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giovedì 29 gennaio 2015

EFFECTS OF EXTREMELY LOW FREQUENCY ELECTROMAGNETIC FIELD (ELF-EMF) ON CATALASE, CYTOCHROME P450 AND NITRIC OXIDE SYNTHASE IN ERYTHRO-LEUKEMIC CELLS.

In questa pubblicazione si evidenziano ulteriori meccanismi d'azione indotti dalle basse frequenze (ELF-EMF)  a livello cellulare. Queste nuove conoscenze potrebbero essere importanti per stabilire un quadro all'interno del quale comprendere i possibili effetti dei campi ELF sulla salute.
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.Patruno A1, Tabrez S2, Pesce M1, Shakil S3, Kamal MA2, Reale M4.

Author information

  • 1Department of Medicine and Aging Science, University 'G. d'Annunzio' of Chieti-Pescara, Via dei Vestini, Chieti, Italy.
  • 2King Fahd Medical Research Center, King Abdulaziz University, Jeddah, Saudi Arabia.
  • 3Department of Bioengineering, Integral University, Kursi Road, Lucknow, UP, India.
  • 4Department of Experimental and Clinical Sciences, University "G.d'Annunzio" Chieti-Pescara, Chieti, Italy. Electronic address: mreale@unich.it.

ABSTRACT

AIMS:

Extremely low frequency electromagnetic fields (ELF-EMFs) are widely employed in electrical appliances and different equipment such as television sets, mobile phones, computers and microwaves. The molecular mechanism through which ELF-EMFs can influence cellular behavior is still unclear. A hypothesis is that ELF-EMFs could interfere with chemical reactions involving free radical production. Under physiologic conditions, cells maintain redox balance through production of ROS/RNS and antioxidant molecules. The altered balance between ROS generation and elimination plays a critical role in a variety of pathologic conditions including neurodegenerative diseases, aging and cancer. Actually, there is a disagreement as to whether there is a causal or coincidental relationship between ELF-EMF exposure and leukemia development. Increased ROS levels have been observed in several hematopoietic malignancies including acute and chronic myeloid leukemias.

MAIN METHODS:

In our study, the effect of ELF-EMF exposure on catalase, cytochrome P450 and inducible nitric oxide synthase activity and their expression by Western blot analysis in myelogenous leukemia cell line K562 was evaluated.

KEY FINDINGS:

A significant modulation of iNOS, CAT and Cyt P450 protein expression was recorded as a result of ELF-EMF exposure in both phorbol 12-myristate 13-acetate (PMA)-stimulated and non-stimulated cell lines. Modulation in kinetic parameters of CAT, CYP-450 and iNOS enzymes in response to ELF-EMF indicates an interaction between the ELF-EMF and the enzymological system.

SIGNIFICANCE:

These new insights might be important in establishing a mechanistic framework at the molecular level within which the possible effects of ELF-EMF on health can be understood.

FONTE :



martedì 27 gennaio 2015

A LECCE AUTOVETTURE IN PANNE CON CENTRALINE IN BLOCCO. I SOSPETTI SU L'ELETTROSMOG

Secondo lo Sportello dei diritti, che ha raccolto fra le segnalazioni anche quella di un automobilista bloccata da uno strano problema in piazza Mazzini, l'aumento esponenziale di ripetitori di telefonia, con quelli di nuova generazione, potrebbe essere l'origine di strani fenomeni in alcune zone


