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mercoledì 6 agosto 2014

CITTADINI E SINDACI CONTRO ELETTRODOTTO E CENTRALE DI TERNA


Gli abitanti di Villadossola e Pallanzeno hanno depositato un dossier, parere negativo anche dagli amministratori

PALLANZENO - Una ventina di cittadini ossolani si è schierata contro l’elettrodotto di Terna, il progetto che prevede una nuova linea tra Formazza e Lombardia e una centrale nei territori di Pallanzeno e Villadossola. Si tratta di abitanti di Villadossola e Pallanzeno che hanno depositato un dossier di 24 pagine, ricco di osservazioni, sui nuovi elettrodotti da 220 e 380 kv del progetto Interconnector. 
«Terna non si preoccupa minimamente dell’impatto ambientale su chi vive nelle case adiacenti la nuova area industriale, soprattutto in riferimento ai problemi acustici e elettromagnetici» scrivono i firmatari delle osservazioni. Ricordano che la zona in cui Terna vuole realizzare la nuova centrale di conversione è in gran parte gravata da uso civico e sottoposta a protezione speciale dall’Unione europea.

«Nella sua relazione - rimarcano i firmatari - Terna non ha portato alcuna documentazione né studio di sostenibilità ambientale a sostegno di questa scellerata scelta progettuale». La critica non è isolata. Anche l’Unione dei Comuni delle valli dell’Ossola è scesa in campo contro Terna, trasmettendo alla Regione, al ministero dell’Ambiente e a Terna la richiesta di pagamento di ingenti somme dovute all’occupazione delle terre gravate da uso civico sulle quali sono stati messi, negli ultimi sessant’anni, tutti gli elettrodotti.  ( leggi QUI l’articolo completo )

FONTE : LASTAMPA

lunedì 4 agosto 2014

META-ANALISI CHE METTE IN RELAZIONE L'ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI A BASSA FREQUENZA E RISCHIO DI CANCRO AL SENO

In questo lavoro  si evince una correlazione statisticamente significativa dell'aumento del rischio  tra donne esposte a basse frequenze e tumore alla mammella. [ Con particolare riferimento alle donne in premenopausa. ]

Gli autori suggeriscono comportamenti precauzionali per minimizzare questo importante fattore di rischio.
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 2014;35(3):264-9.

Relationship between exposure to extremely low-frequency electromagnetic fields and breast cancer risk: a meta-analysis.

Abstract

OBJECTIVE:

To comprehensively analyze the relationship between human exposure to extremely low frequency electromagnetic fields (ELF-EMFs) and breast cancer and to discuss the potential risk of ELF-EMFs to human breast cancer.

MATERIALS AND METHODS:

Sixteen research reports of case-control studies which were published from 2000 to 2007 were collected. The fixed effect model (FEM) or the random effect model (REM) was chosen to calculate total ORs depending on the outcomes of the test of homogeneity (Q test): the subgroup was analyzed with the menopause and the non-menopause.

OUTCOME:

Sixteen research outcome was ORDL = 1.10, 95% CI = (1.01, 1.20), the OR(MH) of the non-menopause status group was 1.25, 95% CI = (1.05, 1.49), the OR(MH) of the menopause status group was OR(MH) = 1.04, 95% CI = (0.93, 1.18).

CONCLUSION:

The authors found that ELF-EMFs may be increase the risk of human breast cancer. The women's exposure to ELF-EMFs may be the risk factor of breast cancer when they are non-menopausal.


venerdì 1 agosto 2014

"SONO ELETTROSENSIBILE, CERCO CASA LONTANO DA WI-FI E ANTENNE"

