la loro richiesta.
Per poter far parte di questo gruppo sono
indispensabili:
1. Reale interesse per i temi della prevenzione oncologica
e della tutela della salute.
2. Condivisione della filosofia dell’Associazione, in
particolare per quanto riguarda la validità del principio di precauzione e
l’utilità della prevenzione primaria.
3. Capacità di tenere conferenze di fronte a 50/60
adolescenti, mantenendo viva l’attenzione con un linguaggio semplice e diretto,
e gestendo nello stesso tempo eventuali “esuberanze giovanili”.
4. Possibilità di rendersi disponibili 1/2 mattine alla
settimana (previa comunicazione della segreteria) nel periodo che va da
novembre ad aprile.
5. Disponibilità a studiare e approfondire i contenuti
delle conferenze, anche partecipando agli incontri di formazione e
aggiornamento organizzati da ALP.
6. Disponibilità a partecipare alle riunioni serali del
“Gruppo Scuola” (3/4 all'anno), momento indispensabile di confronto fra i
relatori.
Per
facilitare il compito possono essere utili:
1. Precedenti esperienze in campo educativo, come
insegnante o come educatore presso oratori, società sportive o altro.
2. Buona cultura scientifica.
3. Precedente esperienza di volontariato in ambito
sociale.
Le persone eventualmente interessate possono
contattare la segreteria dell’Associazione Lorenzo Perrone ai seguenti
recapiti: telefono 02.27307393 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore
12;
giovedì 3 novembre 2016
MICROWAVES AND ALZHEIMER'S DISEASE
La Rete Elettrosmog Free Italia segnala un altro lavoro
scientifico che collega l'Alzheimer alle radiofrequenze svolto da ricercatori cinesi pubblicato sulle riviste scientifiche.
La ricerca conclude che i dati suggeriscono che l'ippocampo può essere
danneggiato da una prolungava esposizione alle microfrequenze, portando ad una
alterazione delle funzioni cognitive della persona, e raccomanda una restrizione nell'uso di sistemi wireless come precauzione in attesa di ulteriori conferme.
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MICROWAVES AND ALZHEIMER'S DISEASE
- 1Department of Neurology, Xuzhou Central Hospital, Xuzhou, Jiangsu 221009, P.R. China.
Abstract
Alzheimer's diseases (AD) is the most common type of
dementia and a neurodegenerative disease that occurs when the nerve cells in
the brain die. The cause and treatment of AD remain unknown. However, AD is a
disease that affects the brain, an organ that controls behavior. Accordingly,
anything that can interact with the brain may affect this organ positively or
negatively, thereby protecting or encouraging AD. In this regard, modern life
encompasses microwaves for all issues including industrial, communications,
medical and domestic tenders, and among all applications, the cell phone wave,
which directly exposes the brain, continues to be the most used. Evidence
suggests that microwaves may produce various biological effects on the central
nervous system (CNS) and many arguments relay the possibility that microwaves
may be involved in the pathophysiology of CNS disease, including AD. By
contrast, previous studies have reported some beneficial cognitive effects and
that microwaves may protect against cognitive impairment in AD. However,
although many of the beneficial effects of microwaves are derived from animal
models, but can easily be extrapolated to humans, whether microwaves cause AD
is an important issue that is to be addressed in the current review.
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