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venerdì 15 gennaio 2016

SOLIDARIETÀ DEL COMITATO PER LA DIFESA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E NEL TERRITORIO DI SESTO SAN GIOVANNI

Dal Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni abbiamo ricevuto, con  piacere, la solidarietà TOTALE per lotta che stiamo svolgendo.
Insieme alla comunicazione è stata allegata anche un’ importante traduzione in italiano di uno scritto del prof. Olle Johansson, (famoso per il suo Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina) a Stoccolma, in Svezia, un'autorità leader mondiale nel campo delle radiazioni dei campi elettromagnetici e gli effetti sulla salute.
La traduzione è ad opera del prof. Giancarlo Ugazio (medico e già professore universitario a Torino), socio onorario del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio.

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NOCIVITA' DELLE ONDE ELETTROMAGNETICHE
 Traduzione del prof. Giancarlo Ugazio
Stockholm, 30 maggio 2014

Al Dipartimento dell’Arizona dei Servizio di Sanità.

La possibilità di eventuali conseguenze per la salute dell'esposizione cronica a microonde a impulso da contatori intelligenti è spesso negata. Tuttavia, nella scienza del tempo d’oggi, lo stato dell’arte riguardo a questo problema non è in questo momento così semplice.
Ora, nella nostra vita quotidiana, la comunicazione senza fili è in corso di applicazione in modo molto rapido. Allo stesso tempo, sta diventando sempre più evidente che l'esposizione ai campi elettromagnetici, non solo può indurre effetti termici acuti per gli organismi viventi, ma anche effetti non termici; quest'ultimo fenomeno si realizza spesso dopo esposizioni più lunghe. Questo fatto è stato dimostrato in un gran numero di ricerche e comprende il danno del DNA da cellulari, le avarie e le alterazioni di funzioni cellulari come gli aumenti nei percorsi intracellulari della stimolazione e del trasporto del calcio, la rottura di strutture dei tessuti, come la barriera emato-encefalica, le ripercussioni sui vasi e sulle funzioni immunitarie, oltre alla perdita della fertilità.
Mentre gli scienziati possono osservare e riprodurre questi effetti negli esperimenti eseguiti in laboratorio in modo controllato, i dati epidemiologici ed ecologici, che derivano da esposizioni a lungo termine, in ricerche di caso-controllo ben progettate, riflettono la correlazione tra tutta la strada che intercorre tra gli effetti molecolari e
cellulari per l'organismo vivente e l'induzione e lo sviluppo delle malattie osservate nell'uomo. Va notato che noi non siamo l'unica specie in pericolo, praticamente tutti gli animali e le piante possono essere in gioco. Sebbene le indagini epidemiologiche e ambientali, come tali, non abbiano mai dimostrato gli effetti causali, per il gran
numero di fattori confondenti, esse confermano la rilevanza delle osservazioni eseguite in laboratorio in modo controllato.
Giacché gli effetti osservati sono riproducibili e il collegamento con la patologia non può essere escluso, dovrebbe valere il principio di precauzione per l'introduzione di questa nuova tecnologia nella società. 
Questo sarà l'unico metodo per approvare la sostenibilità di queste tecnologie innovative per la comunicazione senza cavo. 
Il 2 febbraio 2000, una comunicazione della Commissione Europea sul principio di precauzione nota: il principio di precauzione si applica quando le prove scientifiche sono insufficienti, inconcludenti o incerte, e quando una valutazione scientifica preliminare indica che vi siano ragionevoli motivi per temere che gli effetti potenzialmente pericolosi per l'ambiente, per
l’uomo, per gli animali e per le piante potrebbero essere incompatibili con l'elevato livello di protezione che è stato prescelto da parte dell'UE.

