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venerdì 10 ottobre 2014
martedì 7 ottobre 2014
ALBERI CONTRO L'INQUINAMENTO
Le foglie assorbono gli inquinanti dall'aria, riducendo la gravità e l'incidenza delle malattie respiratorie
Tagliare gli alberi
fa male in molti modi. Secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti e
pubblicata su Environmental Pollution, le foglie rimuovono diversi inquinanti
che ammorbano l'aria e salvano così centinaia di vite all'anno.
AL VERDE SI RESPIRA MEGLIO. Lo studio è
partito dai dati sulla copertura boschiva degli Usa e da quelli relativi alla
capacità delle specie lì presenti di ripulire l'aria da polveri sottili
(Pm2,5), ozono e biossidi di azoto e zolfo. Le elaborazioni (i modelli)
mostrano che gli alberi riducono di circa l'1 per cento la concentrazione dei
principali inquinanti: una cifra solo apparentemente bassa, che invece è
sufficiente a salvare 850 vite ogni anno, oltre a evitare 670.000 malattie
respiratorie acute (attacchi di asma, bronchiti e così via). I dati non sono
uniformi per l'intero territorio considerato dallo studio, perché dipendono
dalla densità di verde e da quella abitativa. Certamente però l'effetto è più
marcato nelle città. «Con oltre l'80 per cento della popolazione che vive in
aree urbane, lo studio sottolinea quanto sono importanti gli alberi per la
salute dei cittadini», ha detto Michael Rains, direttore del Servizio forestale
di Syracuse, (New York), che ha condotto lo studio. Gli esperti hanno infine
valutato l'aspetto economico, stimando che la copertura boschiva negli Usa fa
risparmiare ogni anno circa 7 miliardi di dollari, legati ai costi
dell'inquinamento.
QUALI PIANTARE? Altri
studi in passato avevano individuato un effetto protettivo degli alberi nei
confronti delle principali malattie respiratorie e in particolare dell'asma nei
bambini. Non tutte le piante però sono ugualmente efficaci. Fra le specie che
vivono anche in Italia, le più utili sono i pini, gli aceri, i frassini e le
betulle.
FONTE : FOCUS.it
sabato 4 ottobre 2014
ABOLIZIONE LEGGE GASPARRI E TUTELA CONTRO L'ELETTROSMOG
Qui sotto pubblichiamo la petizione lanciata da Comitato No Antenne Pedavena (Italy) che invitiamo a leggere e a sottoscrivere sul sito :
https://www.change.org/p/ministero-dell-ambiente-abolizione-legge-gasparri-e-tutela-contro-l-elettrosmog ( clicca sopra per accedere )
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Al Ministero dell’Ambiente, dell’Istruzione, della Salute e dello Sviluppo Economico
In data 27 dicembre 2013 , nel terreno di un privato cittadino del Comune di Pedavena , Belluno, alle porte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, in una zona ad alta densità abitativa, vicino ad una scuola dell’infanzia ed alla biblioteca civica, veniva installata un’antenna Telecom “BU-33” per trasmissione dati (4G) contro la volontà della popolazione (erano state raccolte 800 firme in quattro giorni nell’autunno 2012) e contro la volontà dell’amministrazione comunale che , in tal senso, aveva deliberato all’unanimità.
Delibera successivamente impugnata da Telecom per abuso di potere tramite ricorso al T.A.R., ma vinta dallo stesso comune di Pedavena nell’estate 2013.
Ciò è potuto avvenire solo in ottemperanza al dettato del Decr. Legisl. 259/2003 (Legge Gasparri).
In tutta Italia esistono crescenti e numerosi esempi di opposizione a questo tipo di installazioni in primis per motivi di salvaguardia della salute pubblica e della tutela del paesaggio, non ultimo dell’interesse puramente economico legato al diritto di godimento di una proprietà.
