L’associazione Sottocorno nelle scorse settimane ha appreso dalla stampa locale della volontà di questa giunta di procedere con la proposta della progettazione
di una tangenziale che collega la via Manin alla via Adriano passando sopra l’interramento
che dovrebbe incominciare a breve e distruggendo, di fatto il parco della Bergamella
che non è ancora stato ultimato ma che dovrà esserlo a breve in quanto il bando periferie vinto dalla
Città Metropolitana prevede un programma d’intervento relativo al progetto di Rigenerazione
urbana nel Nord-Milano presentato dal Comune di
Cinisello Balsamo, Comune di Sesto San Giovanni, PLIS Parco locale di interessesovra-comunale Media valle del Lambro nel quale vi è l’interramento dell’elettrodotto linee a 220Kv T.L08 e T.205D/205S
in Comune di Sesto S.G. e Milano, e
la creazione del parco stesso.
Giusto per essere precisi il
parco della Bergamella è parte integrante del P.M.V.L. un parco regionale con vincoli
ambientali ben precisi come affermava anche l’assessore Magro in una intervista
recente ricordando che il comune avrebbe posto la massima attenzione al rispetto delle prescrizioni paesaggistiche
che sono state imposte a TERNA.
Ora la proposta di costruire una tangenzialina a Cascina
Gatti sembra più una proposta da campagna elettorale priva anche della più
semplice analisi, riproponendo progetti vecchi di cinquant'anni quando a Cascina Gatti e a Crescenzago oltre alle fabbriche c’erano i campi, oggi invece
sorgono interi quartieri residenziali (privi di servizi).
Già sette anni fa una proposta simile (concettualmente)
ma molto ben strutturata rispetto a questa, venne da noi bocciata in quanto non teneva assolutamente
conto del traffico di attraversamento che avrebbe generato (in più rispetto all'attuale)
collegando di fatto viale Monza con la tangenziale Est, una sorta di
spostamento della famosa gronda nord sul suolo di Sesto San Giovanni, (clicca QUI
per leggere il post da noi pubblicato il 20 luglio 2012).
È singolare vedere poi come in campagna elettorale
sono tutti pronti a difendere il verde e l’ambiente per poi proporre subito una
cementificazione del territorio proprio su un’area già deturpata, invitiamo la
giunta di Sesto a preoccuparsi per la mancata apertura del cantiere dell’interramento
dell’elettrodotto prevista per il 17 gennaio 2018 che ad oggi è per l’ennesima
volta in ritardo senza dare nessuna giustificazione.
Siamo consapevoli di dover affrontare
problemi legati al traffico ma siamo anche determinati a difendere la nascita
di un parco che consideriamo un elemento imprescindibile di valorizzazione per
una città come Sesto San Giovanni dove la cementificazione del territorio è
stata fino a oggi dominante in quasi ogni angolo della città, un conto è
proporre una strada che costeggia il parco lungo la tangenziale un conto è
distruggere un parco con una tangenzialina.