Pertanto, i responsabili politici dovrebbero immediatamente controllare rigorosamente l'esposizione attraverso la definizione di linee guida di esposizione con limiti massimi scelti su base biologica, anche tenendo conto degli effetti a lungo termine non termici, e in particolare sui gruppi particolarmente vulnerabili, come gli anziani, i malati, i
soggetti compromessi geneticamente e/o immunologicamente, i bambini e i feti, e le persone affette da una predisposizione all’elettro-iper-sensibilità.
Nel mese di novembre 2009, un gruppo di ricercatori scientifici composto di esperti internazionali sugli effetti biologici dei campi elettromagnetici si è riunito a Seletun, Norvegia, per tre giorni d’intenso dibattito sulle prove scientifiche e sulle implicazioni per la salute pubblica delle esposizioni, globali e senza precedenti, ai campi
elettromagnetici artificiali esistenti (EMF) derivate dalle telecomunicazioni e dalle tecnologie proprie dell’energia elettrica.
Questa riunione è stata direttamente una conseguenza delle discussioni in corso già dalla metà degli anni novanta, quando le infrastrutture della comunicazione cellulare hanno cominciato a proliferare rapidamente, e che si sono evolute attraverso, tra i tanti, le Risoluzioni di Benevento (2006), Venezia (2008) e Londra (2009) in questo decennio, e che implicano importanti conclusioni tratte dalle 600 pagine della relazione BioInitiative pubblicato il 31 agosto 2007, una recensione di oltre 2.000 studi che mostrano gli effetti biologici delle radiazioni elettromagnetiche a livelli non termici di esposizione, che in parte è stata successivamente pubblicata nella rivista Fisiopatologia
(Volume 16, 2009).
Inoltre, il Rapporto BioInitiative è stato aggiornato recentemente (2012).
Ho lavorato per molti anni nel tentativo di chiarire i pericoli potenziali di questo 24/7, su tutto il corpo, dell’irradiazione artificiale con C.E.M. Durante questa lotta, sono stato orgoglioso di essere coautore di alcune delle rassegne più importanti sulla conoscenza aggiornata, tra cui (tra i tanti) la maggior parte di quelli precedenti.
La dichiarazione scientifica di Seletun (2011) raccomanda che siano fissati limiti più bassi per i campi elettromagnetici e le esposizioni a strumenti senza fili, in conformità agli studi scientifici che riportano le conseguenze sulla salute a livelli di esposizione molto più bassi. Molti ricercatori ora credono che i limiti di sicurezza esistenti siano
insufficienti per proteggere la salute pubblica poiché non considerano l'esposizione prolungata anche ai livelli di emissione più bassi, giacché essa è ormai diffusa quasi ubiquitariamente.

Il corpo di prove sui campi elettromagnetici necessita di un nuovo approccio per la tutela della salute pubblica; la crescita e lo sviluppo del feto e dei bambini; e sostiene la necessità di energiche azioni preventive. Queste conclusioni sono costruite su precedenti relazioni scientifiche e di salute pubblica che documentano ciò che segue:
Gli effetti biologici a bassa intensità (non-termici) e gli effetti negativi sulla salute sono dimostrati a livelli ben al di sotto degli standard d’esposizione esistenti:
I limiti di sicurezza pubblica ICNIRP/OMS e IEEE/FCC sono inadeguati e obsoleti rispetto alle esposizioni prolungate, e di bassa intensità; Sono urgentemente necessari nuovi standard di esposizione pubblica, basate biologicamente per proteggere tutto il mondo 
dell'igiene pubblica;
Aspettare non è interesse del pubblico;
Le esposizioni ai CEM dovrebbero essere ridotte ora piuttosto che aspettare la prova del danno prima di agire. Ciò è in linea con i principi di salute pubblica tradizionali, ed è giustificato ora, date le abbondanti prove che gli effetti biologici e gli effetti negativi sulla salute si verificano a livelli di esposizione centinaia di migliaia di volte al di sotto di standard di sicurezza pubblica esistenti in tutto il mondo;
Vi è la necessità di valutazioni pre-mercato vincolanti delle emissioni e dei rischi prima della diffusione delle nuove tecnologie wireless. Ci dovrebbe essere una prova convincente che i prodotti non causino danni alla salute prima della commercializzazione. Tali decisioni possono essere rivedute
rapidamente per fornire le evidenze nuove;
Si raccomanda l'uso di linee telefoniche (linee a terra) o cavi in fibra ottica per le infrastrutture a risparmio energetico del tipo Smart Grid. Le aziende dovrebbero scegliere le opzioni che, a
livello di comunità, non creino nuove esposizioni da componenti wireless di progetti tipo Smart Grid. Rischi per la salute del futuro da esposizioni prolungate senza fili o ripetitive di sistemi tipo Smart Grid possono essere evitati usando il cavo in fibra ottica. Il risparmio energetico puo’ essere convalidato ma non a rischio di esporre milioni di famiglie nelle loro case per una nuova fonte involontaria di radiazione a radiofrequenza wireless, il cui effetto sulla loro salute non è ancora noto.
Inoltre, sulla base dei dati scientifici disponibili, il gruppo di esperti scientifici di Seletun afferma che:
• le popolazioni sensibili (ad esempio, gli anziani, i malati, i soggetti geneticamente e/o immunologicamente predisposti) e i bambini e i feti possono essere più vulnerabili ai rischi per la
salute; le loro esposizioni sono in gran parte involontarie e sono meno protette dalle norme esistenti di sicurezza pubblica.
• E’ ben noto che, in generale, i bambini sono più vulnerabili ai rischi per la salute da veleni ambientali.
• Il gruppo di esperti raccomanda vivamente di evitare l'esposizione di sistemi wireless di bambini in qualsiasi età.
• Il gruppo di esperti raccomanda vivamente contro l'esposizione di sistemi wireless di donne in gravidanza.
Tutto ciò è in accordo con le intenzioni del principio di precauzione, come sintetizzato da Mats Dämvik e da me nel nostro documento, a partire dal 2010.
Io incoraggio i governi ad adottare un quadro di linee guida per l'esposizione pubblica e dei lavoratori ai campi elettromagnetici che riflettano il principio di precauzione. Il principio di precauzione afferma che, quando ci sono indicazioni di possibili effetti negativi, anche se restano incerte, i rischi di non fare nulla possono essere di gran lunga superiori ai rischi di prendere misure per controllare tali esposizioni. Il principio di precauzione sposta l'onere della prova da coloro che sospettano un rischio a coloro che lo scontano - come hanno già fatto alcune nazioni. Le strategie precauzionali dovrebbero essere basate su standard di progettazione e di prestazione e non necessariamente definire i valori soglia in numeri, poiché tali soglie possono essere interpretate erroneamente come livelli di sotto dei quali nessun effetto negativo potrebbe accadere. 

