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domenica 24 dicembre 2023
lunedì 13 novembre 2023
Giovedì 16 novembre alle 21 Incontro pubblico di presentazione delle attività del RAB presso Spazio ARTE a Sesto San Giovanni
- Analisi dei dati delle centraline;
- Analisi delle campagne merceologiche sulle qualità della Forsu;
- Campagna di sensibilizzazione per una corretta raccolta della Forsu;
- Emissioni odorigene nel periodo di test dell’impianto;
- dialogo con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS)
- Rinnovo del RAB e campagna per la raccolta delle candidature delle associazioni del territorio.
Per una migliore organizzazione dell'evento è gradita l'iscrizione inviando una mail a info@rab-biopiattaforma.it
lunedì 30 ottobre 2023
RICHIESTO (SENZA RISPOSTA) IL PIANO D’INTERVENTO IN CASO DI NEVE E GHIACCIO PER L'INVERNO 2023/24
In data 11 ottobre, memori degli inconvenienti subiti durante le ultime nevicate (QUI l'ultima più eclatante), ancora con un clima estivo abbiamo richiesto, con una domanda di accesso agli atti, copia del piano d’intervento in caso di neve e ghiaccio sul territorio comunale di Sesto San Giovanni relativo all’inverno 2023/24, senza ricevere mai risposta.
Purtroppo, non solo constatiamo che, con ormai l'inverno alle porte, sembra non esserci la ben che minima organizzazione in merito, ma neppure la volontà di rispondere.
mercoledì 9 agosto 2023
TERRAZZA BERGAMINA - AGGIORNAMENTO DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE N°160 del 27/07/2023
Abbiamo aspettato qualche giorno, giusto per non unirci al coro dei "saputi", metabolizzare una incompetenza politica a 360° e cercare di comprendere come possa essere successo, e quali "menti folgoranti" possono aver partorito un corto circuito di tale portata.
La cosa triste è che non sembra essere stato compreso il motivo, è sempre colpa dell'altro (anche questa mancanza di responsabilità è un indice di basso profilo politico) che ha portato a questa sentenza, basta leggere il comunicato di Regione Lombardia (clicca QUI) dove si continua a ribadire la volontà di delega ai comuni, come se non fosse successo nulla.
Per correttezza riportiamo la nota dell'ufficio tecnico giunta a noi in data 2 agosto 2023 alle ore 11,23 ancor prima che uscisse sui giornali o sui social, e di questo ringraziamo pubblicamente per la correttezza.
lunedì 31 luglio 2023
NOVITA' SULLA TERRAZZA BERGAMINA/BOTTONI - AGGIORNAMENTO A LUGLIO 2023 (DELL'ODISSEA SESTESE)
In data 27 luglio 2023 abbiamo incontrato l'Assessore Lamiranda con l'unico tecnico che si occupa delle bonifiche per fare il punto della situazione come concordato a maggio.
E' stata definito un piano di caratterizzazione (che abbiamo richiesto con un accesso agli atti) e il 12 luglio 2023 l'apertura di una conferenza dei servizi (trattandosi di opera di bonifica) che dovrebbe chiudersi il 26 agosto 2023 (45 gg disponibili alle istituzioni per presentare eventuali osservazioni).
- n°1 campione di fondo scavo (FS)
- n°1 campione lungo la parete di scarpata (P)
Nel caso tutto proceda nel migliore di modi a dicembre 2023 si chiude il procedimento di bonifica, ed è quindi auspicabile un'apertura del cantiere per l'inizio dei lavori tra il mese di febbraio e marzo 2024.
venerdì 28 luglio 2023
COMUNICAZIONE SUI PROBLEMI ODORIGENI A CASCINA GATTI GENERATI DALLA BIOPIATTAFORMA E DEPURATORE
L'Associazione Sottocorno anche se non ha mai pubblicato niente in merito, sta seguendo il problema che si è venuto a generare con gli odori creati dalla biopiattaforma e dal depuratore in questi ultimi mesi, in particolare da fine aprile ad oggi, in corrispondenza dell'inizio del trattamento della FORSU conferita nell'impianto.