LECCE – Che le interferenze e i blocchi siano dovuti alla “selva” di segnali che s’incrociano? E’ la domanda che si pongono presso lo Sportello dei diritti. L’associazione di difesa dei consumatori ha raccolto la curiosa segnalazione di un automobilista leccese, la cui auto è finita improvvisamente in panne senza volerne sapere di ripartire, per motivi del tutto insondabili.
Tutto questo in pieno centro, in piazza Mazzini, dove sembra che siano accadendo anche altri strani fenomeni. Nulla di paranormale, è chiaro. Secondo il presidente dello Sportello, Giovanni D’Agata, una possibile chiave di lettura potrebbe ravvisarsi nelle emissioni di onde elettromagnetiche causate dai ripetitori. Che, in certe zone, sono davvero tanti.
La sera del 21 gennaio scorso il cittadino avrebbe subito lo stop improvviso della sua autovettura. La centralina dell'auto sarebbe andata in blocco. Nonostante la chiave inserita e girata e il quadro degli strumenti acceso, nessun segnale di vita dal motore. Tanto che il malcapitato sarebbe stato costretto a richiedere un carro attrezzi. E qui il bello. L’autista del mezzo di soccorso, invece di trasportare subito l’auto in officina, avrebbe provato più volte a inserire e disinserire la chiusura-antifurto dell'auto. E pare che alla fine sia riuscito a sbloccare la centralina.
Tanta sicurezza nell'adoperarsi ha ovviamente mosso l’automobilista a sorpresa. Gli ha quindi chiesto come mai fosse certo di riuscire a mettere in moto l'auto e questi gli avrebbe riferito che quel tipo di inconveniente si starebbe verificando con una certa frequenza in varie zone di Lecce, specie in centro, e su qualsiasi tipo di vettura dotata di centralina elettronica, indipendentemente dalla casa costruttrice. Avrebbe anche riferito che a qualche altro malcapitato sarebbe accaduto di non riuscire ad aprire le portiere centralizzate con i telecomandi. Insomma, una serie di inconvenienti, tutti forse riconducibili a un unico problema.

Leggi QUI l’articolo completo

FONTE : LECCEPRIMA.IT

giovedì 22 gennaio 2015

CONFERENZA SU L’ELETTROSMOG A ROMA IL 25-01-2015


La parte nascosta della tecnologia in Alta e Bassa Frequenza , 25 gennaio 2015 ore 15:00 a CASALE ALBA2 – PARCO DI AGUZZANO

  • Il degrado ambientale e i danni alla salute
  • le ricerche e l’impatto delle nuove tecnologie (4G-LTE, Wi-Fi, Wi-Max)
  • elettrosensibilità e  MCS Sensibilità Chimica Multipla
  • il caso di radio vaticana e i movimenti NO MUOS
  • La normativa e la a delibera di iniziativa popolare
  • precauzioni e protezione contro l’elettrosmog

ne parliamo con:

  • Giuseppe Teodoro del Coordinamento Comitati Romani contro l’elettrosmog
  • Dott.sa Francesca R. Orlando di A.M.I.C.A  Associazione Malattie da Intossicazione Cronica Ambientale
  • Alessio Ramaccioni giornalista esperto in elettromagnetismo e coautore del libro “Onde Anomale”
  • Ing. Francesco De Cavi esperto in misurazioni e schermature dei campi elettromagnetici


Prima  durante l’evento è vietato l’uso di telefonini / smartphone e profumi, o prodotti profumati,   in rispetto delle persone intolleranti a tali sostanze.

Assemblea tutela parco di aguzzano – casale alba2  ingressi da via fermo corni snc (viale Galbani-zona Casal de Pazzi) o da via Gina Mazza snc (quartiere Rebibbia)  -metro B Pontemammolo o Rebibbia – bus 341-350