LUGANO - "Cerco piccola casetta appartata nel Sopraceneri (...) e, per un'ipersensibilità alle microonde, lontana da wi-fi e antenne di telefonia mobile". È un'inserzione quantomeno singolare quella apparsa negli scorsi giorni sul portale di annunci Tutti.ch. A pubblicarla è un 39enne ticinese che si definisce "elettrosensibile", cioè affetto da un insieme di sintomi fisici e psicologici attribuiti dallo stesso a campi magnetici, elettrici o elettromagnetici.
L'elettrosensibilità, va detto, non è riconosciuta come una vera e propria malattia dalla organizzazione mondiale della sanità e dalla comunità scientifica. Tuttavia è una condizione non così rara, al punto da spingere Paesi come la Svezia, se non a riconoscerla come malattia, almeno a identificarla come causa di invalidità funzionale.
E dello stesso disturbo afferma di soffrire D. "I miei fastidi sono iniziati già da piccolo. Soprattutto per le lampade fluorescenti. Mi davano affaticamento agli occhi, mal di testa, e un certo tipo di malessere generale difficile da definire".
D., insomma, sembra essere uno di quelli che dal boom della tecnologia ha tratto pochi vantaggi. "Il mio primo cellulare è durato 10 giorni", racconta. "L'ho quindi dato via subito, le radiazioni mi davano fastidio. Lo scorso anno, invece, sono stato esposto a onde wi-fi per un lungo periodo. Ho avuto un crollo psico-fisico. Non è facile convivere con questo problema ed è per questo motivo che ho deciso di cercare un'abitazione che assecondasse le mie esigenze".
La risposta del medico - "Bisogna distinguere l'aspetto del disturbo percepito dai danni alla salute scientificamente provati", spiega Danuta Reinholz, medico cantonale aggiunto. "Dei campi elettromagnetici si sta occupando la recente legge federale sulla protezione dai pericoli delle radiazioni non ionizzanti e degli stimoli sonori (LRNIS)", aggiunge.
Tra le fonti di radiazioni non ionizzanti vi sono, per la precisione, i puntatori laser, i laser a uso medico e i solarium. Se non sono utilizzati in modo appropriato, spiega la LRNIS, tali prodotti possono nuocere alla salute. La nuova legge intende disciplinare il corretto utilizzo, l'importazione, il transito, la consegna e il possesso di prodotti che generano RNI o stimoli sonori.
"La nuova normativa prevede un divieto unicamente per gli apparecchi che costituiscono un rischio considerevole per la salute, in primo luogo i puntatori laser a elevata potenza - aggiunge la dottoressa -. Non stiamo parlando del telefonino o del wi-fi di casa. La ricerca scientifica, al momento, non conferma infatti la pericolosità di queste apparecchiature. Questo non vuol dire che qualcuno non abbia dei mal di testa o che in futuro non possa sviluppare un tumore in seguito alla sovraesposizione di queste apparecchiature. Ma non possiamo esprimerci sul fenomeno, non ci sono ancora dati o statistiche. Ci sono, invece, sicuramente persone che vivono questa sofferenza. Il consiglio è quello di crearsi attorno un ambiente lontano da queste fonti di onde elettromagnetiche. Consiglio che può essere applicato a tutti. Oggi le case non sono più quelle di 30 anni fa. Abbiamo attorno più televisoni, pc, telefoni e tablet. Cerchiamo magari di ridurli o comunque di spegnerli prima di andare a dormire. In questo modo otterremmo comunque una significativa riduzione delle onde. Che male non può fare".
Il caso di D., come quello di tutti gli elettrosensibili, coincide in parte con le recenti ricerche sugli effetti dei campi magnetici sulla salute. Tema, questo, che divide il mondo scientifico. Dall'ultimo rapporto dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) il 61% dei medici interrogati sul tema non esclude una possibile correlazione tra Campi Elettro Magnetici e problemi di salute, mentre il 27% è di parere opposto. Secondo il corpo medico, i problemi più comuni in questo senso sono cefalea e emicrania, oltre a disturbi del sonno e altri sintomi non specifici. Le principali fonti di radiazione citate sono le stazioni di base della telefonia mobile, i telefonini e le linee ad alta tensione. Il 69% di essi ha poi affermato di aver trattato almeno un caso di questo genere nel proprio studio. Come possibili provvedimenti, i medici intervistati hanno consigliato nell’ordine l'eliminazione dei campi elettromagnetici, il trattamento dei sintomi e le terapie psichiatriche o psicosomatiche. Il tasso di successo di ogni terapia o provvedimento adottato si aggirerebbe attorno al 40%.