Essendo parte attiva del RAB (comitato di controllo) abbiamo da sempre inserito negli ultimi mesi all'ordine del giorno tale problema, che abbiamo sempre sostenuto (dal 2016) rappresenti un serio problema poiché è difficilissimo da prevenire (dipenda da numerosi fattori) ed altrettanto complesso da gestire.
Nell'ultima seduta chiedendo spiegazioni abbiamo ricordato che questo problema è stato completamente sottovalutato sia dal Comune di Sesto San Giovanni che da CAP, che invece pensavano di trovarsi ben altre esposizioni, perché gli odori registrati vanno ben oltre la normale sostenibilità sia in fatto di estensione (si è superato anche il km di distanza in base ai venti del momento), di intensità (mai registrata prima, che ha portato una parte della popolazione di Cascina Gatti a vivere con le finestre chiuse a causa degli odori maleodoranti, con conseguenti e continui conati come ci è stato sempre riportato), che per durata (inammissibile che problemi generati da un impianto durino ore o notti intere).
L'associazione, anche se non l'ha mai pubblicato, si è sempre fatta carico delle segnalazioni che gli sono arrivate (via mail, social o con semplici contatti personali) riportandole sempre a CAP in un ottica di collaborazione con il fine di cercare di risolvere quanto prima ogni singolo problema, senza mai tirarci indietro nelle critiche.
L'ultimo evento di rilievo (per intensità) che ci è stato segnalato, è di ieri sera intorno alle ore 22:00 (27/07/2023) che abbiamo prontamente segnalato riuscendo ad attivare una verifica immediata, anche grazie alla disponibilità di CAP (che ha compreso da subito la gravità del problema), così questa mattina siamo stati informati che l'evento di ieri sera è stato generato da una serie di guasti elettrici dei sistemi di trattamento aria sulla linea FORSU del nuovo centro che sono stati poi riattivati. da una squadra di intervento che hanno risolto il problema intorno alle 2:00 di notte, con un guasto simile verificatori nel weekend scorso.
Da aprile ad oggi sappiamo che il lavoro svolto e le costanti segnalazioni che sono arrivate hanno aiutano a migliorare e risolvere i problemi circoscritti, invitiamo a continuare a segnalare eventuale problemi assicurando che non cadono mai nel dimenticatoio ed anche se non ricevono risposta costituiscono, se sono precisi e circostanziati (ora giorno e luogo) uno strumento realmente utile per eliminare (o circoscrivere) il problema.
martedì 25 luglio 2023
25 LUGLIO 2023 - UN DISASTRO ANNUNCIATO CHE CONCLAMA (DOPO L'ALLUVIONE DELLA ROMAGNA) IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Per cui questo post lo DEDICHIAMO A TUTTA LA CLASSE POLITICA CHE HA SEMPRE MINIMIZZATO IL PROBLEMA, prendendosela con una ragazzina adolescente, che aveva la colpa di dire quello che a ricercatori e scienziati non veniva permesso di dire.
Complimenti vivissimi per la vostra incapacità, per il vostro pressapochismo,
QUESTO NON E' STATO UN TEMPORALE ESTIVO,
come non lo era quello sul Lago Maggiore il 28 maggio 2023, a Verona e Brescia il il 21 luglio 2023, e come non lo era quello che ha colpito la Romagna e le Marche a maggio del 2023
Qualche video, così, giusto per dimenticare....................................
mercoledì 19 luglio 2023
CHIEDIAMO LA CHIUSURA DEL CASELLO SULLA TANGENZIALE E DICIAMO NO AL FUTURO PROGETTO DI FAR PAGARE LA TANGENZIALE DI MILANO
Abbiamo appreso da un articolo sul Giorno (clicca QUI per leggerlo) come Il sindaco di Sesto San Giovanni accusi il sindaco di Milano, di penalizzare l'hinterland con l'aumento del ticket per l'Area C.
Oggettivamente non vediamo tale penalizzazione, ci sembra la solita sceneggiata "politica", siamo invece concordi nel chiedere soluzioni per favorire ed incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici e per il prolungamento della M1 in tempi celeri, ma per questo serve una azione concreta del governo (che non ci pare avvenga) , come siamo concordi che NON si amministra un territorio importante come quello di Milano, e aggiungiamo anche quello Regionale, tramite azioni unilaterali.
