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lunedì 8 febbraio 2016

ELETTROSMOG: I CELLULARI POSSONO DANNEGGIARE LA SALUTE. PERCHÉ NON DIRLO?

Insieme a Internet, ha rivoluzionato le nostre vite. Parlo del telefono cellulare. Avevo appena compiuto vent’anni, quando nel 1973 Martin Cooper fece la prima telefonata con un cellulare che pesava 1,5 chilogrammi. Da allora, appunto, le nostre vite sono cambiate. E oggi cellulare e internet si fondono addirittura in un unico strumento, senza il quale ci sentiamo “nudi”.
Peccato però che non si dica che l’utilizzo del cellulare possa anche avere effetti negativi. Non parlo qui dei ragazzini che socializzano (si fa per dire) tutto il giorno solo tramite whatsapp, che non è il mio campo, bensì degli effetti sulla salute.
Già, perché non tutti sanno che la Corte di Cassazione – sezione Lavoro – con sentenza 17438 del 2012 abbia respinto il ricorso con il quale l’Inail contestava il diritto alla rendita per malattia professionale, con invalidità dell’80%, riconosciuto dalla Corte di appello di Brescia a favore di un manager che per dodici anni, per cinque-sei ore al giorno, aveva usato – per motivi di lavoro – il telefonino sviluppando una grave patologia tumorale all’orecchio sinistro, dove appoggiava il cellulare.


Leggi QUI l’articolo completo di Fabio Balocco ambientalista e avvocato su IL FATTO QUOTIDIANO 

sabato 6 febbraio 2016

SMOG, IL PARLAMENTO EUROPEO RADDOPPIA I LIMITI DI EMISSIONE PER GLI OSSIDI DI AZOTO

In piena emergenza smog e con i livelli di inquinamento alle stelle il Parlamento europeo Approva la modifica del regolamento sugli ossidi di azoto innalzando i limiti di emissioni di Nox ( gli ossidi di azoto ) di oltre il 100%”.

La decisione del Parlamento Europeo ha dato il via libera alle nuove soglie in condizioni di guida reale senza tenere in considerazione gli allarmi sull'inquinamento lanciati dall’ AGENZIA EUROPEA PER L’AMBIENTE, alzare i limiti per gli  ossidi di azoto è una scelta assurda e insensata che va contro la salute dei cittadini e l’ambiente di tutta Europa.

Chissà se il politico o il burocrate di turno, come avviene regolarmente per l’elettrosmog , l’acqua e altri fattori inquinanti avrà ancora il coraggio di ricordare alla popolazione il rispetto dei limiti di legge, citando che “sono ampiamente cautelativi”.

Chissà se ci sarà ancora il coraggio di parlare di qualità dell'aria.

giovedì 4 febbraio 2016

A NOVARA SI PARLA DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO NEI "SABATI DELLA SALUTE"

Prenderanno il via sabato 6 febbraio  “I sabati della salute”, che si terranno in Aula Magna all'Ospedale di Borgomanero dalle 16 alle 18.

Tema del primo incontro :
 “Inquinamento elettromagnetico: effetti biologico sanitari a breve e lungo termine”. 
Relatore il dottor Paolo Iorio, vice Presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili.

Gli incontri sono organizzati dall’Associazione Mimosa, Amici del D.H. Oncologico di Borgomanero e patrocinati dall’ASL NO, Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta e dalla Città di Borgomanero.

FONTE : NOVARATODAY

mercoledì 3 febbraio 2016

COMUNICATO STAMPA - EX AREA CASCINA SAN GIUSEPPE

L’Associazione Sottocorno non può che essere vicina a tutte le istanze presentate dal Comitato Parco Adriano ( leggi QUI il testo ),  al quale esprimiamo la nostra solidarietà,  tali temi non rappresentano solo i problemi del quartiere Adriano , ma rappresentano i problemi di un'area metropolitana nata al confine di due comuni, una sorta di  “terra di mezzo” che sembra non riuscire a risolvere nessun problema, anzi la miopia politica espressa in passato ( ad esempio il parziale interramento dell'elettrodotto, le mancate bonifiche ecc… ) sembra far nascere altri problemi che si sommano ai precedenti.