Si sente spesso parlare di "livelli sicuri" di esposizione e che non vi è "alcuna prova di effetti sulla salute", ma la mia personale risposta a queste affermazioni, apparentemente rassicuranti, è che è molto importante rendersi conto, dal punto di vista del consumatore, che "nessuno prova accettata per gli effetti sulla salute "non è lo stesso di nessun rischio". Troppe volte, gli esperti hanno affermato di essere esperti in campi in cui in realtà l'unico commento da esperti avrebbe dovuto essere: "Io/noi proprio non lo so/sappiamo". Questi campi sanitari erano, per esempio, il DDT, i raggi X, la radioattività, il fumo, l'amianto, la BSE, l'esposizione ai metalli pesanti, all'uranio impoverito, etc., etc., etc., dove il vessillo "nessun rischio" è stato sollevato prima che fosse emersa la conoscenza vera. Più tardi, la stessa bandiera è dovuta essere ammainata rapidamente, spesso dopo enormi costi
economici e sofferenze di tanti esseri umani.
Lungo queste linee, è ora (per quanto riguarda il tema "la protezione dalle esposizioni a campi elettromagnetici") molto importante identificare in modo chiaro lo sfondo e l'occupazione
(soprattutto se sono seduti, allo stesso tempo, sulle sedie dell’industria) di ogni “esperto” membro di diversi comitati scientifici, e allo stesso modo. Questo è naturalmente molto importante (forse ancora più importante?) per permettere anche agli “informatori” di parlare in occasione di conferenze, di sostenerli con quantità uguali di finanziamenti economici (o anche di più?) come quegli scienziati e altri "esperti" che, già fin dall'inizio, hanno dichiarato che una certa fonte o tipo d’irradiazione, o un determinato prodotto, sono sicuri al 100% - a volte ancor prima di averli esaminati in modo appropriato! Nel caso di "protezione dall'esposizione ai campi elettromagnetici", è quindi di fondamentale importanza agire con prudenza secondo il
punto di vista del principio precauzione. Qualsiasi altra cosa sarebbe molto pericolosa! Qui, la trasparenza totale delle informazioni è un requisito basilare, io credo che i consumatori siano molto stanchi di avere sempre la verità completa anni dopo che una catastrofe abbia già avuto luogo.
Per esempio, deve essere notato, che i valori raccomandati oggi per i sistemi wireless, come il valore SAR, sono solo raccomandazioni, e non i livelli di sicurezza. Giacché gli scienziati osservano effetti
biologici da 20 μ W (microwatt) / kg, è poi davvero sicuro irradiare gli esseri umani con 2 W / kg (cioè con una radiazione 100.000 volte più forte!), qual è il livello raccomandato per noi? E, inoltre, è molto strano vedere, più e più volte, che informazioni scientifiche di grande rilevanza siano soppresse o addirittura tralasciate in diversi documenti ufficiali, al più alto livello governativo nella società.
Questo non vuol dire che i consumatori non otterranno nulla di buono, e, ancora, una dichiarazione ufficiale o una spiegazione (da esperti e politici) molto spesso è: "Se noi (cioè gli esperti) lasciassimo
tutto alla luce del sole, la gente sarebbe del tutto terrorizzata e in preda al panico.” Personalmente, non ho mai visto capitare una reazione del genere, invece ho visto spesso una grande delusione da parte dei cittadini che tardi si sono resi conto d’essere stati ingannati dai loro esperti e dai loro politici.
Un altro equivoco è l'uso delle pubblicazioni scientifiche (come l'industria del tabacco ha fatto per molti anni) come “pesi” di bilanciamento. Però non si può mai bilanciare un rapporto scientifico
che dimostra un effetto negativo sulla salute con un altro che non dimostra niente! Si tratta di un equivoco, che, purtroppo, è molto spesso utilizzato sia dai rappresentanti imprenditoriali, oltre che dalle autorità ufficiali. Naturalmente, l’opinione pubblica facilmente si lascia ingannare da tale argomentazione. Ma, se si è morsi da un serpente velenoso mortale, a che serve per voi raccontarvi che ci sono in giro 100 milioni di serpenti innocui?
In molti commenti, articoli di dibattito e conferenze pubbliche - per gli ultimi 20-30 anni - ho sollecitato che devono essere inaugurati senza indugio progetti di ricerca completamente indipendenti per garantire la nostra salute pubblica. Questi progetti devono essere del tutto indipendenti da tutti i tipi d’interessi commerciali; la salute pubblica non può avere un prezzo! E’ inoltre di fondamentale importanza che gli scienziati coinvolti in tali progetti debbano essere esenti da ogni considerazione che li condizioni e che i finanziamenti necessari siano coperti al 100%, non il 99% o meno. Questa è la chiara responsabilità del corpo democraticamente eletto di ogni paese. Molti contatori intelligenti sono piazzati vicino ai posti letto, nelle cucine, nelle sale giochi e in luoghi simili. Questi sistemi wireless non sono mai all'esterno, e l'esposizione non è volontaria. 