Durante l'incontro ci siamo anche permessi di far notare che il sistema di pagamento adottato sulla Pedemontana (che sarebbe poi quello che si vorrebbe adottare sulla tangenziale) è di fatto fallito per l'eccessivo costo e la bassa percorrenza, facendo presente che in altri paesi (vedi la Germania) la gestione delle autostrade è in carico allo stato e facendo una semplice proporzione, visto l'importanza strategica che ricopre la tangenziale di Milano, la gestione dovrebbe essere, a nostro avviso, a carico della Regione che di soldi ne riceve, e crediamo, anche troppi.
Per fare questo chiediamo al Sindaco di Sesto San Giovanni di lavorare ATTIVAMENTE (cosa che fino ad oggi non ci pare sia mai successo) in modo da sostenere lo smantellamento fisico del casello, e di conseguenza del traffico di attraversamento della nostra città.
Non vorremmo che in un prossimo futuro ci trovassimo con una serie di dogane elettroniche, in stile città stato medioevali, istituite "formalmente" sempre per la salvaguardia dell'ambiente e della salute, in realtà utilizzate per generare cassa a spese di chi vive in una zona periferica ma lavora in un'altra zona ed è costretto (perché non esistono mezzi alternativi all'auto o moto) ad usare la tangenziale come unico strumento per recarsi al posto di lavoro.
mercoledì 12 luglio 2023
L’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO RINUNCIA A PARTECIPARE ALLA CONSULTA DELL’AMBIENTE DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI
- Un ritardo ingiustificato nella convocazione, evidente sintomo che viene vista come disturbo e non come opportunità
- Una ingiustificata configurazione, che non corrisponde alle associazioni o comitati presenti e attive sul territorio, a nostro avviso la consulta dovrebbe essere espressione della società civile attiva, ovvero l’insieme di associazioni o comitati (e non di singoli soggetti) che hanno negli anni perseguito fini ambientali comuni e che possono in maniera propositiva analizzare, discutere e proporre entrando nel merito degli argomenti trattati, e non un gruppo ristretto selezionato dalla maggioranza politica della città.
- Mancanza totale di un criterio funzionale che premi la competenza al posto della conoscenza e di fatto dopo un anno di ritardo la mancanza di un contest di selezione con tale criteri rende vana a nostro avviso la costituente consulta, ravvisando (come nella precedente) un numero eccessivo di soggetti “politici” o meglio di persone legate politicamente ai partiti di maggioranza.
L’associazione ringrazia comunque il presidente Pogliaghi per aver considerato la nostra presenza.
Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno
lunedì 19 giugno 2023
QUARTIERE ADRIANO - IL COMUNE DI MILANO CAMBIA IDEA E NON INTERRA PIU' L'ELETTRODOTTO
lunedì 5 giugno 2023
NOVITA' SULLA TERRAZZA BERGAMINA/BOTTONI - AGGIORNAMENTO A MAGGIO 2023 DELL'ODISSEA SESTESE
- la scelta di fare un’area giochi per bambini
- la scelta di fare un’area fitness
- la richiesta di limitare la piantumazione
MAI ai tavoli, che avevano l'obbiettivo di individuare lo scopo e la definizione preliminare
Chiediamo spiegazioni (non alla parte tecnica del tavolo presente ma alla parte politica) sul perché ci si continua a nascondere dietro alle richieste dei comitati e associazioni QUANDO QUESTO NON E' MAI AVVENUTO, la realtà supponiamo sia differente ed è che tali punti sono stati presentati durante la campagna elettorale del 2017 ed, in maniera autonoma, inserite nel progetto.
Il tecnico comunale ci informa che si è dovuto rivedere il perimetro del progetto a causa dei problemi ambientali trovati, specificando che la procedura di bonifica è stata un procedura semplificata rispetto a quella ordinaria, che ha permesso di essere più veloci (!!!!!!!) mentre la contaminazione trovata ha di fatto allungato i tempi. Anche in questo caso è stato ricordato che, sia l’Associazione che il Comitato han fatto sempre presente che quell’area era contaminata e il comune ha sempre negato, sul perché abbiamo perso tempo negli ultimi 14 anni ad intervenire non viene data risposta.