Ci uniamo alla preoccupazione scritta sollecitando una programmazione seria e soprattutto invitiamo le istituzioni ( Città Metropolitana compresa ) a rispondere e programmare un intervento risolutivo su quella e su tutte le aree di confine divenute da decenni “terre di mezzo”, aree di scarso interesse politico destinate al degrado, e si sa il degrado porta degrado.

Del virus Zika, sappiamo ancora poco e non abbiamo la reale percezione del pericolo probabilmente perché siamo ancora in inverno, ma sicuramente come ha sollecitato O.M.S. è una realtà con la quale dovremo fare i conti e soprattutto ( per non cadere dal pero, come succede spesso ) bisogna incominciare a fare PREVENZIONE , parola enorme in una società che ha rinunciato a fare prevenzione primaria privilegiando diagnosi precoce e cure.

Sia ben chiaro, che l’allarme lanciato dal Comitato Parco Adriano non può rimanere circoscritto alla sola area volano e nel vicino allevamento Frau (area Proaris-A2A / Comune di Sesto), ma estesa anche al vicino PMVL in special modo all’area della Bergamella dove ad esempio da anni si è rinunciato ad eseguire un regolare taglio dell’erba con tutto ciò che consegue sia per i residenti di Milano che per quelli di Sesto San Giovanni.

Chiediamo nello specifico :
  • una programmazione e l’esecuzione di interventi atti a limitare lo sviluppo di agenti patogeni responsabili di malattie infettive.
  • Una analisi e un confronto sull’inquinamento di dette aree, sia sui terreni che sull’acqua utilizzata, perché le risposte vaghe e contraddittorie ottenute sino ad ora non sono sufficienti.
  • Procedere con il programma sull’interramento dell’elettrodotto fermo alle dichiarazioni congiunte delle istituzioni post incontro del 22/10/14 come dichiarato nei comunicati stampa successivi, con cui si manifestava la volontà di interrarli rilevando il problema urbanistico indipendentemente da quello sanitario

Crediamo inoltre che la richiesta inviata dal Comitato Parco Adriano non debba rimanere  vana visto che il futuro sindaco di Milano non dovrà occuparsi del solo del territorio comunale ma bensì sarà anche sindaco dell'area Metropolitana, per cui se vogliamo veramente comprendere questi problemi

invitiamo TUTTI I CANDIDATI a SINDACO DI MILANO

a visitare questa "terra di mezzo" che sta tra il Quartiere Adriano di Milano e il Quartiere Cascina Gatti di Sesto magari con una passeggiata, perché crediamo che riuscire a far comprendere i problemi ambientali, urbanistici, di mobilità e sicurezza oltre al disagio che migliaia di persone devono subire abitando in una periferia siano il modo migliore per programmare correttamente il futuro.

Il Consiglio Direttivo dell‘Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

INCENERITORI - UN PROBLEMA CHE NON SI VUOLE AFFRONTARE

In un inverno anomalo , dove il problema principale è l'inquinamento atmosferico e i valori di PM10 troppo alti si parla solo di come bloccare le auto e non delle grandi fonti d'inquinamento come gli inceneritori che riempiono la pianura padana.
Qui di seguito un video dove la Dott.ssa Patrizia Gentilini - oncologa - racconta il caso della trascrizione inesatta sulla presunta iniquità dei danni provocati dagli inceneritori.


Qui sotto altro video interessante dove la Dottoressa Patrizia Gentilini, viene accusata di essere una apprendista alchimista,  aggredita verbalmente dall'allora presidente della Provincia di Firenze, oggi premier Matteo Renzi, dopo che si era permessa di esprimere - da oncologa - il suo parere fortemente contrario agli inceneritori ( che i politici amano tanto chiamare termovalorizzatori ).