FONTE : TICINO ONLINE

giovedì 31 luglio 2014

CAMPI ELETTROMAGNETICI IN BASSA FREQUENZA CAUSANO ROTTURE DEL DNA NELLE CELLULE NORMALI

Questo studio dà una conferma che la esposizione di cellule in vitro a radiazione a basse frequenze ( 100 Hz ) ed un campo magnetico di 5,6 mT porta ad una significativa modifica con danneggiamento ( quindi effetto GENOTOSSICO ) sulle cellule denominate VERO, che sono utilizzate per i test di laboratorio.

RADIAZIONI IN BASSA FREQUENZA = ELETTRODOTTI

Nelle conclusioni si riferisce che l'analisi degli indici cometa registrati e del ciclo cellulare mostrato che l'esposizione in bassa frequenza del campo elettromagnetico di 100 Hz e 5,6 mT ha avuto un impatto genotossico sulle cellule.

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 2014 Jan 8;12(1):15. doi: 10.1186/2052-336X-12-15.

Extremely low-frequency electromagnetic fields cause DNA strand breaks in normal cells.

Abstract

BACKGROUND:

Extremely low frequency electromagnetic fields aren't considered as a real carcinogenic agent despite the fact that some studies have showed impairment of the DNA integrity in different cells lines. The aim of this study was evaluation of the late effects of a 100 Hz and 5.6 mT electromagnetic field, applied continuously or discontinuously, on the DNA integrity of Vero cells assessed by alkaline Comet assay and by cell cycle analysis. Normal Vero cells were exposed to extremely low frequency electromagnetic fields (100 Hz, 5.6 mT) for 45 minutes. The Comet assay and cell cycle analysis were performed 48 hours after the treatment.

RESULTS:

Exposed samples presented an increase of the number of cells with high damaged DNA as compared with non-exposed cells. Quantitative evaluation of the comet assay showed a significantly (<0.001) increase of the tail lengths, of the quantity of DNA in tail and of Olive tail moments, respectively. Cell cycle analysis showed an increase of the frequency of the cells in S phase, proving the occurrence of single strand breaks. The most probable mechanism of induction of the registered effects is the production of different types of reactive oxygen species.

CONCLUSIONS:

The analysis of the registered comet indices and of cell cycle showed that extremely low frequency electromagnetic field of 100 Hz and 5.6 mT had a genotoxic impact on Vero cells.

mercoledì 30 luglio 2014

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE TEDESCO LANCIA SEGNALI DI ALLARME PER IL WI-FI

Germany warns citizens to avoid using Wi-Fi

Environment Ministry's verdict on the health risks from wireless technology puts the British government to shame.

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Ripreso da un articolo sul " THE INDEPENDENT  " la stampa inglese si riporta come il Ministero dell'ambiente tedesco lanci segnali di precauzione alla popolazione di ridurre il più possibile l'uso di sistemi wireless utilizzando invece connessioni via cavo mentre si raccomanda di dare ampia informazione alla popolazione.