Altro cambiamento del progetto è stato il differente tracciamento della pista ciclabile, fatto in fretta e furia, che non coincide con quello previsto in passato e condiviso con la cittadinanza attiva, anche in questo caso, a nostro avviso per venire incontro a richieste fatte in campagna elettorale, variante che ha di fatto distrutto la parte umida posta a sud di fronte alla terrazza, che risultava essere, in un parco rurale, un’area di pregio a livello ambientale, ma che evidentemente non sia ha (ancora oggi) la sensibilità e la cultura per comprenderne il valore.
Ci viene ricordato, per tranquillizzarci, che il progetto è già stato assegnato e affidato ad una ditta per cui i tempi di esecuzione sono certi, su questo punto ci permettiamo di chiedere il perché i lavori non siano già iniziati, ricordando all'assessore che i lavori erano stati promessi per novembre 2022 (!!!!) e su questo punto, tra lo sgomento dei presenti ci viene fatto presente che il Comune Sesto San Giovanni ha solo un (1) tecnico che segue tutte le pratiche relative alle bonifiche ambientali, e che questo al momento non ha il tempo necessario per eseguire la relazione ed eseguire il collaudo in contraddittorio con ARPA organizzando un incontro in loco per verificare e chiudere l’iter burocratico / amministrativo aperto.
Questa risposta ha praticamente dell'incredibile, una delle città più inquinate d'Italia, con opere di bonifica del valore di miliardi che coinvolgono la salute di 82.000persone sono affidate alla presenza di 1 tecnico, al quale possiamo solo dire grazie per non essersene andato, esternando però lo sdegno per una gestione fallimentare degli uffici comunali (in sette anni nulla è stato fatto per migliorare la situazione), un S.I.N. come Sesto San Giovanni dovrebbe avere una struttura tecnica di ben altra dimensione (ed anche su questo punto non riceviamo risposta).
Ritornando al problema della terrazza abbiamo ricordato che l’Associazione ha da sempre chiesto:
- più area verde e meno cemento o asfalto, anche se drenante (e lo scorso anno avevamo ricevuto un impegno in questo senso)
- di salvare gli alberi esistenti (ed era stato confermato che gli alberi sarebbero stati salvati)
- di piantumare anche la zona di fronte alla terrazza (la risposta fu, che dopo le azioni di bonifica si sarebbe provveduto)
- di ridurre il numero di panchine previste, inizialmente 32 ad oggi 24 (numero che giudichiamo eccessivo e durante l'incontro viene confermato che una parte verrà spostata all’interno del parco)
- di installare sensori di presenza per l'accensione dei lampioni limitando così l'inquinamento luminoso (viene confermato l’installazione di un crepuscolare che riduce la luminosità in assenza di persone
- l’area fitness, era da sempre inserita nella definizione del parco (con un altro centro di costo) e non nella terrazza.
- non sono un altalena e uno scivolo a preoccuparci, ma bensì cosa intende eseguire l’amministrazione, a riguardo chiediamo come verrà eseguito il fondo dell’area giochi senza ricevere risposta o meglio l'unica risposta data è stata: "dobbiamo chiedere ai tecnici", per cui abbiamo chiesto, non essendoci obblighi di legge in merito, che le attrezzature vengano installate su prato evitando colate di cemento e fondi che impermeabilizzano il terreno e rendono impraticabile l'area nei mesi estivi generando isole di calore.
- Abbiamo anche chiesto, non essendo all’interno del progetto finanziato, di considerare di eseguire tali opere dopo, iniziando il prima possibile i lavori , perché ad ogni anno di ritardo è corrisposto un aumento dei costi dei materiali, aumenti che rischiano di far saltare la definizione della terrazza e di lasciarla ad area abbandonata a vita.
Il consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno
sabato 15 aprile 2023
AL QUARTIERE GESCAL O PARCO DELLE TORRI INCOMINCIANO I LAVORI - QUI ALCUNI CHIARIMENTI OTTENUTI SULLE BONIFICHE
Precisazione; per correttezza rettifichiamo quanto affermato in precedenza perché non eravamo al corrente dei finanziamento di Regione, nel febbraio del 2019 l'assessore Lamiranda ci illustrò il progetto con un onere di costo complessivo di 4.305.000 di euro finanziati da Regione Lombardia di cui circa 2.000.000 di euro affidati al comune di Sesto S.G. per i lotti C e D il restante ad ALER per i lotti F; H e I
Nulla da dire sul
progetto "urbanistico" che riteniamo valido, sempre che non venga vandalizzato
il giorno dopo la consegna al quartiere.