lunedì 19 gennaio 2015

ELENCO DEI 34 STUDI SCIENTIFICI CHE PROVANO I DANNI CAUSARI DAI SISTEMI WI-FI

Studi continuano a mostrare che la radiazione generata dal router wireless sta influenzando negativamente la nostra salute. In realtà, il sito attivista britannico Stop Smart Meters  ha pubblicato l'elenco di 34 studi scientifici che dimostrano gli effetti negativi biologici di esposizione al Wi-Fi, compresi mal di testa, riduzione dello sperma e lo stress ossidativo. Inoltre nei ratti sono stati evidenziati danni cerebrali, cancro, malformazioni, aborti spontanei, alterazioni della crescita ossea.
Ecco la raccolta di articoli scientifici che trovano effetti biologici avversi o danni alla salute da segnali Wi-Fi, dispositivi Wi-Fi-enabled o frequenze Wi-Fi (2,4 o 5 GHz). I documenti elencati sono solo quelli in cui le esposizioni erano 16V / m o al di sotto dato che un tablet PC Wi-Fi-enabled può essere esposto a campi elettromagnetici fino a 16V / m.
1. Atasoy H.I. et al., 2013. Immunohistopathologic demonstration of deleterious effects on growing rat testes of radiofrequency waves emitted from conventional Wi-Fi devices. Journal of Pediatric Urology 9(2): 223-229. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22465825
2. Avendaño C. et al., 2012. Use of laptop computers connected to internet through Wi-Fi decreases human sperm motility and increases sperm DNA fragmentation. Fertility and Sterility 97(1): 39-45.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22112647
3. Avendaño C. et al., 2010. Laptop expositions affect motility and induce DNA fragmentation in human spermatozoa in vitro by a non-thermal effect: a preliminary report. American Society for Reproductive Medicine 66th Annual Meeting: O-249http://wifiinschools.org.uk/resources/laptops+and+sperm.pdf)
4. Aynali G. et al., 2013. Modulation of wireless (2.45 GHz)-induced oxidative toxicity in laryngotracheal mucosa of rat by melatonin. Eur Arch Otorhinolaryngol 270(5): 1695-1700.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23479077
5. Gumral N. et al., 2009. Effects of selenium and L-carnitine on oxidative stress in blood of rat induced by 2.45-GHz radiation from wireless devices. Biol Trace Elem Res. 132(1-3): 153-163.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19396408
6. Havas M. et al., 2010. Provocation study using heart rate variability shows microwave radiation from 2.4GHz cordless phone affects autonomic nervous system. European Journal of Oncology Library Vol. 5: 273-300. http://www.icems.eu/papers.htm?f=/c/a/2009/12/15/MNHJ1B49KH.DTLpart 2.
7. Havas M. and Marrongelle J. 2013. Replication of heart rate variability provocation study with 2.45GHz cordless phone confirms original findings. Electromagn Biol Med 32(2): 253-266.https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23675629
8. Maganioti A. E. et al., 2010. Wi-Fi electromagnetic fields exert gender related alterations on EEG. 6th International Workshop on Biological Effects of Electromagnetic fields.http://www.istanbul.edu.tr/6internatwshopbioeffemf/cd/pdf/poster/WI-FI%20ELECTROMAGNETIC%20FIELDS%20EXERT%20GENDER.pdf
9. Margaritis L.H. et al., 2013. Drosophila oogenesis as a bio-marker responding to EMF sources. Electromagn Biol Med., Epub ahead of print. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23915130
10. Naziroğlu M. and Gumral 2009. Modulator effects of L-carnitine and selenium on wireless devices (2.45 GHz)-induced oxidative stress and electroencephalography records in brain of rat. Int J Radiat Biol. 85(8): 680-689. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19637079
11. Nazıroğlu M. et al., 2012. 2.45-Gz wireless devices induce oxidative stress and proliferation through cytosolic Ca2+ influx in human leukemia cancer cells. International Journal of Radiation Biology 88(6): 449–456. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22489926
12. Nazıroğlu M. et al., 2012b. Melatonin modulates wireless (2.45 GHz)-induced oxidative injury through TRPM2 and voltage gated Ca(2+) channels in brain and dorsal root ganglion in rat. Physiol Behav. 105(3): 683-92. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22019785
13. Oksay T. et al., 2012. Protective effects of melatonin against oxidative injury in rat testis induced by wireless (2.45 GHz) devices. Andrologia doi: 10.1111/and.12044, Epub ahead of print.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23145464
14. Papageorgiou C. C. et al., 2011. Effects of Wi-Fi signals on the p300 component of event-related potentials during an auditory hayling task. Journal of Integrative Neuroscience 10(2): 189-202.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21714138