FONTE : THE INDEPENDENT

 

martedì 29 luglio 2014

MEDICI AMBIENTALISTI AMERICANI CHIEDONO UNA MORATORIA SULLA INSTALLAZIONE DEI CONTATORI "INTELLIGENTI

L'accademia americana per la medicina ambientale chiede uno stop alla installazione massiva di smart meter (contatori ""intelligenti"" ovvero wireless) che negli USA che sta impestando le case degli americani.
Loro riportano come imminente la pubblicazione di un studio scientificamente innecepibile ( Dr. Federica Lamech, MBBS, Self-Reporting of Symptom Development from Exposure to Wireless Smart Meters’ Radiofrequency Fields in Victoria )  di ben 92 casi documentati di persone che dopo la installazione degli smart meter hanno acquisito disturbi più o meno inabilitanti legati alla elettrosensibilità.
Anche loro fanno riferimento alle linee guida sviluppate dai medici austriaci per la diagnosi della elettrosensibilità.

leggi QUI il comunicato stampa della American Academy of Environmental Medicine

FONTE : RETE NO ELETTROSMOG ITALIA 

lunedì 28 luglio 2014

PUBLIC CONSULTATION ON THE PRELIMINARY OPINION ON POTENTIAL HEALTH EFFECTS OF EXPOSURE TO ELECTROMAGNETIC FIELDS (EMF)

La Commissione europea e il Comitato scientifico dei rischi sanitari emergenti e recentemente identificati (SCENIHR) ha lanciato una consultazione pubblica sul parere preliminare sulla 'Potenziali effetti sulla salute dell'esposizione ai campi elettromagnetici (CEM)' dal 4 febbraio fino al 16 di Aprile. Sono state presentate oltre 200 osservazioni e SCENIHR ora li sta analizzando accuratamente al fine di finalizzare un'oppinione.

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The European Commission and the Scientific Committee on Emerging Newly Identified Health Risks (SCENIHR) launched a public consultation on the preliminary opinion on 'Potential health effects of exposure to electromagnetic fields (EMF)' from the 4th of February until the 16th of Avril. More than 200 comments have been submitted and the SCENIHR is now thoroughly analysing them in order to finalise the opinion.

venerdì 25 luglio 2014

IPERSENSIBILITÀ ELETTRICA: STATO DELL'ARTE DI UN DANNO FUNZIONALE

Electrohypersensitivity: state-of-the-art of a functional impairment.

Abstract

Recently, a new category of persons, claiming to suffer from exposure to electromagnetic fields, has been described in the literature. In Sweden, electrohypersensitivity (EHS) is an officially fully recognized functional impairment (i.e., it is not regarded as a disease). Survey studies show that somewhere between 230,000-290,000 Swedish men and women report a variety of symptoms when being in contact with electromagnetic field (EMF) sources. The aim of our studies has been to investigate possible alterations, in the cellular and neuronal systems of these person' skin. As controls, age- and sex-matched persons, without any subjective or clinical symptoms or dermatological history, served. Immunohistochemistry using antisera to the previously characterized marker substances of interest has been utilized. In summary, it is evident from our preliminary data that various alterations are present in the electrohypersensitive person' skin. In view of recent epidemiological studies, pointing to a correlation between long-term exposure from power-frequent magnetic fields or microwaves and cancer, our data ought to be taken seriously and further analyzed

giovedì 24 luglio 2014

MODELLO TEORICO BASATO SULL'ATTIVITÀ DEI MASTOCITI E DELL'ISTAMINA PER SPIEGARE LA SENSIBILITÀ DEGLI ESSERI UMANI AI CAMPI ELETTRICCI E/O MAGNETICI

A theoretical model based upon mast cells and histamine to explain the recently proclaimed sensitivity to electric and/or magnetic fields in humans.