Il tema delle bonifiche siamo riusciti ad affrontarlo nel dettaglio solamente perché abbiamo
posto una domanda diretta a fine presentazione, e sinteticamente prevede un inizio lavori con
l’asportazione del terreno contaminato, per una profondità di
circa 1 / 1,5 metri a causa dei numerosi sottoservizi interrati come le linea della corrente, linee gas, luce fogne ecc.., che di fatto impediscono di scendere oltre quella quota, dopodiché verranno stesi teli di plastica per
isolare gli inquinanti e riportato materiale “pulito” sul quale
piantumare ed installare / costruire le attrezzature presentate
(campo da bocce, giochi ecc..).
Non ci
dilungheremo sulla configurazione del campo da bocce o del tipo di
piante scelte, nel nostro racconto vi raccontiamo quello che invece
cos’è emerso durante il dibattito finale.
La domanda posta
chiedeva di spiegare cosa è stato trovato nel sottosuolo come
materiale inquinante e lo scopo del laghetto per limitare la
percolazione.
La geologa dell'ufficio ambiente del comune ha spiegato che l’indagine condotta è stata accurata ed ha
preso molto tempo agli uffici preposti collaborando anche con ARPA, ATS e uff. della Regione e città Metropolitana, ha visto l’esecuzione di carotaggi (con perforazioni a
4 metri) o scavi in trincea (che prevedono uno scavo ad una
profondità compresa da un min di 50 cm fino ad un max di 1,5 metri
circa) che hanno evidenziato praticamente la presenza di idrocarburi e di tutti i
metalli pesanti conosciuti (cromo esavalente compreso) oltre ad
inerti e scarti normalmente presenti in una comune discarica, ammettendo pubblicamente che il quartiere è stato costruito su una cava usata per
estrarre argilla ed utilizzata successivamente come discarica.
E’ stato
spiegato correttamente anche che l’opera è degli anni 70 (
1972-1978) antecedente alla prima legge ambientale risalente ai primi
anni del 1980, giustificando così la scelta fatta quei tempi (per noi scellerata) di
costruire senza bonificare.
La spiegazione e la ricostruzione la consideriamo precisa e corretta, ci rimane il dubbio di come
la politica (di allora), anche in assenza di leggi di tutela
sanitaria e ambientale abbiano potuto consentire, ed autorizzare la
costruzione di un quartiere di circa 2000 persone sopra (SOPRA)
una discarica utilizzata dalle azienda del comparto metallurgico
presente allora.
Sulla presenza del laghetto presentata come una vasca di
laminazione delle acque piovane (perché c’è un obbligo di legge in merito),
precisiamo che questo è vero in parte, il laghetto non è una vasca
di laminazione (le vasche di laminazione trattengono le esondazioni
di fiumi vedi parco nord), ma una vasca di contenimento e di raccolta delle acque
piovane che prima di essere immesse nella rete fognaria deve
decantare per non aumentare la fase di picco al depuratore, quello
che non è stato spiegato è il perché tutto il progetto verte intorno a questa vasca.
Proviamo a darla noi la spiegazione, quanto progettato non raccoglie solo l’acqua che deve essere smaltita nella rete fognaria, ma anche l’acqua che normalmente viene assorbita dal terreno, in realtà è stato omesso di spiegare (e non ne comprendiamo il motivo in quanto valore aggiunto del progetto) che in questo caso sarebbe causa di percolazione negli strati inferiori, ricchi di metalli pesanti che rischierebbero di inquinare la falda, in questo modo si riduce drasticamente il rischio di percolazione nel terreno.