In tutto il mondo,i contatori intelligenti sono imposti ai cittadini. In conformità di questo,l'inaugurazione dei contatori intelligenti con un’esposizione riluttante e involontaria di milioni - miliardi di esseri umani alle microonde di radiazioni pulsanti deve essere immediatamente vietato finché’ la “bandiera rossa del pericolo” possa essere ammainata in modo definitivo.

Olle Johansson,
Associated Professor

domenica 10 gennaio 2016

VIDEO INCHIESTA : "CONTROCORRENTE: VITE APPESE AD UN FILO"

Video inchiesta sul tema dell'elettrosmog e sui danni che provocherebbe alla salute umana, realizzata da:
  • Marco Puelli, 
  • Claudia Mingardi, 
  • Marcella Vezzoli 
  • Francesco Berlucchi. 
girato 2 anni fa circa  verrà trasmesso questa settimana su tele ambiente [ canale 78 o 218 del digitale terrestre ] anche in streaming sul sito della televisione nei seguenti giorni :
·  LUNEDÌ    11/01/16 ALLE ORE 16.30
·  MARTEDÌ 12/01/16 ALLE ORE 11.30
·  GIOVEDÌ  14/01/16 ALLE ORE 22.30
·  SABATO  16/01/16 ALLE ORE 02.00
QUI il trailer

Un invito a vederlo 

Staff Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

sabato 9 gennaio 2016

A MIMMO


Ciao Mimmo purtroppo il giorno è giunto ,ti ricordiamo con gioia e con un attivismo particolare, non ti sei mai tirato indietro anzi eri sempre presente, anche durante la malattia, ma il tempo, tiranno, ha voluto scrivere la parola fine.
Il nostro cuore è sempre dalla parte di coloro che nascondono il dolore, tu lo facevi benissimo, negli ultimi tempi la tua presenza nel consiglio direttivo ci veicolava forza e compattezza , sprone necessario per raggiungere gli obbiettivi più ambiti.
E l’ora del silenzio non vogliamo più parlare, troppo peso hanno le parole
Un ultimo pensiero ti accompagni , ci manchi amico Mimmo sarai sempre nei nostri cuori, a te va il nostro ringraziamento per tutto ciò che hai fatto e hai voluto condividere insieme a noi

