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giovedì 18 giugno 2020
SABATO 20 GIUGNO 2020, STOP5G IN PIAZZA CASTELLO A MILANO DALLE 9:00 ALLE 14:00
domenica 14 giugno 2020
STOP 5G - SABATO 20 GIUGNO 2020 ITALIA IN PIAZZA PER FERMARE IL PROGETTO COLAO ED IL 5G
L’Associazione Sottocorno, contrariamente alla posizione presa dal Comune di Sesto San Giovanni, si complimenta con i 346 Sindaci che hanno emanato ordinanze urgenti e contingibili fermando le installazioni di antenne di quinta generazione e ai 520 Comuni d’Italia che hanno approvato atti amministrativi precauzionali, rinnoviamo l’invito a tutti i Sindaci d’Italia a continuare ad emanare provvedimenti contingibili e urgenti atipici per tutelare la salute dei cittadini, invitando tutti i Consigli Comunali e Regionali ad adottare urgenti provvedimenti in difesa della salute pubblica, anche promuovendo il co-finanziamento pubblico di uno studio scientifico indipendente, cioè slegato dall'industria, in grado di chiarire gli effetti ambientali e sociosanitari non termici, biologici e a medio-lungo termine delle inesplorate radiofrequenze.
[Guarda il video al link https://youtu.be/egldOrzYN4Q ]
Sabato 20 Giugno 2020 è prevista una giornata nazionale di mobilitazione promossa dall’Alleanza Italiana Stop 5G per denunciare la pericolosa deriva elettromagnetica contenuta nel dossier:
“INIZIATIVE PER IL RILANCIO – ITALIA 2020-2022”,
redatto per il Governo Conte dal Comitato di esperti in materia economica e sociale guidato da Vittorio Colao (ex dirigente d’azienda e amministratore delegato della multinazionale delle telecomunicazioni Vodafone).
Il documento tecnico, contiene un evidente errore di calcolo relativamente ai limiti di esposizione, contiene infatti una serie di richieste che, se adottate, trasformerebbe gli italiani in vere e proprie cavie umane per una sperimentazione non solo tecnologica ma sanitaria che non ha precedenti.
La popolazione verrebbe irradiata senza soluzione di continuità fino a 61 V/m di campo elettrico emesse potenzialmente da milioni di nuove antenne che si sommerebbero alle milioni di antenne già presenti sul territorio nazionale per il 2G,3G,4G, mentre siamo in attesa di una rivalutazione sulla classificazione oncogena entro il 2024 degli effetti delle radiofrequenze tra gli agenti cancerogeni da parte dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro.
In barba ai fondamenti democratici di una nazione civile del nuovo millennio, il dossier prevede poi di escludere qualsiasi forma di opposizione locale al 5G, scontrandosi con il testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, con la consolidata giurisprudenza amministrativa in materia sanitaria (che vede nel Sindaco – ufficiale di Governo – la massima autorità garante della tutela della salute pubblica), con le prerogative urbanistiche riconosciute a Regioni e Comuni di localizzare gli impianti di radiodiffusione e telefonia mobile regolamentandone l’installazione nel proprio territorio come previsto dalla “Legge Quadro sull'Inquinamento Elettromagnetico” n. 36/2001.
venerdì 29 maggio 2020
STUDIO FRANCESE ESEGUITO SU UN CAMPIONE DI POPOLAZIONE RESIDENTE IN PROSSIMITÀ DI LINEE ELETTRICHE AD ALTA TENSIONE E RISCHIO DI TUMORE DEL CERVELLO
ABSTRACT
The effect
of ELF-MF on human health is still controversial, particularly as regards
long-term health effects like cancer. The literature does suggest, however, that
they could be involved in the occurrence of brain tumors, although results
concerning residential exposure are scarce. Our objective was to investigate
the association between residential proximity to power lines and brain tumors
among adults in France by using a geographical information system.CERENAT is
a population-based case-control study carried out in France in 2004–2006.