Ritenendo non indispensabile l’investimento di milioni di euro per la realizzazione di questi apparati tecnologici, senza tener conto che lo IARC (International Agency for Research on Cancer) nel 2011 ha classificato i campi elettromagnetici di radiofrequenza come possibili cancerogeni di “classe 2B” ,e soprattutto, avendo ben presente l’Appello di Friburgo del 2002 redatto e sottoscritto da un gruppo internazionale di medici e studiosi tra i più stimati nel mondo scientifico
CHIEDIAMO
Il rispetto del principio di precauzione (di cui all’art.191 paragrafo 2 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea) ;
- Una riduzione dei valori di esposizione innalzati nel 2012 all’interno del “decreto sviluppo-bis”, art.14 decreto-legge n.179 del 2012 da 6V/m a “0,6 V/m e nel medio termine ridurli a 0,2V/m” come espresso dal rapporto Bioinitiative 2012 e dall’ICEMS (International Commission for electromagnetic safety) citati anche dal Consiglio d’Europa e dal Parlamento europeo;
- Programmazione di periodici controlli sulle emissioni e sanzionare le inadempienze;
- Programmazione di adeguati investimenti su metodologie più sicure per la salute dell’uomo come reti via cavo in fibra ottica che ad oggi rappresentano l’unica tecnologica per trasmissione voce e dati efficiente e priva di controindicazioni per la salute dell’uomo;
- Programmazione della sostituzione delle antenne con la metodologia sopra citata;
- Garanzia della tutela della salute dell’uomo (art. 32 Costituzione) e la salvaguardia degli aspetti paesaggistico-ambientali dell’intero territorio nazionale (art. 9 Costituzione);
- Che parte degli utili derivati dall’extragettito della gara LTE , 4 M€ sono quelli ottenuti contro una previsione di 2,4 M€, vengano destinati alla ricerca scientifica sugli effetti dei campi elettromagnetici di radiofrequenza sugli esseri umani e per l’implementazione della fibra ottica.
venerdì 3 ottobre 2014
ELETTROSMOG, NUOVI VOLANTINI A PEDAVENA
Attaccati da ignoti lungo via Vittorio Veneto, i “No Antenne” si dissociano: «Nelle nostre iniziative ci mettiamo la faccia»
PEDAVENA.
Movimenti paralleli contro le antenne e l'elettrosmog. Nei giorni scorsi sugli
alberi di viale Vittorio Veneto a Pedavena sono comparsi alcuni volantini,
formato A4 e stampati in casa, con messaggi intimidatori come ad esempio
“L'elettrosmog uccide”. Segno che la battaglia contro le antenne non si ferma,
così come le emissioni di onde elettromagnetiche della Bu33 di via Roma. «Non
siamo noi gli autori di quei manifesti», spiega il presidente dei “No Antenne”
Augusto De Nato, che già tempo fa si è dovuto giustificare per conto del
comitato di alcuni volantini minatori comparsi in paese contro il proprietario
del terreno su cui a fine dicembre è stata costruita l'antenna Telecom, «è
giusto e tutti sono liberi di esprimere la propria opinione, ma è ancora più
giusto metterci la faccia ed essere equilibrati, senza scendere mai a livelli
sconvenienti o deprecabili come nel caso dei manifesti contro il proprietario.
Siamo scesi in campo per difendere un diritto civile, non ha senso adottare
atteggiamenti violenti».
Qualche
settimana fa sono usciti i risultati del monitoraggio trimestrale fatto
dall'Arpav sulle emissioni dell'antenna 4G: «Si è data molta enfasi al
risultato, che è stato entro la norma. Ma sia chiaro che non poteva essere
diversamente. Il punto è che anche a livelli bassi quelle onde sono dannose per
la salute. Se leggiamo attentamente i dati raccolti poi, capiamo che un'analisi
dello studio non è così semplice. La media di emissioni rientra nei termini
fissati dalla legge, ma i picchi sono comunque elevati. La stessa Telecom,
nella documentazione presentata all'Arpav, ha annunciato che arriverà a
emettere una potenza molto superiore a quella attuale», anticipa il presidente,
«ora i livelli sono bassi, anche troppo. Uno dei picchi che più ci
insospettisce è quello registrato tra le 4 e le 7 del mattino, pari a 0,8 Volt
per metro». Il valore massimo di emissione fissato dalla legge entro le 24 ore
di misurazione è di 6 volt/metro.
Nel
frattempo l'attività del gruppo prosegue a ritmi serrati: «Abbiamo dovuto
rinviare l'incontro con Felice Casson a dicembre, visto che sta pensando di
concorrere alle prossime amministrative di Venezia», prosegue De Nato, «l'idea
ora è di fare un incontro con l'associazione degli elettrosensibili, ovvero
persone che soffrono fisicamente e psicologicamente la presenza dei campi
elettromagnetici». Proseguono anche le donazioni al comitato: «La raccolta
fondi sta andando bene, stiamo avendo una grande risposta e questo in un certo
senso ci spaventa perché godiamo di una fiducia che comunque ci carica di
responsabilità. Molti cittadini hanno fatto questa sottoscrizione dandoci
energia e soddisfazione. Rivolgiamo loro un grazie emozionato. C'è una maturità
che non è facile riscontrare in altri luoghi».