A  Mimmo

( Socio Fondatore dell’Associazione Sottocorno )


venerdì 8 gennaio 2016

IVREA, ELIMINATO IL WI-FI A SCUOLA. PER IL SINDACO È “PERICOLOSO PER LA SALUTE”

Livio Tola ha vietato la connessione wireless negli istituti elementari e medie di Borgofranco d'Ivrea per la "possibile pericolosità". "Se studi più approfonditi assicureranno il contrario sarò il primo ad esserne felice e a ripristinare la connessione"
Il Wi-Fi fa male e va eliminato dalle scuole. Lo ha deciso Livio Tola, sindaco di Borgofranco d’Ivrea, comune di 3.758 abitanti in provincia di Torino, che ha vietato la connessione wireless negli istituti elementari e medie del paese.
Il primo cittadino ha spiegato che la decisione, condivisa da tutta la maggioranza, è stata presa a seguito di alcuni studi sulla “possibile pericolosità per la salute pubblica delle onde elettromagnetiche generate con la connessione attraverso il Wi-Fi”. “Non siamo contrari alla tecnologia” ha sottolineato il sindaco, “la nostra è una scelta basata sul principio di precauzione“. Nel dubbio quindi ha deciso di cablare le reti e cancellare i collegamenti senza fili, seguendo l’esempio di alcune scuole francesi e tedesche, mantenendo tuttavia la possibilità di connettersi ad Internet attraverso il cavo Lan, così da non precludere l’attività didattica.
Una decisione che comunque non è definitiva, ha puntualizzato Tola, presa “in attesa di capire la reale pericolosità o meno”. E se “studi più approfonditi assicureranno la non pericolosità” il sindaco ha promesso che sarà “il primo ad esserne felice e a ripristinare la connessione”.



( Leggi QUI anche l'articolo del CORRIERE DELLA SERA )

giovedì 7 gennaio 2016

IO STO CON SILVIA - LA MAMMA CORAGGIO SI RACCONTA

Incominciamo il 2016 con l'intervista fatta a Silvia Ferrante attivista abruzzese citata per 24 volte a giudizio da Terna 



mercoledì 23 dicembre 2015

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO


Sarà un natale un po’ speciale , mite e con la luna piena , infatti il nostro satellite raggiungerà la fase “full” (luna piena), proprio la mattina di Natale, alle ore 06.11 a.m. Est, corrispondenti alle 12,11 italiane, ed avrà una particolarità, poiché è in opposizione al Sole, che è molto basso sull'orizzonte, la Luna sarà al contrario molto alta nel cielo, sorgendo alle ore 07,16 e tramontando alle ore 17,16, risultando quindi visibile anche durante il giorno, percorrendo un lungo arco nel cielo.

Si tratta di un evento che non capitava dal 25 Dicembre 1977, e che non ricapiterà fino al 2034 SPERANDO CHE PER TALE DATA L’ELETTRODOTTO SIA GIA’ INTERRATO !!!!!
presepe con i tralicci realizzato dall'artista e attivista abruzzese Di Sebastiano  - leggi qui

Buon Natale e felice anno nuovo
dall’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO

venerdì 18 dicembre 2015

KILLING CANCER : COME CURARE IL CANCRO CON I VIRUS


Il reportage di Vice News di SKY sulla cura dei tumori con virus modificati geneticamente.