We used geographical data sources on power line location to create exposure
scores based on distance between residence and power lines, and on the number
of lines near residences. Conditional logistic regression for matched sets
was used to estimate Odds Ratios (ORs) and 95% confidence
intervals (95%CI).We found significant associations between
cumulated duration living at <50 m to high voltage lines and: i) all brain
tumors (OR 2.94; 95%CI 1.28–6.75); ii) glioma (OR 4.96;
95%CI 1.56–15.77). Further investigations are needed, particularly to
improve the quality and availability of geographical and technical data on
power lines.
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CONCLUSIONS:
FONTE: Sciencedirect.com
sabato 16 maggio 2020
MORTE DELL'AIRONE AL PARCO DELLA BERGAMELLA - INSTALLATI I CARTELLI DI DIVIETO MA SERVONO ANCHE BARRIERE FISICHE E CONTROLLI SANZIONATORI
Il giorno dopo l’uccisione dell’airone cenerino da parte di un cane lasciato libero, finalmente sono stati installati dei cartelli all'inizio dei sentieri (lato laghetto opposto agli orti) nel parco della Bergamella
Quella è un’area dove molti animali come
anatre, fagiani, aironi e, purtroppo, anche animali infestanti come nutrie (in
numero sempre crescente a causa di nessuna politica di contenimento) piccioni e corvi (anche
questi in quantità crescente riducendo la presenza di altre specie come i
passeri), si rifugiano.
È impensabile che la posa di qualche cartello (con circa due anni di ritardo) possa essere una soluzione valida e definitiva, assomiglia per lo più ad uno scarico di responsabilità, per cui chiediamo che l’intervento venga completato con:
- l’installazione di barriere fisiche sui sentieri (per bloccare l’accesso di persone con o senza cane) e nelle zone adiacenti al laghetto in prossimità del fossato (in modo da evitare l’attraversamento di persone o cani).
- Il ripristino della vegetazione composta per lo più da arbusti che risiedevano lungo il laghetto per una fascia di oltre due metri, (e magari capire chi ha dato l’autorizzazione alla rimozione in quanto poste come barriere naturale a protezione dell’area faunistica).
- Il controllo da parte della polizia locale e guardie GEV che sanzionino i comportamenti lesivi ai danni dell’ambiente e della fauna, almeno nelle ore di maggiore affluenza, questo al fine di educare i frequentatori abituali.
Quest’Ultimo punto lo consideriamo
importante, poiché subito dopo l’installazione dei cartelli abbiamo assistito a
“discussioni” animate fra gli ortisti, ambientalisti e persone che, nonostante
i divieti e i cartelli ben in mostra, continuavano con arroganza a passare e
mentre alcuni, educatamente tornavano indietro dopo aver ricevuto le
segnalazioni, in un paio di casi la discussione è rapidamente degenerata
Lasciare agli
ortisti tale compito rischia di diventare oggetto di ritorsioni, furti e atti vandalici, e ricordiamo che la necessità
di definire un'area protetta per la riproduzione faunistica era già stata segnalata, da
noi come da altre realtà presenti sul territorio, così come la necessità di avere
un’area cani (con punto di raccolta per gli escrementi lasciati all'interno del
parco), visto che ad oggi all'interno dell’area Bergamella (ad esclusione del giardino
“condominiale“ fine a se stesso realizzato da Uniabita) oltre alla mancanza di BONIFICHE, piste ciclo-pedonali, piantumazioni, panchine, aree attrezzate e tagli regolari dell’erba, non
esiste nessun cestino apposito, siamo arrivati al 2020 e C’E’ DA COSTRUIRE UN PARCO!!!.
Concludiamo ricordando che l'area della Bergamella è un’area all'interno del parco
regionale P.M.V.L. e questo problema si pone proprio nel punto di confine tra due parchi comunali suggeriamo che
è necessario un coordinamento con il Comune di Milano.
Il Consiglio Direttivo dell’Ass.Sottocorno
venerdì 15 maggio 2020
NASCE IL RAB (Residential Advisory Board) DELLA BIOPIATTAFORMA DI SESTO SAN GIOVANNI
Nell'autunno del 2019 (da settembre a dicembre) si è lavorato per la stesura di un regolamento/statuto di partecipazione in modo da formalizzare in maniera ufficiale l’esigenza dei cittadini di avere strumenti riconosciuti per una verifica costante, autonoma e indipendente sull'attività del futuro impianto, cercando di non ripetere gli errori del passato.
