L'articolo 29 del decreto sviluppo presentato dal ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera vuol favorire la diffusione di cavi, fili o linee (per accorciare il "digitale divide" del nostro Paese), senza dare al cittadino la possibilità di opporsi all’installazione di un’antenna o un ripetitore sopra la sua testa,dentro il suo giardino , di frobte alla sua abitazione.
Nel nome dello “sviluppo” e della “crescita” promessi dal decreto si trascurano la salute e i diritti dei cittadini che sembrano passare in secondo piano, c'e' da domandarsi che tipo di crescita si auspica il governo e a che prezzo per i cittadini?
Ci uniamo alla denuncia fatta da associazioni, comitati, medici, fisici e ingegneri che hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica, al Premier e ai Ministri di Salute, Ambiente e Sviluppo Economico, per chiedere la cancellazione della norma che si reputa incostituzionale e dannosa
VEDI LA LETTERA AL LINK: Reti senza fili ed elettrosmog – no all’Art. 29 del Decreto Sviluppo