(Wi-Fi alters brain activity in young adults:http://wifiinschools.org.uk/resources/wifi+brain+July+2011.pdf)
15. Shahin S. et al., 2013. 2.45 GHz Microwave Irradiation-Induced Oxidative Stress Affects Implantation or Pregnancy in Mice, Mus musculus. Appl Biochem Biotechnol 169: 1727–1751.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23334843
16. Türker Y. et al., 2011. Selenium and L-carnitine reduce oxidative stress in the heart of rat induced by 2.45-GHz radiation from wireless devices. Biol Trace Elem Res. 143(3): 1640-1650.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21360060
E qui ci sono altri studi  di onde ad alta frequenza simili a esposizioni più basse (6 V/m o inferiori):
17. Balmori A. 2010. Mobile phone mast effects on common frog (Rana temporaria) tadpoles: the city turned into a laboratory. Electromagn. Biol. Med. 29(1-2):31-35.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20560769
18. Erdinc O. O. et al., 2003. Electromagnetic waves of 900MHz in acute pentylenetetrazole model in ontogenesis in mice. Neurol. Sci. 24:111-116 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14600821
19. Fesenko E. E. et al., 1999. Stimulation of murine natural killer cells by weak electromagnetic waves in the centimeter range. Biofizika 44:737–741http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10544828
20. Fesenko E. E. et al., 1999. Microwaves and cellular immunity. I. Effect of whole body microwave irradiation on tumor necrosis factor production in mouse cells, Bioelectrochem. Bioenerg. 49:29–35 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10619445
21. Havas M. et al., 2010. Provocation study using heart rate variability shows microwave radiation from 2.4GHz cordless phone affects autonomic nervous system. European Journal of Oncology Library Vol. 5: 273-300 http://www.icems.eu/papers.htm?f=/c/a/2009/12/15/MNHJ1B49KH.DTLpart 2.
22. Kesari K. K. and Behari J., 2009. Microwave exposure affecting reproductive system in male rats. Appl. Biochem. Biotechnol. 162(2):416-428 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19768389
23. Kesari K. K. and Behari J., 2009. Fifty-gigahertz microwave exposure effect of radiations on rat brain. Appl. Biochem. Biotechnol. 158:126-139 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19089649
24. Khurana V. G. et al., 2010. Epidemiological Evidence for a Health Risk from Mobile Phone Base Stations. Int. J. Occup. Environ. Health 16:263–267http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20662418
25. Maier R. et al., 2004. Effects of pulsed electromagnetic fields on cognitive processes – a pilot study on pulsed field interference with cognitive regeneration. Acta Neurologica Scandinavica 110: 46-52 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15180806
26. Nittby H. et al., 2008. Cognitive impairment in rats after long-term exposure to GSM-900 mobile phone radiation. Bioelectromagnetics 29: 219-232 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18044737
27. Novoselova E. G. et al., 1998. Stimulation of production of tumor necrosis factor by murine macrophages when exposed in vivo and in vitro to weak electromagnetic waves in the centimeter range Bofizika 43:1132–1333.
28. Novoselova E. G. et al., 1999. Microwaves and cellular immunity. II. Immunostimulating effects of microwaves and naturally occurring antioxidant nutrients. Bioelectrochem. Bioenerg. 49:37–41http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10619446
29. Otitoloju A. A. et al., 2010. Preliminary study on the induction of sperm head abnormalities in mice, Mus musculus, exposed to radiofrequency radiations from Global System for Mobile Communication Base Stations. Bull. Environ. Contam. Toxicol. 84(1):51-4.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19816647
30. Panagopoulos D. J.et al., 2010. Bioeffects of mobile telephony radiation in relation to its intensity or distance from the antenna. Int. J. Radiat. Biol. Vol 86(5):345-357.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20397839
31. Persson B. R. R. et al., 1997. Blood-brain barrier permeability in rats exposed to electromagnetic fields used in wireless communication. Wireless Networks 3: 455-461.http://www.hese-project.org/hese-uk/en/papers/persson_bbb_wn97.pdf
32. Pyrpasopoulou A. et al., 2004. Bone morphogenic protein expression in newborn kidneys after prenatal exposure to radiofrequency radiation. Bioelectromagnetics 25:216-27http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15042631
33. Salford L. G. et al., 2010. Effects of microwave radiation upon the mammalian blood-brain barrier. European Journal of Oncology Library Vol. 5:333-355 http://www.icems.eu/papers.htm?f=/c/a/2009/12/15/MNHJ1B49KH.DTL part 2.