La quantità d'acqua che si infiltra nell'ammasso di rifiuti e che, dopo averlo saturato, giunge fino al fondo della discarica costituisce il percolato. Tale infiltrazione, attraversando la massa del rifiuto in via di decomposizione, incrementa il proprio contenuto di sostanze sospese e disciolte, creando un miscuglio di composti organici ed inorganici in fase acquosa, con caratteristiche proprie di un liquame altamente inquinante. La formazione del percolato è causata da differenti fenomeni, spesso concomitanti:
a) rilascio di parte dell'acqua originariamente contenuta nel rifiuto (cioè dell'umidità iniziale);
b) produzione di acqua di processo, per via delle reazioni di natura biochimica che si verificano in discarica;
c) attraversamento e conseguente lisciviazione dei rifiuti da parte di acque di origine meteorica.
Dei tre fenomeni citati, l'ultimo contribuisce in maggior modo alla formazione del percolato (anche se i rimanenti due consentono spesso di giustificarne l'origine, pure in assenza di eventi meteorici), in questo modo si può affermare che la quantità di percolato che si forma in una discarica controllata è legata soprattutto alla piovosità, all'altezza ed alla compattazione dei rifiuti.
Un po' diverso da quanto esposto, e soprattutto minimizzato durante l’esposizione, il progetto di per se non è un cattivo progetto anzi rappresenta anche un passo in avanti rispetto a quanto fatto fino ad ora (ovvero il nulla), la tecnica di “incapsulamento del terreno inquinante” è una tecnica diffusa e utilizzata, l’alternativa sarebbe stata quella di spostare un quartiere intero e incominciare una bonifica dopo aver abbattuto i caseggiati con costi di centinaia di milioni.
Questo è il
risultato di politiche passate “folli” , che paghiamo oggi, mirate solo a garantire lavoro
(a spese dell'ambiente e della salute autorizzando sversamenti di ogni genere) e case (di bassa qualità
senza una progettazione “sociale”), senza vedere gli eventi nel loro complesso e gli effetti che generano nel breve, medio e lungo termine, e non crediamo alle giustificazioni legate
all’ignoranza del tempo, o alla poca sensibilità ambientale (negli
anni 70 sia la conoscenza che la sensibilità era già presente) ma più ad incapacità e incompetenza (e forse anche qualcos'altro...).
L’aspetto
positivo di tutto questo è che si incomincia a fare qualcosa (anche se con tempi biblici) quello
negativo che per lo scempio fatto non pagherà nessuno, e sarà eseguito al momento solo su due lotti il C e il D (su cinque F; H; I a carico di ALER), quindi meno della
metà del quartiere (che è stato diviso in 8 lotti di intervento), non siamo proprio convinti che una esposizione di questo genere non abbia generato una caratterizzazione sanitaria e sarebbe stato opportuno chiedere ad ATS un'analisi epidemiologica dettagliata, in contemporanea con l'inizio della progettazione (avvenuta 15 anni fa) in modo da comprendere se l'intervento proposto fosse valido o inefficace.
Se il risultato
finale porterà il quartiere a diventare un centro attrattivo per le aree limitrofe o meglio un’area inclusiva per i cittadini è auspicabile, ma è
presto per dirlo, certo il continuo degrado e i continui vandalismi quotidiani
non danno certezze in merito anche perché come sempre accade in
questi casi ad azioni concrete di rigenerazione urbana non seguono
mai azioni sociali di contrasto alla microcriminalità o di supporto all’emarginazione e integrazione (che probabilmente avrebbero uguale peso economico, ma qui si entra in un'altra sfera che mai si è voluto
affrontare e crediamo mai si affronterà) in questo modo si rischia
di rendere vano lo sforzo che si sta cercando di fare.
E’ stato promesso che sul sito del comune di Sesto San Giovanni verranno pubblicate tutte le slide presentate durante l'incontro.
giovedì 13 aprile 2023
ABBATTUTA LA QUERCIA SECOLARE NEL PARCO LA GOCCIA ALLA BOVISA - SOLIDARIETA' AL COMITATO LA GOCCIA
CAMBIANO I COMUNI , CAMBIANO I COLORI DELLE GIUNTE MA IL RISULTATO E' SEMPRE QUELLO NON CI SI FERMA MAI E SI ABBATTE L'ENNESIMO ALBERO SECOLARE CHE HA VISSUTO E RESISTITO IN UNA DELLE TANTE AREE INDUSTRIALI MILANESI
Lo abbiamo appreso dalla loro pagina Facebook e al "Comitato la Goccia" va la nostra solidarietà per aver cercato in tutti i modi di salvare la Quercia Madre che aveva resistito fino ad oggi in un area industriale che dalla sua dismissione ha saputo partorire 42 ettari di bosco spontaneo con 2500 alberi di alto fusto che oggi rischia (guarda caso) la cementificazione.
