Le ultime dichiarazioni dell’assessore hanno messo in allarme il Comitato dell’alto Castionese che si oppone al tracciato del nuovo elettrodotto
Come in altre parti d'Italia i cittadini sono indignati, sconcertati, si sentono presi in giro.
La Paura e preoccupazione si sommano ad una buona dose di sfiducia verso l'amministrazione negli abitanti dell'alto Castionese, che non hanno per niente gradito le ultime dichiarazioni dell'assessore Luca Salti in merito all'elettrodotto Terna.
Nel servizio andato in onda su Telebelluno giovedì scorso, Salti ha tracciato un quadro della situazione, spiegando che nella fascia alta (quella che porterebbe la linea dell'elettrodotto a mezza costa sul Nevegal) «gli edifici direttamente coinvolti sarebbero quattro o cinque, e da verificare se abitati o meno».
Se l'elettrodotto, invece, passasse per Levego (come da progetto approvato dall'amministrazione Prade), sarebbero molte di più, perché è chiaro a tutti che Terna non si fermerebbe sulle sponde del Piave che lambiscono Levego.
Se l'obiettivo è proseguire verso Limana, il Comune vuole capire come Terna ci vuole arrivare, e con i tralicci a Levego significherebbe, ha spiegato ancora Salti nel servizio, «passare per il basso Castionese, il Col Cavalier, via Monte Grappa, Visome». Dove ci sono decine di abitazioni.
Parole che hanno fatto scattare l'allarme tra i membri del comitato .........( leggi QUI l'articolo completo di Alessia Forzin sul Corriere delle Alpi )
FONTE : CORRIERE DELLE ALPI