34. Salford L. G., et al., 2003. Nerve cell damage in mammalian brain after exposure to microwaves from GSM mobile phones. Environ. Health Perspect. 111:881-883.http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12782486

venerdì 16 gennaio 2015

STUDIO SOSTIENE CHE IL CERVELLO DEI BAMBINI È PIÙ SENSIBILE ALLE RADIAZIONI DEL WI-FI

Uno studio lancia l’allarme sull’esposizione dei bambini al Wi-Fi , di conseguenza all’uso dei tablet e cellulari connessi da parte dei più piccoli con questa tecnologia.

L’argomento non è affatto controverso ( come invece molti sostengono ) , incominciano ad essere molte le ricerche che mettono in discussione tale tecnologia.

La ricerca suggerisce ai genitori di limitare l’esposizione dei figli al Wi-Fi.
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WHY CHILDREN ABSORB MORE MICROWAVE RADIATION THAN ADULTS: THE CONSEQUENCES
Received 4 April 2014, Revised 3 June 2014, Accepted 24 June 2014, Available online 15 July 2014
-         a Environmental Health Trust, USA
-         b University of California, San Diego, USA
Received 4 April 2014, Revised 3 June 2014, Accepted 24 June 2014, Available online 15 July 2014
Highlights
Children absorb more microwave radiation (MWR) than adults.
MWR is a Class 2B (possible) carcinogen.
The fetus is in greater danger than children from exposure to MWR.
The legal exposure limits have remained unchanged for decades.
Cellphone manuals warnings and the 20 cm rule for tablets/laptops violate the “normal operating position” regulation.
Abstract
Computer simulation using MRI scans of children is the only possible way to determine the microwave radiation (MWR) absorbed in specific tissues in children. Children absorb more MWR than adults because their brain tissues are more absorbent, their skulls are thinner and their relative size is smaller. MWR from wireless devices has been declared a possible human carcinogen. Children are at greater risk than adults when exposed to any carcinogen. Because the average latency time between first exposure and diagnosis of a tumor can be decades, tumors induced in children may not be diagnosed until well into adulthood. The fetus is particularly vulnerable to MWR. MWR exposure can result in degeneration of the protective myelin sheath that surrounds brain neurons. MWR-emitting toys are being sold for use by young infants and toddlers. Digital dementia has been reported in school age children. A case study has shown when cellphones are placed in teenage girls’ bras multiple primary breast cancer develop beneath where the phones are placed. MWR exposure limits have remained unchanged for 19 years. All manufacturers of smartphones have warnings which describe the minimum distance at which phone must be kept away from users in order to not exceed the present legal limits for exposure to MWR. The exposure limit for laptop computers and tablets is set when devices are tested 20 cm away from the body. Belgium, France, India and other technologically sophisticated governments are passing laws and/or issuing warnings about children's use of wireless devices.
Abbreviations
  • MRI, magnetic resonance imaging;
  • MWR, microwave radiation;
  • CNS, central nervous system;
  • FDTD, finite-difference, time-domain;
  • GBM, glioblastoma multiforme (also called glioblastoma);
  • cm, centimeter
Read HERE the complete study
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mercoledì 14 gennaio 2015

SAN GIULIANO IN PROVINCIA DI PISA L’ELETTRODOTTO DI TERNA PREOCCUPA I CITTADINI

Un’assemblea pubblica per discutere dell’impatto ambientale i comitati non si fidano delle rassicurazioni e chiamano in causa la Regione


SAN GIULIANO. Oltre due ore e mezzo di discussione, molti dati. All'assemblea pubblica tenutasi nella sala del consiglio comunale di San Giuliano Terme lo scorso giovedì 20 novembre erano presenti cittadini e istituzioni per confrontarsi sulla spinosa questione dell'elettrodotto di Terna Spa, linea numero 314 La Spezia-Acciaiolo. Un tracciato di 89 Km che attraversa 3 province - La Spezia, Lucca e Pisa - e 15 comuni tra cui San Giuliano e Vecchiano. "Facciamo fronte comune" dicono ad unica voce sindaci (San Giuliano, Calci e Vecchiano) e consiglieri presenti rivolti alla cittadinanza.
L'esposizione chiara e comprensibile del dottor Nicola Colonna sui dati del monitoraggio effettuato da Arpat dal 2005 ad oggi sull'impatto ambientale e sulla salute pubblica dei vecchi conduttori dell'elettrodotto, non hanno invece rasserenato gli animi dei comitati contrari sia alla costruzione di una nuova linea così come a quella già presente. C'erano tutti: comitati di San Giuliano- quello di Asciano costituitosi otto mesi fa, e quello chiamato Comitato 2005 rappresentato dal signor Claudio Villani - l'agguerrito comitato di Nozzano, nel comune di Vecchiano e quello di Maggiano nel comune di Lucca. Tutti rappresentanti di cittadini che abitano in prossimità dei conduttori e che ne subiscono la maggiore influenza elettromagnetica. Nel comune di San Giuliano Terme sono 88, secondo le stesse stime dell'Arpat, le famiglie che vivono in prossimità dei conduttori dell'elettrodotto entro i 100 metri e 25 sono quelle che abitano ad una distanza da essi di 30 metri.