La prima regola è non distruggere ciò che si è salvato (va tutelato!!!) la seconda è "piantiamo gli alberi" (magari anche con ForestaMi !!!) magari senza cementificare (concetto tanto caro agli amici dei politici)
La cosa buffa è chi ha compiuto / ordinato questo pensa di aver vinto, in realtà ha impoverito per l'ennesima a volta il territorio, valgono molto, ma molto poco le piantine a compensazione, questo territorio ha bisogno di alberi secolari con una capacità reale nel convertire la Co2 e assorbire il particolato.
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mercoledì 12 aprile 2023
ALLE GESCAL DOPO OLTRE UN DECENNIO INCOMINCIANO I LAVORI (SI SPERA ANCHE QUELLI DI BONIFICA)
Forse oggi il politico si è accorto della reale differenza e le ha rinominate il “Parco delle Torri”, usando forse un "appellativo" più trendy in linea con i restyling verbali degli speculatori presenti sul territorio comunale.
Fatta questa premessa parliamo del progetto di bonifica, perché questo progetto è nato come un progetto di bonifica di terreni contaminati, e sicuramente non nasce ora con questo sindaco/giunta, ma è un progetto vecchio di almeno 20 anni perché un bel giorno qualcuno si è accorto che su quel terreno (contaminato) è stato costruito un quartiere senza eseguire la ben che minima bonifica.
Così è incominciata la ricerca dei fondi per intervenire, ma non radicalmente (come auspicavamo) ma limitandosi ad intervenire tra le aree verdi che ci sono tra i caseggiati.
Questo è il motivo reale dell'intervento tutto il resto, dai giardini alle piante passando per le aree giochi e i campi da bocce, sono il contorno, quello che è stato previsto da sempre (non ora) dopo l'intervento di messa in sicurezza dell'area.
Ristabilito l'ordine logico del progetto (che ci era parso essere letteralmente nascosto fino ad ora) ci chiediamo però come mai negli ultimi cinque anni i fondi si siano dimezzati e i lavori mai iniziati, infatti :
- Il progetto di riqualificazione ambientale è stato approvato con Decreto Dirigenziale n° 001/2017 (prot gen 21515 del 16/03/2017) ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i.;
- Delibera di Giunta Comunale n°365/2018 del 29/10/2018 sono stati approvati i progetti di fattibilità tecnica ed economica redatto in conformità del D.Lgs 50/2016 art.21,23 e 216 comma 4 e al DM 14/2018 sia delle opere di bonifica che della sistemazione degli spazi superficiale
Si perché nel febbraio del 2019 l'assessore Lamiranda ci illustrò il progetto (di cui già eravamo a conoscenza) illustrandoci che per quest'opera si necessitava di 4.305.000 di euro (come del resto riportava correttamente l'articolo del Gazzettino che riportiamo qui di fianco), oggi dopo cinque anni e dopo aumenti di materiali e delle ditte specializzate ci saremmo aspettati che la cifra stanziata aumentasse e non diminuisse a 2.000.000 di euro .
NON VORREMMO (visto perché non se ne parla più) CHE PROPRIO SULL'OPERA DI BONIFICA SI FOSSERO INTRAPRESI DEI TAGLI.
Che quel quartiere dopo 40 anni debba "evolversi" e diventare un centro attrattivo per le aree limitrofe o meglio un’area inclusiva per i cittadini è auspicabile, che ciò venga fatto senza considerare l'ambiente e la salute dei cittadini anche NO.
Il 12 aprile alle 18:00 presso il salone dell'oratorio di via Marx ci saremo, curiosi di comprendere la reale portata del progetto, sperando di non assistere al rito propagandistico di turno di "come siamo bravi" a regalarvi un laghetto artificiale, 120 nuovi alberi, la realizzazione di un’area fitness, un campo di calcetto e di una bocciofila, e aree per bambini, ma di assistere dopo sette anni al primo incontro pubblico dove si affrontano problemi ambientali urbanistici e sociali.