Il 18 dicembre 2017 abbiamo
appreso dai giornali (QUI l’articolo del Corriere) che il comune di Milano ha
ricevuto la conferma dei 18 milioni di euro per il completamento del quartiere
Adriano.
·
realizzare la nuova scuola media,
·
il prolungamento della metrotranvia 7
·
il parco con le relative bonifiche
ma anche (e lo abbiamo
appreso solo allora con non poco stupore) lo smantellamento parziale
dell'elettrodotto di via Adriano / via Vipiteno elettrodotto a doppia terna da
380 kv , che era stato interrato solo parzialmente
Lo stupore è d’obbligo
perché solo fino aIi primi mesi del 2017 l’interramento o smantellamento per
far posto al capolinea del tram 7 era una sola vaga idea presentata durante un
incontro pubblico a Villa Palavicini, mentre ora sembra essere realtà.
Come è nostra consuetudine,
abbiamo verificato la notizia chiedendo informazioni e conferma all'assessorato alla Mobilità
Ambiente del Comune quale tipo di accordo è stato stilato con il gruppo TERNA,
che cosa prevede e in che tempi, se c’è un cronoprogramma o qualche altra
informazione.
Dopo
il periodo natalizio il comune ha confermato che, l’area Infrastrutture per la
mobilità della direzione Mobilità Ambiente ed Energia, nel quadro delle azioni
relative al prolungamento della metrotranvia 7 (Tremelloni-Adriano-Cascina Gobba
M2) ha interpellato Terna richiedendo formalmente la dismissione e la
demolizione definitiva della linea elettrica L22 presente nell'area adiacente a
via Adriano, interferente con la realizzazione della metrotranvia, e che a luglio
2017 Terna ha informato il comune di Milano che ha dato priorità alla
dismissione di questa, prevedendo la pianificazione dei lavori necessari, per
l’anno 2018.
Rimane
attiva la linea L12-L13, rispetto alla quale l’Amministrazione comunale si
impegnerà ad interrare nel quadro della progettazione del prolungamento del
tram da Adriano a Cascina Gobba.
Siamo contenti che oltre all'interramento
dell'elettrodotto di via Sottocorno si proceda contestualmente allo
smantellamento delle linee di alta tensione "gemelle" non più
utilizzate, applicando quel sacrosanto principio di razionalizzazione delle
linee che le istituzioni dovrebbero chiedere prima di affrontare opere molto
onerose di interramento, lo diciamo
da anni, in tutte le sedi nelle quali c’è stata data la possibilità di parlare,
ma questa è la prima volta che vediamo un'istituzione riuscirci.
Rinnoviamo i complimenti nell'attesa di vedere dismesso l’elettrodotto nella speranza, dopo anni di promesse, che non sia propaganda pre-elettorale ma un progetto con basi solide.