Leggi QUI l’articolo completo di Monia Badalamenti

FONTE : ILTIRRENO.it

martedì 13 gennaio 2015

VIAREGGIO E L’ELETTROSMOG, LA DOPPIA VERITÀ DI ARPAT

Per l’agenzia emissioni nella norma, ma durante un sopralluogo un tecnico disse: «Non faccia più dormire suo figlio qui»

VIAREGGIO. Molti dei presenti, nella sala della Croce Verde lunedì sera, hanno appena dato l’ultimo saluto ad Emanuele Santarcangelo, 43 anni, padre di un bambino di 5, ucciso in pochi mesi da un umore. Lele ha a lungo abitato nel palazzo di via Matteotti dove si muore dopo aver fatto i conti con malattie oncologiche. Dodici decessi solo qui, sui 37 che conta l’area intorno alla sottostazione elettrica di Ferrovie che, da qualche mese, vede anche la presenza di una maxi antenna Vodafone. Due fonti di emissioni di onde elettromagnetiche che si sommano, ma sulle quali pesa il responso delle misurazione effettuate da Arpat su richiesta del Comune: i limiti di legge non vengono mai superati ed, anzi, i valori rilevati si collocano abbondantemente sotto.
I residenti del quartiere, riuniti in un comitato da quando è arrivata l’antenna, si sono messi nelle mani di un proprio tecnico, al lavoro per effettuare nuove misurazioni. Un’esigenza nata - è stato spiegato nel corso dell’assemblea alla Croce Verde - anche dalle parole, tanto informali quanto di peso, ascoltate dai tecnici Arpat impegnati nei rilievi nei mesi scorso. «In un appartamento del palazzo di via Matteotti che conta una dozzina di decessi - racconta davanti a tutti Michela Masoni, presidente del “Comitato di via Matteotti” - l’ingegnere di Arpat, in nostra presenza disse alla signora cinese che vi abita: «Qui lo dico e qui lo nego, suo figlio non lo faccia più dormire in questa stanza...». La camera in questione - continua Masoni - «è quella di un ragazzino in età da scuola media - che affaccia sulle due fonti di emissione...L’ingegnere si mise una mano sulla coscienza, credo da padre prima di tutto...».
Masoni fa anche nome e cognome dell’ingegnere Arpat che è in ferie e non raggiungibile, come spiega al “Tirreno” l’ufficio stampa di Arpat. Che aggiunge: «Sono comunque parole che possono essere state pronunciate, come dire, per un principio di precauzione visto che si trattava della camera di un bambino...».

Leggi QUI l’articolo completo di Donatella Francesconi del 24 dicembre 2014

FONTE : ILTIRRENO.IT

domenica 11 gennaio 2015

ELETTROSMOG A VIAREGGIO: 37 DECESSI INTORNO ALLA SOTTOSTAZIONE ELETTRICA, ELETTRODOTTO E ANTENNA RADIO BASE ( TUTTE NELLA STESSA AREA )

A finire sotto accusa di associazioni ambientaliste, e del comitato di via Matteotti,  è la sottostazione elettrica situata in fondo a via Matteotti vicino alla linea ferroviaria. Nonostante le rassicurazioni di Arpat, la quale afferma che i valori di elettromagnetismo misurati rientrino nella norma, i dati che arrivano sono drammatici. Trentasette persone nell'area circostante sono morte a causa di tumori, tra queste dodici hanno abitato nella palazzina antistante. Dati che non possono essere ignorati. La passata amministrazione, invece di affrontare il problema, ha  aggiunto proprio dentro l'area un'antenna radio base per le comunicazioni cellulari portando ad una già presente emissione elettromagnetica a bassa frequenza anche un inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza.