Per chi è costretto a lottare con il cancro c’è una nuova speranza, A Houston, all’MD Anderson Cancer Center della University of Texas, i dottori Juan Fueyo e Frederik Lang stanno lavorando per curare i tumori cerebrali con il virus del raffreddore, oppure Come il dottor Carl June della University of Pennsylvania, che infetta , usando il virus modificato dell’HIV , le cellule immunitarie del tipo linfocita T per curare la leucemia.
Vengono anche intervistati i medici che stanno lavorando a questo progetto cercando di cambiare il volto della medicina moderna e i pazienti che grazie a queste sperimentazioni hanno sconfitto il cancro. Ovviamente stiamo parlando di uno stadio iniziale della sperimentazione , testato su un numero di pazienti molto basso, anche se i primi risultati sembrano essere promettenti promettendo nel corso dei prossimi anni una cura rivoluzionaria per cura dei tumori 
Ne ha dato notizia su SKY il documentario di Vice News “Killing Cancer”, che mostra una rivoluzionaria scoperta per cui si potrebbe curare il cancro attraverso virus pericolosi, dal vaiolo all’HIV. 



Per vedere il video in italiano clicca QUI 


FONTE : SKY TG24

domenica 13 dicembre 2015

STUDIO DEL PROF. D.BELPOMME SUI BIOMARCATORI DI MALATTIA AFFIDABILI CHE CARATTERIZZANO E IDENTIFICANO ELETTROIPERSENSIBILITÀ E LA SENSIBILITÀ CHIMICA MULTIPLA

L’associazione A.M.I.C.A. ci segnala l’importante studio scientifico condotto dal prof. Dominique Belpomme da poco pubblicato , dove vengono definiti i biomarkers diagnostici che identificano l’elettrosensibilità come malattia.
Il professore insieme ad altri scienziati si è fatto portavoce di una petizione rivolta all’Organizzazione Mondiale per la Sanità per richiedere il riconoscimento della MCS e della Elettrosensibilità nella Classificazione Internazionale delle Malattie.

Clicca QUI per firmare la petizione ( in inglese ) :
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Rev Environ Health. 2015 Dec 1;30(4):251-71. doi: 10.1515/reveh-2015-0027.
Reliable disease biomarkers characterizing and identifying electrohypersensitivity and multiple chemical sensitivity as two etiopathogenic aspects of a unique pathological disorder.

Abstract

Much of the controversy over the causes of electro-hypersensitivity (EHS) and multiple chemical sensitivity (MCS) lies in the absence of both recognized clinical criteria and objective biomarkers for widely accepted diagnosis. Since 2009, we have prospectively investigated, clinically and biologically, 1216 consecutive EHS and/or MCS-self reporting cases, in an attempt to answer both questions. We report here our preliminary data, based on 727 evaluable of 839 enrolled cases: 521 (71.6%) were diagnosed with EHS, 52 (7.2%) with MCS, and 154 (21.2%) with both EHS and MCS. Two out of three patients with EHS and/or MCS were female; mean age (years) was 47. As inflammation appears to be a key process resulting from electromagnetic field (EMF) and/or chemical effects on tissues, and histamine release is potentially a major mediator of inflammation, we systematically measured histamine in the blood of patients. Near 40% had a increase in histaminemia (especially when both conditions were present), indicating a chronic inflammatory response can be detected in these patients. Oxidative stress is part of inflammation and is a key contributor to damage and response. Nitrotyrosin, a marker of both peroxynitrite (ONOO°-) production and opening of the blood-brain barrier (BBB), was increased in 28% the cases. Protein S100B, another marker of BBB opening was increased in 15%. Circulating autoantibodies against O-myelin were detected in 23%, indicating EHS and MCS may be associated with autoimmune response. Confirming animal experiments showing the increase of Hsp27 and/or Hsp70 chaperone proteins under the influence of EMF, we found increased Hsp27 and/or Hsp70 in 33% of the patients. As most patients reported chronic insomnia and fatigue, we determined the 24 h urine 6-hydroxymelatonin sulfate (6-OHMS)/creatinin ratio and found it was decreased (<0.8) in all investigated cases. Finally, considering the self-reported symptoms of EHS and MCS, we serially measured the brain blood flow (BBF) in the temporal lobes of each case with pulsed cerebral ultrasound computed tomosphygmography. Both disorders were associated with hypoperfusion in the capsulothalamic area, suggesting that the inflammatory process involve the limbic system and the thalamus. Our data strongly suggest that EHS and MCS can be objectively characterized and routinely diagnosed by commercially available simple tests. Both disorders appear to involve inflammation-related hyper-histaminemia, oxidative stress, autoimmune response, capsulothalamic hypoperfusion and BBB opening, and a deficit in melatonin metabolic availability; suggesting a risk of chronic neurodegenerative disease. Finally the common co-occurrence of EHS and MCS strongly suggests a common pathological mechanism.