La speranza è che il mondo politico cambi rotta, e non si limiti a vaghi proclami ambientalistici, magari in concomitanza di elezioni. 

mercoledì 27 gennaio 2016

ELETTRODOTTO VILLANOVA-GISSI - ANCORA NOTIZIE DI IRREGOLARITÀ NEL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI

L’incredibile e infinita storia dell’opera imposta in Abruzzo dalle mille incongruenze


ABRUZZO. Si allunga all’infinito l’elenco delle stranezze, incongruenze, irregolarità presunte e sviste legate alla mega opera dell’elettrodotto Villanova-Gissi. Così ieri l’Autorità dei Bacini ha dichiarato che finora sono stati esaminati 7 tralicci su quaranta con richiesta di spostamento di tre.
Lo ha confermato al Tg3 il Commissario dell’Autorità dei Bacini che spiega come siano stati controllati fino ad oggi solo 7 sostegni su 40, un controllo che sarebbe avvenuto solo sulla carta e non sul campo. L’ennesima stranezza è nel fatto che nonostante le denunce e gli allarmi degli ambientalisti l’opera è ormai ultimata ed il controllo che doveva essere preventivo non solo è tardivo ma addirittura postumo.
Antonio Di Pasquale, il perito che da mesi sta studiando le carte, ha sottoscritto decine di esposti alle procure d’Abruzzo ed ha condotto una personalissima indagine raccogliendo registrazioni di pubblici ufficiali deputati a controllare e valutare il progetto,   ha dichiarato che tutto questo è «incredibile» ed ha aggiunto che «l’opera è stata realizzata senza attendere il preventivo e propedeutico nulla osta da parte delle Autorità Pubbliche competenti preposte alla vigilanza ed al controllo della corretta osservanza delle prescrizioni impartite con il Decreto VIA n. 510 del 13 settembre 2011».
«In questo meandro di assurde ed acclarate omissioni», ha aggiunto, «Terna, dopo aver intimorito decine e decine di persone attraverso denunce milionarie e richieste di risarcimento danni, prosegue senza nessun apparente problema la costruzione dell’opera mentre tantissime persone attendono da diverso tempo ed a questo punto oserei dire necessario, l’intervento della Magistratura più volte chiamata ad intervenire».
Magistratura che settimana dopo settimana rimane in silenzio assumendo una pericolosa posizione di inerzia e “svogliatezza” verso le numerose notizie di reato che per legge dovrebbero imporre una verifica.
Eppure si è assistito in questi mesi all'apertura di fascicoli lampo e di indagini poco attente da parte di sguarnite squadre di investigatori, anche non esperti in materia, che si sono persi nella marea di carte, leggi ed autorizzazioni determinando l’inevitabile archiviazione dei fascicoli. Eppure gli esposti sono stati sempre  molto dettagliati e documentali ma l’idea ormai è che le istituzioni e la stessa magistratura dovrebbero smentire questo fastidioso sentore di timore reverenziale verso il gigante dell’energia e questa opera imposta dal governo centrale e dalla politica stessa.
E Di Pasquale ricorda che «i Dirigenti Ministeriali che avrebbero dovuto interrompere la costruzione dell’opera per oggettivo ed acclarato non rispetto dell’art. 3 dell’atto di autorizzazione che recita:  la presente autorizzazione è subordinata al rispetto delle prescrizioni contenute negli assensi, pareri e nulla osta allegati al presente decreto nonché delle determinazioni di cui ai resoconti verbali della Conferenza di Servizi allegati (…) tacciono e non rispondono, omettendo, con abuso d’ufficio, anche alle richieste di sospensione dei lavori inviate da diversi Enti Locali a fronte delle risultanze delle verifiche effettuate sui propri territori, primo fra tutti il Comune di Lanciano».
«In questo groviglio di omissioni, con la messa in onda da parte del TG Regionale dell’intervista fatta al Commissario dell’Autorità dei Bacini, Luciano Di Biase una cosa è più chiara», conclude Di Pasquale, «Terna attraverso numerosi atti di citazione e denuncia ha riportato una ricostruzione dei fatti del tutto inveritiera, fantasiosa, offerta al lettore in modo tale da far passare per vero ciò che è falso, il tutto in modo malizioso, denigratorio e diffamatorio».