La raccolta
firme su www.change.org per l'abolizione della legge Gapsarri e la
rideterminazione dei limiti di emissione ha raggiunto 1.899 firme. (f.v.)
FONTE:
CORRIERE DELLE ALPI
giovedì 2 ottobre 2014
SOLIDARIETA’ AL SINDACO DI SESTO SAN GIOVANNI PER GLI INSULTI RICEVUTI SU FACEBOOK
L'ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO ESPRIME LA
PIÙ TOTALE SOLIDARIETÀ AL SINDACO DI SESTO SAN GIOVANNI MONICA CHITTO PER GLI
INSULTI GRAVI E GRATUITI RIVOLTI CONTRO DI LEI SUL FACEBOOK.
SI PUÒ E SI DEVE ESSERE CRITICI, MA
QUELLO CHE È SUCCESSO NON RIENTRA MINIMAMENTE IN NESSUN CONTESTO CIVILE, NELLA
SPERANZA CHE SIA, E RIMANGA UN GESTO ISOLATO ESPRIMIAMO SOLIDARIETÀ AL NOSTRO
PRIMO CITTADINO.
mercoledì 1 ottobre 2014
SLA E BASSE FREQUENZE
Importante
studio internazionale pubblicato da un gruppo di ricercatori di livello,
che conferma ( essendoci già una abbondante bibliografia a riguardo ) un dato molto rilevante.
Nei lavoratori esposti a basse frequenze in
ambito lavorativo ( ma potremmo tranquillamente traslarlo per quanto
concerne le emissioni degli elettrodotti) vi è un incremento del rischio
di mortalità del 55% di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).
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Amyotroph Lateral Scler Frontotemporal
Degener. 2014 Sep 17:1-6. [Epub ahead of print]
Occupational exposure to
magnetic fields and electric shocks and risk of ALS: The Swiss National Cohort.
·
1Institute for Risk Assessment Sciences,
Utrecht University , The Netherlands.
Abstract
Amyotrophic lateral sclerosis
(ALS) has been associated with exposures in so-called 'electrical occupations'.
It is unclear if this possible link may be explained by exposure to extremely
low-frequency magnetic fields (ELF-MF) or by electrical shocks. We evaluated
ALS mortality in 2000-2008 and exposure to ELF-MF and electrical shocks in the
Swiss National Cohort, using job exposure matrices for occupations at censuses
1990 and 2000. We compared 2.2 million workers with high or medium vs. low
exposure to ELF-MF and electrical shocks using Cox proportional hazard models.
Results showed that mortality from ALS was higher in people who had medium or
high ELF-MF exposure in both censuses (HR 1.55 (95% CI 1.11-2.15)), but closer
to unity for electrical shocks (HR 1.17 (95% CI 0.83-1.65)). When both
exposures were included in the same model, the HR for ELF-MF changed little (HR
1.56), but the HR for electric shocks was attenuated to 0.97. In conclusion,
there was an association between exposure to ELF-MF and mortality from ALS
among workers with a higher likelihood of long-term exposure.
martedì 30 settembre 2014
INCONTRO PUBBLICO SULLA MODIFICA DEI PERCORSI DELLE LINEE DI TRASPORTO PUBBLICO A SESTO SAN GIOVANNI
Incontro con i cittadini per illustrare sui nuovi percorsi delle linee 700, 708 e 713
Mercoledì 1° ottobre alle 21.00 nella
parrocchia di via Marx verranno presentati i nuovi percorsi delle linee 700, 708 e 713.
L' Assessore all'Urbanistica Edoardo Marini esporrà le modifiche, decise dopo un lungo confronto con i comitati e associazioni di cittadini che diventeranno operative da lunedì 6 ottobre.
La cittadinanza è invitata
LUGANO SVIZZERA - INCONTRO SULL'ELETTROSMOG
LUGANO - La Sezione PLR di Lugano organizza la serata pubblica dal titolo:
“Elettrosmog in casa e a scuola, cause ed effetti”
che si svolgerà
presso la Sala E del Palazzo dei Congressi a Lugano. Entrata gratuita.
Relatore della serata, il noto ricercatore e biologo dr. Fiorenzo Martinelli dell’IGM-CNR di Bologna moderato dall’Ing. Energy Manager Luca Giordano, Studio Tecnoclima di Lugano.