Qui sotto gli articoli relativi al caso :

leggi QUI l'articolo uscito su ILFATTOQUOTIDIANO .IT  : “Elettrosmog a Viareggio: un altro decesso. Ora i morti per tumore sono dodici”  al link  

leggi QUI l'articolo uscito sul TIRRENO.IT “Già 12 morti per cancro nella palazzina in cui viveva Santarcangelo” Viareggio: sono 37 in tutto nella zona intorno a via Matteotti. Il quartiere ha paura ed è stata organizzata un’assemblea al link  

venerdì 9 gennaio 2015

RICERCA SUGLI “EFFETTI SULLA SALUTE DELLE RADIAZIONI DA WI-FI E WI-MAX”

L’Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (A.M.I.C.A.) presenta i risultati preliminari della ricerca scientifica dal titolo “Effetti sulla salute delle radiazioni da Wi-Fi e Wi-Max” che è stata finanziata in gran parte dell’8 x 1000 della Chiesa Valdese. Si tratta di un progetto volto a stabilire se il Wi-Fi presente negli ambienti pubblici possa avere degli effetti biologici sulle cellule.
La ricerca è durata un anno e ha visto protagonisti il Dott. Fiorenzo Marinelli, IGM-CNR, Bologna, il Dott. Ian Marc Bonapace, Università dell’Insubria, Busto Arsizio (VA) e il Prof. Mario Barteri, Università La Sapienza, Roma. 
I risultati sono stati presentati in anteprima il 19 Dicembre 2014 alla Sala Conferenze – Ufficio dell’ Assemblea Capitolina, Roma, grazie alla collaborazione con la Consigliera di Roma Capitale Maria Gemma Azuni.
La ricerca ha comportato la misurazione delle emissioni dei router Wi-Fi in alcune biblioteche e in alcune scuole e delle colture di cellule in alcuni di questi ambienti per analizzare il comportamento delle cellule esposte rispetto a quelle schermate di controllo.

mercoledì 7 gennaio 2015

STUDIO SU TOPI ESPOSTI ALL'AZIONE DI CAMPI ELETTROMAGNETICI PULSATI

Lo studio espone dei topi all'azione dei campi elettromagnetici pulsati, questi manifestano deficit cognitivi e della memoria con evidenze di accumulo di proteina beta amiloide a livello neuronale ( tipico per malattia di Alzheimer )
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Arch Med Res. 2013 Apr;44(3):178-84. doi: 10.1016/j.arcmed.2013.03.005. Epub 2013 Mar 19.

ELECTROMAGNETIC PULSE EXPOSURE INDUCES OVER-EXPRESSION OF BETA AMYLOID PROTEIN IN RATS.

Author information
1Department of Radiation Medicine, Faculty of Preventive Medicine, Fourth Military Medical University, Xi'an, Shaanxi, China.

ABSTRACT
BACKGROUND AND AIMS: With the developing and widely used electromagnetic field (EMF) technology, more and more studies are focusing on the relationship between EMF and Alzheimer's disease (AD). Electromagnetic pulse (EMP) is one type of widely used EMF. This study aimed to clarify whether EMP exposure could induce cognitive and memory impairment, thus finding a possible relationship between EMP and AD.
METHODS: Forty healthy male Sprague Dawley rats were randomly divided into four groups. Animals, respectively, received 100, 1000, and 10,000 pulses EMP (field strength 50 kV/m, repetition rate 100 Hz) exposure and sham exposure when 2 months old. Monthly Morris water maze (MWM) was used to test the changes of cognitive and memory ability. Superoxide dismutase (SOD) activity and glutathione (GSH) content were used as oxidative stress indexes. Expressions of some types of Alzheimer's disease-related proteins were also detected.
RESULTS: After exposure, EMP exposure caused clear cognitive and memory impairment compared with sham exposure group (p <0.05). Determination of oxidation indexes showed decreased SOD activity and GSH content in exposure groups compared with sham group. Immunohistochemical (IHC) staining showed increased beta amyloid protein (Aβ) in EMP exposure groups compared with sham group. Western blot experiments showed increased expressions of Aβ oligomer and beta amyloid protein precursor (APP) in EMP exposure groups. Increased expression of microtubule-associated protein 1 light chain 3-II (LC3-II) was also found.

CONCLUSIONS: The present results showed that EMP exposure can cause long-term impairment in impaired cognition and memory of rats, resulting in AD-like symptoms. This may be induced by enhancing oxidative stress and is related to autophagy dysfunction.