Una
ricerca dell’Università di Berna ha rivelato come un terzo dei 228
gufi rinvenuti lo scorso anno sia morto per colpa delle linee
dell'alta tensione.
I
gufi ,che il pericolo morte purtroppo non lo possono percepire, il
rischio di folgorazione da corrente elettrica è reale e ha dei dati
sconcertanti.
I
gufi rinvenuti, come riferito dal media svizzero Neue Zürcher
Zeitung, sarebbero venuti a contatto con i fili delle linee a media
tensione. E’ loro abitudine coricarsi in cima ai tralicci prima
della caccia notturna alle loro prede.
L’abitudine
di molti uccelli di utilizzare come posatoi i tralicci metallici, tra
cui appunto i gufi, è pericolosa soprattutto per le specie
caratterizzate dalle maggiori aperture alari, come ad esempio i
rapaci. Le ampie dimensioni favoriscono nelle fasi dell’atterraggio
e del decollo il contatto tra le ali spiegate e gli elementi in
tensione con conseguente folgorazione.
In
condizioni di scarsa visibilità anche l’impatto con i fili durante
il volo in rende gli elettrodotti pericolosi per i grandi volatili.
Se
il gufo, o il rapace di grosse dimensioni, tocca simultaneamente due
conduttori percorsi da tensione diversa provoca un cortocircuito in
cui lo stesso rimane folgorato. ( Leggi QUI l’articolo
originale )
FONTE
: NANOPRESS.IT