La Sezione PLR di Lugano reputa importante informare la popolazione sulle possibilità di prevenzione contro i fattori negativi ambientali derivanti dalle attività antropiche o dall’uso quotidiano delle nuove tecnologie. L’inquinamento indoor, così come tanti altri temi correlati alla sicurezza sociale e alla gestione dell’ambiente e delle attività economiche, fanno sempre più parte dell’agenda politica locale e nazionale in quanto interessano da vicino la popolazione per gli effetti diretti e indiretti causati dalle usuali attività umane. In questo senso la Sezione PLR di Lugano vuole estendere ai cittadini la possibilità d’informarsi in modo pertinente e gratuito organizzando serate a tema con professionisti del settore.
FONTE : TICINONLINE
“Elettrosmog in casa e a scuola, cause ed effetti”
che si svolgerà
Mercoledì 8 ottobre dalle ore 19:00
Relatore della serata, il noto ricercatore e biologo dr. Fiorenzo Martinelli dell’IGM-CNR di Bologna moderato dall’Ing. Energy Manager Luca Giordano, Studio Tecnoclima di Lugano.
La Sezione PLR di Lugano reputa importante informare la popolazione sulle possibilità di prevenzione contro i fattori negativi ambientali derivanti dalle attività antropiche o dall’uso quotidiano delle nuove tecnologie. L’inquinamento indoor, così come tanti altri temi correlati alla sicurezza sociale e alla gestione dell’ambiente e delle attività economiche, fanno sempre più parte dell’agenda politica locale e nazionale in quanto interessano da vicino la popolazione per gli effetti diretti e indiretti causati dalle usuali attività umane. In questo senso la Sezione PLR di Lugano vuole estendere ai cittadini la possibilità d’informarsi in modo pertinente e gratuito organizzando serate a tema con professionisti del settore.
FONTE : TICINONLINE
mercoledì 24 settembre 2014
CORATO ELETTRODOTTO, COMMISSIONE URBANISTICA COMPATTA: «INTERRARE I CAVI DOVE CI SONO CASE»
Ieri la prima seduta della commissione urbanistica sulla questione
elettrodotto. La soluzione dell'interramento, sebbene sarebbe l'optimum
ovunque, appare l'unica soluzione almeno nelle zone in cui ci sono numerose
abitazioni
La prima seduta della commissione urbanistica si è chiusa con un
risultato che lascia ben sperare in termini di collaborazione tra le varie
forze politiche. Sul tema dell’elettrodotto, unico punto all’ordine del giorno,
c’è infatti stata piena condivisione da parte di tutti i commissari.
L’urgenza di mettere a fuoco le osservazioni sul nuovo progetto di
elettrodotto presentato da Terna - da consegnare al massimo entro il 5 ottobre
- si è tramutato nella volontà di perfezionare il documento già letto ieri in
commissione e chiederne l’approvazione nel consiglio comunale previsto
probabilmente per il 30 di settembre.
( leggi
QUI l'articolo completo )
FONTE :
CORATOLIVE.IT
martedì 23 settembre 2014
LA FONDAZIONE UNESCO VUOLE L’INTERRAMENTO DELL’ELETTRODOTTO
Incontro
a Bolzano con il presidente Richard Theiner e la segretaria Marcella
Morandini Massaro: «Chiederemo a Terna di individuare una soluzione
compatibile con il nostro territorio»
BELLUNO.
La Fondazione Unesco è per l’interramento dell’elettrodotto
Terna. La notizia arriva dal sindaco di Belluno Jacopo Massaro, che a
Bolzano, dove era impegnato in due giornate di incontri
istituzionali, ha avuto un colloquio con il presidente della
Fondazione Richard Theiner e con il segretario generale Marcella
Morandini.
«L’Unesco»,
ha sottolineato Massaro, «depositerà presso le Commissioni Via
nazionale e regionale un'osservazione finalizzata a ottenere
l'interramento dell'elettrodotto da Andreane a Sagrogna». E il primo
cittadino aggiunge quanto l’incontro sia stato «determinante, in
quanto mi ha consentito di far comprendere a fondo quanto
l'attraversamento del fiume Piave alle porte della città di Belluno,
in corrispondenza della visuale sulla cima della Schiara (prima cima
dolomitica inclusa nell'elenco di tutela Unesco e ormai simbolo del
territorio bellunese insieme alle Tre Cime di Lavaredo), comporti un
grave disvalore dell'immenso patrimonio paesaggistico, oltre che
ambientale».
( leggi QUI l'articolo completo )
FONTE : CORRIERE DELLE ALPI
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