Il percorso (lungo) iniziato alla fine nel 2017 ha avuto momenti di scontro e diffidenza (com'era giusto che sia dopo decenni di mancato dialogo sul problema ambientale generato dall'inceneritore), ora si sta definendo quello che si è deciso di chiamare R.A.B. (Residential Advisory Board) Biopiattaforma, ovvero un organismo con il compito di monitorare e controllare l’attività e l’impatto ambientale
della Biopiattaforma composto dalle associazioni del territorio insieme alle aziende che promuovono il progetto (Gruppo
CAP e CORE) ed ai rappresentanti delle cinque amministrazioni coinvolte (Sesto S. Giovanni, Cologno
Monzese, Pioltello, Segrate, Cormano).
Questa scelta testimonia da una parte la ferma volontà di avere informazioni dirette ed aggiornate in merito ai possibili impatti sull'ambiente e quindi sulla salute degli abitanti del territorio e dall'altra (quella delle aziende e delle amministrazioni comunali coinvolte) di mantenere aperto un dialogo con la cittadinanza, dando vita a un luogo di scambio e di condivisione di informazioni oltre che ad un monitoraggio diretto.
Non è stato un lavoro semplice, i punti di vista erano differenti (ed ancora oggi in alcuni casi lo sono) e il tempo a disposizione non era molto, considerando che tutti i partecipanti hanno aderito in forma volontaria dedicando del tempo personale oltre agli impegni quotidiani familiari e di lavoro/istituzionali, l'Associazione Sottocorno vuole ringraziare tutti i partecipanti, che in un modo o nell'altro si sono messi in gioco, il regolamento nato forse non sarà perfetto, magari mancherà in qualche punto ma è sicuramente stato svolto con impegno da chi vi ha partecipato.
Per conoscere come partecipare clicca QUI
giovedì 14 maggio 2020
ATS MILANO RILEVA UN NUMERO SIGNIFICATIVO DI CASI DI ALZHEIMER E PARKINSON’S NELLA POPOLAZIONE RESIDENTE VICINO AGLI ELETTRODOTTI NELL'AREA METROPOLITANA NORD
Premesso che il risultato dell'indagine voluta dal comune e condotta da ATS Milano non l'abbiamo mai accettata, i perché sono molteplici e avremmo voluto spiegarli in un incontro pubblico in questo periodo (in modo che non venissero strumentalizzati da nessuno) ma l’emergenza sanitaria ha di fatto spostato tale evento a data da destinarsi, su una cosa però ci siamo congratulati con l’epidemiologo che ha condotto la ricerca, ovvero di non essersi fermato alla letteratura classica ma (come noi abbiamo sempre chiesto) di analizzare l'incidenza di altre patologie che l’impatto dei CEM poteva generare sulla popolazione residente nelle vicinanze degli elettrodotti.
Nell'incontro avuto ad ottobre 2019 ci venne presentata la ricerca, che andiamo a pubblicare oggi, perché se è vero, come il relatore afferma che non c’è certezza, è anche vero che per la prima volta ATS Milano accetta di sviluppare un'indagine al di fuori dei canoni dettati della "letteratura scientifica classica" e guarda caso trova un nesso casuale (come noi più volte affermammo), affermare che i dati sono "significativi" ma non "certi" è per noi rappresenta una contraddizione, (il dato sulle malattie neuro-degenerative è noto da anni), perché se sono significativi con la p< 0.05 non ci sono storie, il trend c'è.
Sappiamo che l'intervallo di confidenza con il valore più basso deve essere sempre superiore a 1 per dare significatività statistica, in questo studio siamo sui livelli di 0,93-0,95 quindi borderline. L’odd ratio per le due patologie è : 1.09/ 1.10 quindi con un incremento del rischio del 9 e del 10% per le due patologie neuro-degenerative.