FONTE : The National Center for Biotechnology Information

giovedì 10 dicembre 2015

EUROPAEM EMF: LINEE GUIDA 2015 PER LA PREVENZIONE, LA DIAGNOSI E IL TRATTAMENTO DI PROBLEMI DI SALUTE LEGATI CAMPI ELETTROMAGNETICI E MALATTIE.

Si tratta delle Linee Guida dell’Accademia Europea di Medicina Ambientale per la prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie correlate ai campi elettromagnetici, un rapporto a 360° redatto da numerosi e affermati ricercatori indipendenti sugli effetti dei campi elettromagnetici di alta e bassa frequenza. 
Il presente indirizzo EMF fornisce una panoramica delle attuali conoscenze in materia di rischi per la salute dei campi elettromagnetici connessi e fornisce concetti per la diagnosi e il trattamento e le misure di accessibilità EHS per migliorare e ripristinare i risultati di salute individuali e per lo sviluppo di strategie per la prevenzione.

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EUROPAEM EMF GUIDELINE 2015 FOR THE PREVENTION, DIAGNOSIS AND TREATMENT OF EMF-RELATED HEALTH PROBLEMS AND ILLNESSES.



DOI 10.1515/reveh-2015-0033 Received October 1, 2015; accepted October 13, 2015

Abstract

Chronic diseases and illnesses associated with unspecific symptoms are on the rise. In addition to chronic stress in social and work environments, physical and chemical exposures at home, at work, and during leisure activities are causal or contributing environmental stressors that deserve attention by the general practitioner as well as by all other members of the health care community. It seems certainly necessary now to take "new exposures" like electromagnetic field (EMF) into account. Physicians are increasingly confronted with health problems from unidentified causes. Studies, empirical observations, and patient reports clearly indicate interactions between EMF exposure and health problems. Individual susceptibility and environmental factors are frequently neglected. New wireless technologies and applications have been introduced without any certainty about their health effects, raising new challenges for medicine and society. For instance, the issue of so-called non-thermal effects and potential long-term effects of low-dose exposure were scarcely investigated prior to the introduction of these technologies. Common EMF sources include Wi-Fi access points, routers and clients, cordless and mobile phones including their base stations, Bluetooth devices, ELF magnetic fields from net currents, ELF electric fields from electric lamps and wiring close to the bed and office desk. On the one hand, there is strong evidence that long-term-exposure to certain EMF exposures is a risk factor for diseases such as certain cancers, Alzheimer's disease and male infertility. On the other hand, the emerging electromagnetic hypersensitivity (EHS) is more and more recognized by health authorities, disability administrators and case workers, politicians, as well as courts of law. We recommend treating EHS clinically as part of the group of chronic multisystem illnesses (CMI) leading to a functional impairment (EHS), but still recognizing that the underlying cause remains the environment. In the beginning, EHS symptoms often occur only occasionally, but over time they may increase in frequency and severity. Common EHS symptoms include headaches, concentration difficulties, sleeping problems, depression, lack of energy, fatigue and flu-like symptoms. A comprehensive medical history, which should include all symptoms and their occurrences in spatial and temporal terms and in the context of EMF exposures, is the key to the diagnosis. The EMF exposure can be assessed by asking for typical sources like Wi-Fi access points, routers and clients, cordless and mobile phones and measurements at home and at work. It is very important to take the individual susceptibility into account. The primary method of treatment should mainly focus on the prevention or reduction of EMF exposure, that is, reducing or eliminating all sources of EMF at home and in the workplace. The reduction of EMF exposure should also be extended to public spaces such as schools, hospitals, public transport, and libraries to enable persons with EHS an unhindered use (accessibility measure). If a detrimental EMF exposure is reduced sufficiently, the body has a chance to recover and EHS symptoms will be reduced or even disappear. Many examples have shown that such measures can prove effective. Also the survival rate of children with leukemia depends on ELF magnetic field exposure at home. To increase the effectiveness of the treatment, the broad range of other environmental factors that contribute to the total body burden should also be addressed. Anything that supports a balanced homeostasis will increase a person's resilience against disease and thus against the adverse effects of EMF exposure. There is increasing evidence that EMF exposure has a major impact on the oxidative and nitrosative regulation capacity in affected individuals. This concept also may explain why the level of susceptibility to EMF can change and why the number of symptoms reported in the context of EMF exposures is so large. Based on our current understanding, a treatment approach that minimizes the adverse effects of peroxynitrite - as has been increasingly used in the treatment of multisystem disorders - works best. This EMF Guideline gives an overview of the current knowledge regarding EMF-related health risks and provides concepts for the diagnosis and treatment and accessibility measures of EHS to improve and restore individual health outcomes as well as for the development of strategies for prevention.