Abstract

The relationship between exposure to electromagnetic fields (EMFs) and human health is more and more in focus. This is mainly because of the rapid increasing use of such EMFs within our modern society. Exposure to EMFs has been linked to different cancer forms, e.g. leukemia, brain tumors, neurological diseases, such as Alzheimer's disease, asthma and allergy, and recently to the phenomena of 'electrosupersensitivity' and 'screen dermatitis'. There is an increasing number of reports about cutaneous problems as well as symptoms from internal organs, such as the heart, in people exposed to video display terminals (VDTs). These people suffer from subjective and objective skin and mucosa-related symptoms, such as itch, heat sensation, pain, erythema, papules and pustules. In severe cases, people can not, for instance, use VDTs or artificial light at all, or be close to mobile telephones. Mast cells (MCs), when activated, release a spectrum of mediators, among them histamine, which is involved in a variety of biological effects with clinical relevance, e.g. allergic hypersensitivity, itch, edema, local erythema and many types of dermatoses. From the results of recent studies, it is clear that EMFs affect the MC, and also the dendritic cell, population and may degranulate these cells. The release of inflammatory substances, such as histamine, from MCs in the skin results in a local erythema, edema and sensation of itch and pain, and the release of somatostatin from the dendritic cells may give rise to subjective sensations of on-going inflammation and sensitivity to ordinary light. These are, as mentioned, the common symptoms reported from patients suffering from 'electrosupersensitivity'/'screen dermatitis'. MCs are also present in the heart tissue and their localization is of particular relevance to their function. Data from studies made on interactions of EMFs with the cardiac function have demonstrated that highly interesting changes are present in the heart after exposure to EMFs. One could speculate that the cardiac MCs are responsible for these changes due to degranulation after exposure to EMFs. However, it is still not known how, and through which mechanisms, all these different cells are affected by EMFs. In this article, we present a theoretical model, based upon observations on EMFs and their cellular effects, to explain the proclaimed sensitivity to electric and/or magnetic fields in humans

mercoledì 23 luglio 2014

NUOVO STUDIO CINESE SU LEUCEMIA E CAMPI ELETTROMAGNETICI

Recente meta-analisi di ricercatori cinesi che hanno esaminato articoli scientifici riportanti indagini epidemiologiche relative agli effetti dei campi a di basse frequenze sulla popolazione in particolare vicino a tralicci dell'alta tensione.

Oltre 11000 casi e 13000 soggetti di confronto sono stati elaborati con programmi statistici ( Una meta-analisi basata su 11.699 casi e 13.194 controlli ).
OBIETTIVO: Osservare l'associazione tra leucemia infantile ed esposizione a campi magnetici .
Interessanti i livelli di esposizione osservati
< 0.1 μT ; ≥ 0.4 μT ; < 0.2 μT ; ≥ 0.2 μT
ben lontali dai valori " a norma di legge " presenti in Italia

CONCLUSIONI: Il risultato di questa meta-analisi ha indicato che il livello di esposizione campo magnetico può essere associato con la leucemia infantile.
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Magnetic fields exposure and childhood leukemia risk: a meta-analysis based on 11,699 cases and 13,194 controls.

Zhao L1Liu X2Wang C3Yan K1Lin X1Li S1Bao H1Liu X4.

Abstract

OBJECTIVE:

To observe the association between childhood leukemia and magnetic field exposure.

METHODS:

The literature was searched by PubMed, ProQuest, Web of Science (SCI) and Medline databases during 1997-2013. Heterogeneity in several studies was weighted by I-squared value. Publication bias was tested by funnel plot and Egger's test. Odds ratio (OR) and 95% CI were used to evaluate the association strength. The statistical analyses in present study were carried out by STATA software package (version 12.0, College Station, TX).

RESULTS:

A total of 11,699 cases and 13,194 controls in 9 studies were stratified by different exposure cut-off points. On condition of the reference <0.1 μT, statistical association between magnetic field intensity ≥0.4 μT and childhood leukemia was exhibited (for total leukemia: OR = 1.57, 95% CI = 1.03-2.40; for acute lymphocytic leukemia: OR=2.43, 95% CI = 1.30-4.55). On condition of the reference level of <0.2 μT, the positive association between magnetic field intensity ≥0.2 μT and childhood leukemia was found (OR = 1.31, 95% CI = 1.06-1.61).

CONCLUSIONS:

The result in this meta-analysis indicated that magnetic field exposure level may be associated with childhood leukemia.