Nelle conclusioni, molto diplomaticamente, si definisce una debole associazione tra esposizione e malattia, anche se siamo a conoscenza che la letteratura internazionale non solo conferma i dati rilevati ma correla il nesso casuale (lo abbiamo già visto e lo vedremo anche a breve con un' altro studio)
Ringraziamo il Dott. Antonio Giampiero
Russo, nella speranza che tale studio non venga negato dalla classe politica e
lo si utilizzi per definire una corretta “Distanza residenziale dalle linee
elettriche ad alta tensione” senza attenersi a disposizioni di legge che poco
hanno con valori cautelativi per la salute nel lungo periodo e sappia programmare interventi di bonifica
ed interramento di linee esistenti sul territorio.
LE
EVIDENZE SCIENTIFICHE CI SONO, BASTA NON NEGARLE
RESIDENTIAL DISTANCE FROM
HIGH-VOLTAGE OVERHEAD POWER LINES AND RISK OF ALZHEIMER’S DEMENTIA AND
PARKINSON’S DISEASE: A POPULATION-BASED CASE-CONTROL STUDY IN A METROPOLITAN
AREA OF NORTHERN ITALY
ABSTRACT
martedì 12 maggio 2020
AIRONE UCCISO DA UN CANE INCUSTODITO NEL LAGHETTO DELLA BERGAMELLA
domenica 10 maggio 2020
LA RISPOSTA DEL COMUNE DI SESTO S.G. AL NOSTRO ESPOSTO SULL'INTERRAMENTO DELL'ELETTRODOTTO DI CASCINA GATTI
A seguito
dell’ottimo risultato ottenuto con l’interramento dell’elettrodotto passante
lungo la via Sottocorno (interrato proprio un anno fa) e al fine di minimizzare
l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici in bassa tensione
generati da linee di alta tensione ABBIAMO CHIESTO con urgenza (vedi anche il
nostro post del 12/02/2020), che si verifichi la disponibilità economica per
procedere allo studio di fattibilità o progetto preliminare per prevedere
l’interramento della linea di alta tensione singola terna da 220 kV passante
per Cascina de Gatti a partire dal giardino di via Rimembranze (vicino al
cimitero vecchio) fino al giardino di via Pisa (al Parpagliona all'interno del
parco Media valle del Lambro).
Purtroppo la risposta data dal comune (prima dell’emergenza sulla pandemia) che riportiamo qui sotto è risultata vaga e poco convincente, anche rimaniamo sempre fiduciosi
Noi rimaniamo sempre disponibile per illustrare in un’eventuale incontro (al fine di chiarire meglio il problema) ricordando che all'esposto abbiamo allegato gli studi condotti da ATS, eseguiti dietro nostra esplicita richiesta, dopo la chiusura della indagine, da loro condotta, sull'elettrodotto di via Sottocorno nel 2016.
Rimaniamo convinti (per le esperienze appena concluse) che lo studio preliminare sia fondamentale per poter procedere all'interramento poiché apre direttamente le porte alla partecipazione ad eventuali bandi (e non lo studio epidemiologico!!), e non essendo molto costoso (poche decine di migliaia di euro) ne solleciteremo sempre l'esecuzione in tempi brevi.
Nei prossimi giorni seguiranno le pubblicazioni delle ultimi studi sugli effetti dei campi elettromagnetici in bassa frequenza emessi dagli elettrodotti, cabine di trasformazione ecc..
venerdì 8 maggio 2020
ENEA, ISS E SNPA LANCIANO PROGETTO PULVIRUS PER STUDIARE IL LEGAME FRA INQUINAMENTO E COVID-19
Per poter dare
risposte e indicazioni che si basino su dati scientifici, competenze ed
esperienze in tema di inquinamento atmosferico e COVID-19, il 29 aprile 2020
nasce, con il comunicato stampa che riportiamo qui sotto, un’alleanza
scientifica fra ENEA, Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Sistema Nazionale
per la Protezione Ambientale (SNPA, composto da ISPRA e dalle Agenzie Regionali
del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) che hanno dato l’avvio
ad un progetto di ricerca congiunto denominato “PULVIRUS”.