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venerdì 2 gennaio 2015

ELETTRODOTTI: LA RAZIONALIZZAZIONE NELLA MEDIA E BASSA VALCAMONICA

Un incontro nella sede della Comunità Montana della Valcamonica, a Breno, per riproporre un programma di razionalizzazione delle linee elettriche ad alta tensione, con l'interramento di alcuni elettrodotti e la dismissione di numerose linee aeree da Sellero fino alla bassa valle. Grazie a un accordo specifico, stipulato nel 2003 con il Ministero dello Sviluppo Economico, questo intervento ha già interessato la parte della Vallecamonica che da Sellero sale fino a Ponte di Legno. “L'obiettivo oggi – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli - è quello di liberare l'intera Valle dai principali elettrodotti Terna, che interferiscono con zone residenziali, produttive e in alcuni casi anche scolastiche. Le conseguenze negative degli elettrodotti sul territorio riguardano pericoli per la pubblica utilità, trattandosi di sostegni obsoleti, l’impossibilità di ampliamento di unità produttive, particolarmente grave in questa fase di congiuntura economica, e un grave deterioramento dei pregi paesaggistici dell’ambiente camuno, nonché la formazione di campi elettromagnetici, pericolosi per la salute pubblica”. Sono stati pertanto ipotizzati alcuni interventi di razionalizzazione che possono essere riassunti nel seguente modo: - Razionalizzazione del tratto Breno-Sellero: sono presenti tre elettrodotti 132 Kv (23024C1, 23740A1, 23601A1), i primi due in sinistra Oglio attraversano i centri abitati di Ceto, Braone e Niardo nonché il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte, il terzo in destra Oglio risulta meno interferente perché attraversa per lo più zone agricole; si può prevedere la realizzazione di un nuovo tracciato aereo o interrato dismettendo i tre esistenti, ovvero potenziare l’elettrodotto esistente in destra dismettendo i rimanenti due; andranno salvaguardati gli allacci alle unità produttive esistenti (Acciaieria RIVA di Cerveno) ed alle centrali idroelettriche Enel Green Power di Ceto e di Braone. - Area Breno-Malegno: a causa della ristretta sezione della Valle, gli elettrodotti 132 Kv 23024C1 e 23740A1 interferiscono pesantemente con il centro abitato di Breno e con la zona collinare circostante, ricca di emergenze archeologiche e paesaggistiche: è necessario individuare un nuovo tracciato interrato che salvaguardi anche l’allacciamento alle industrie esistenti (Metalcam di Breno e Acciaieria RIVA di Malegno) nonché alla Centrale Enel Green Power di Malegno. - Tratto Breno-Pian Camuno: sul fondovalle sono presenti quattro elettrodotti 132Kv tutti in sinistra Oglio che interferiscono pesantemente con i centri abitati di Berzo Inferiore, Esine, Darfo Boario Terme, Gianico, Artogne e Pian Camuno: la soluzione migliore consiste nella loro sostituzione con una nuova linea interrata a fianco della S.S. 42 ovvero lungo gli argini del fiume Oglio ed il percorso ciclabile ad essi adiacente, salvaguardando gli allacciamenti con la Centrale Edison di Cividate Camuno e la Centrale Resio in Comune di Esine. - Area di Darfo Boario Terme: è presente un elettrodotto dismesso che dallo snodo in località “Gattaro” supera il rilievo del Monticolo per servire l’acciaieria di Darfo ad Erbanno, ormai smantellata da molto tempo; inoltre, dal medesimo snodo si diparte l’elettrodotto 66Kv 24209B1 che sale in Val di Scalve e che è collegato alle centrali Enel ivi esistenti, il quale attraversa tutto il centro abitato di Boario Terme: si potrebbe valutare la sua sostituzione prolungando l’elettrodotto 132Kv 237730A1 che da Pian Camuno si porta in destra Oglio fino a Corna a servizio della Centrale Linea Energia ex Italsider, da cui potrebbe proseguire verso Gorzone, Angolo Terme e la Valle di Scalve. Nel corso della riunione, Terna S.p.A ha dato la disponibilità a proseguire il dialogo nel 2015 per dare concretezza al progetto.

FONTE: PROVINCIA BRESCIA