Un incontro nella sede
della Comunità Montana della Valcamonica, a Breno, per riproporre un programma
di razionalizzazione delle linee elettriche ad alta tensione, con
l'interramento di alcuni elettrodotti e la dismissione di numerose linee aeree
da Sellero fino alla bassa valle. Grazie a un accordo specifico, stipulato nel
2003 con il Ministero dello Sviluppo Economico, questo intervento ha già
interessato la parte della Vallecamonica che da Sellero sale fino a Ponte di
Legno. “L'obiettivo oggi – ha dichiarato il Presidente della Provincia di
Brescia, Pier Luigi Mottinelli - è quello di liberare l'intera Valle dai
principali elettrodotti Terna, che interferiscono con zone residenziali,
produttive e in alcuni casi anche scolastiche. Le conseguenze negative degli
elettrodotti sul territorio riguardano pericoli per la pubblica utilità,
trattandosi di sostegni obsoleti, l’impossibilità di ampliamento di unità
produttive, particolarmente grave in questa fase di congiuntura economica, e un
grave deterioramento dei pregi paesaggistici dell’ambiente camuno, nonché la
formazione di campi elettromagnetici, pericolosi per la salute pubblica”. Sono
stati pertanto ipotizzati alcuni interventi di razionalizzazione che possono
essere riassunti nel seguente modo: - Razionalizzazione del tratto
Breno-Sellero: sono presenti tre elettrodotti 132 Kv (23024C1, 23740A1,
23601A1), i primi due in sinistra Oglio attraversano i centri abitati di Ceto,
Braone e Niardo nonché il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di
Ponte, il terzo in destra Oglio risulta meno interferente perché attraversa per
lo più zone agricole; si può prevedere la realizzazione di un nuovo tracciato
aereo o interrato dismettendo i tre esistenti, ovvero potenziare l’elettrodotto
esistente in destra dismettendo i rimanenti due; andranno salvaguardati gli
allacci alle unità produttive esistenti (Acciaieria RIVA di Cerveno) ed alle
centrali idroelettriche Enel Green Power di Ceto e di Braone. - Area
Breno-Malegno: a causa della ristretta sezione della Valle, gli elettrodotti
132 Kv 23024C1 e 23740A1 interferiscono pesantemente con il centro abitato di
Breno e con la zona collinare circostante, ricca di emergenze archeologiche e
paesaggistiche: è necessario individuare un nuovo tracciato interrato che
salvaguardi anche l’allacciamento alle industrie esistenti (Metalcam di Breno e
Acciaieria RIVA di Malegno) nonché alla Centrale Enel Green Power di Malegno. -
Tratto Breno-Pian Camuno: sul fondovalle sono presenti quattro elettrodotti
132Kv tutti in sinistra Oglio che interferiscono pesantemente con i centri
abitati di Berzo Inferiore, Esine, Darfo Boario Terme, Gianico, Artogne e Pian
Camuno: la soluzione migliore consiste nella loro sostituzione con una nuova
linea interrata a fianco della S.S. 42 ovvero lungo gli argini del fiume Oglio
ed il percorso ciclabile ad essi adiacente, salvaguardando gli allacciamenti
con la Centrale Edison di Cividate Camuno e la Centrale Resio in Comune di
Esine. - Area di Darfo Boario Terme: è presente un elettrodotto dismesso che dallo
snodo in località “Gattaro” supera il rilievo del Monticolo per servire
l’acciaieria di Darfo ad Erbanno, ormai smantellata da molto tempo; inoltre,
dal medesimo snodo si diparte l’elettrodotto 66Kv 24209B1 che sale in Val di
Scalve e che è collegato alle centrali Enel ivi esistenti, il quale attraversa
tutto il centro abitato di Boario Terme: si potrebbe valutare la sua
sostituzione prolungando l’elettrodotto 132Kv 237730A1 che da Pian Camuno si
porta in destra Oglio fino a Corna a servizio della Centrale Linea Energia ex
Italsider, da cui potrebbe proseguire verso Gorzone, Angolo Terme e la Valle di
Scalve. Nel corso della riunione, Terna S.p.A ha dato la disponibilità a
proseguire il dialogo nel 2015 per dare concretezza al progetto.
FONTE: PROVINCIA BRESCIA
FONTE: ADNKRONOS.COM