lunedì 7 dicembre 2015

APPELLO INTERNAZIONALE DI 222 SCIENZIATI DI 40 NAZIONI AL SEGRETARIO GENERALE DELL'ONU

Gli scienziati chiedono protezione dall'esposizione ai Campi Elettromagnetici non ionizzanti
L'appello internazionale inizialmente firmato da 190 scienziati provenienti da 39 nazioni. Questi scienziati hanno complessivamente pubblicato oltre 2.000 articoli peer-reviewed sugli effetti biologici o sulla salute causati delle radiazioni non ionizzanti, parte dello spettro FEM che comprende i campi a frequenza estremamente bassa (ELF) utilizzati per il trasporto energia elettrica ( elettrodotti ), o la radiazione a radiofrequenza (RFR) utilizzati ad esempio per comunicazioni wireless.
The International EMF Scientist Appeal was initially signed by 190 scientists from 39 nations. These scientists have collectively published over 2,000 peer-reviewed papers on the biological or health effects of non-ionizing radiation, part of the EMF spectrum that includes Extremely Low Frequency fields (ELF) used for electricity, or Radio Frequency radiation (RFR) used for wireless communications.

In particolar modo si legge nel comunicato che "L’OMS viene a mancare all'adempimento del suo ruolo quale preminente ente internazionale di salute pubblica. 
I vari enti che fissano norme di sicurezza hanno fallito nell’imporre linee guida sufficienti a proteggere il pubblico in generale, e i bambini in modo particolare che sono più vulnerabili agli effetti degli EMF.
La Commissione Internazionale sulla Protezione dalle Radiazioni Non-Ionizzanti (ICNIRP) ha stabilito nel 1998 le “Linee guida per limitare l’esposizione ai campi elettromagnetici, magnetici, elettrici variabili nel tempo (fino a 300 GHZ)”.Queste linee guida sono state accettate dall’OMS e da molti paesi in tutto il mondo. L’OMS sta chiedendo a tutte le nazioni di adottare le linee guida dell’ICNIRP per incoraggiare l’armonizzazione internazionale degli standard. Nel 2009, l’ICNIRP ha rilasciato una dichiarazione dicendo che stava riaffermando le proprie linee guida del 1998, perché secondo la loro opinione, la letteratura scientifica pubblicata fino ad allora “non aveva fornito prova di alcun effetto negativo al di sotto dei limiti stabiliti e non si rendeva necessaria una revisione immediata della sua guida per la limitazione dell'esposizione ai campi elettromagnetici ad alta frequenza.
La nostra opinione è che, poiché le linee guida ICNIRP non considerano l’esposizione a lungo termine e gli effetti a bassa intensità, esse sono insufficienti a proteggere la salute pubblica. L’OMS ha adottato la classificazione dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) del campo elettromagnetico a frequenza estremamente bassa (ELF EMF) nel 2002 e della radiazione a radiofrequenza (RFR) nel 2011.
Questa classificazione dichiara che l’EMF è un possibile cancerogeno umano (Gruppo 2B). 
Nonostante entrambe le scoperte IARC, l’OMS continua a sostenere che non vi sono prove sufficienti per giustificare l'abbassamento di tali limiti quantitativi di esposizione.Poiché vi è polemica circa un fondamento logico per fissare norme per evitare gli effetti negativi per la salute, si raccomanda che il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) convochi e finanzi un comitato multidisciplinare indipendente che esplori i pro e i contro di pratiche alternative a quelle correnti che possano abbassare sostanzialmente l’esposizione umana alle RF e ai campi ELF. Le decisioni di questo gruppo dovrebbero essere prese in modo trasparente e imparziale. Nonostante sia essenziale che l’industria venga coinvolta e cooperi in questo processo, non dovrebbe essere permesso all’industria di influenzare il processo decisionale del gruppo o le conclusioni raggiunte. ............

Vi invitiamo a leggere il testo dell’appello (in italiano) cliccando QUI direttamente sul sito emfscientist.org .

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