In questi ultimi giorni quattro
antenne ad onde medie sono state abbattute. Le antenne, a forma di fungo, che
si trovavano a ridosso della linea ferroviaria tra le fermate di Cesano ed
Olgiata, risultavano spente da diversi mesi come annunciato direttamente la Radio
Vaticana nel luglio del 2012.
Questo è un giorno fondamentale. La
fase di demolizione delle antenne è cominciata. Dopo anni di lotta nei
quartieri, nei tribunali e tra le persone questo non può che essere un momento
di gioia immensa. Non si riesce però a capire, a seguito di numerose nostre
richieste, quale sia il programma per lo smantellamento delle altre antenne e
quale il piano per la satellizzazione dell’intero palinsesto. La comunicazione
della dismissione degli impianti di onde medie, fatta in passato, non basta per
garantire la salute all’interno quadrante nord di Roma e dei comuni confinanti.
Le trasmissioni della radio
raggiungono paesi e comunità dall’altra parte del mondo e per farlo utilizzano
ancora le onde lunghe che partono direttamente dall’impianto. Tuttora queste
onde attraversano i nostri corpi che subiscono un’esposizione quotidiana. Per
questo noi non abbasseremo mai la guardia fino al giorno in cui tutte le
antenne non verranno dismesse ed abbattute.
Ci auspichiamo che nei prossimi
giorni ci sia una comunicazione ufficiale della Radio Vaticana che descriva il
piano di smantellamento. Non è una richiesta impossibile, ma lo si deve ai
tanti che hanno sofferto a causa dell’inquinamento elettromagnetico provocato
dall’impianto e, a scanso di equivoci, condannato dai tribunali
competenti."
Commenta Agnese Rollo Consigliere
Municipio Roma XV: "L’abbattimento in questi giorni delle quattro antenne
gemelle ad onde medie rappresenta la concretizzazione della lotta, non solo dei
comitati che dal 2000 lottano contro l’inquinamento elettromagnetico, ma
dell’intero quadrante nord di Roma e della cinta dei comuni confinanti
dell’area metropolitana.
La novità di questi giorni è una
risposta concreta ad una lotta decennale di cittadini e comitati che si battono
per la restaurazione totale del diritto alla salute che manca da oltre 40 anni.
Questo però non basta. La Direzione
della Radio Vaticana deve assumersi la responsabilità di comunicare alla
cittadinanza quando ed in quanto tempo verranno effettuate tutte le operazioni
di smantellamento dell’impianto.
Alla base di questa richiesta e della lotta cittadina c’è sempre il
principio precauzionale mai seguito dalla Radio che non ha mai avuto una
condotta cautelativa su una questione, in passato, scientificamente
controversa, ma ora avallata da studi e da una sentenza della Corte di
Cassazione che dimostra il nesso causale tra emissioni e malattie del sistema
emolinfopoietico.
Ci attiveremo in questi giorni per
comprendere la disponibilità dell’apertura di un dialogo tra gli organi
competenti a tutti i livelli e la Radio, per meglio comprendere il piano di
smantellamento."