Abbiamo aspettato qualche giorno, giusto per non unirci al coro dei "saputi", metabolizzare una incompetenza politica a 360° e cercare di comprendere come possa essere successo, e quali "menti folgoranti" possono aver partorito un corto circuito di tale portata.
La cosa triste è che non sembra essere stato compreso il motivo, è sempre colpa dell'altro (anche questa mancanza di responsabilità è un indice di basso profilo politico) che ha portato a questa sentenza, basta leggere il comunicato di Regione Lombardia (clicca QUI) dove si continua a ribadire la volontà di delega ai comuni, come se non fosse successo nulla.
Per correttezza riportiamo la nota dell'ufficio tecnico giunta a noi in data 2 agosto 2023 alle ore 11,23 ancor prima che uscisse sui giornali o sui social, e di questo ringraziamo pubblicamente per la correttezza.
"mi preme informarvi che, a seguito del nostro incontro di martedì 25/07/2023, nel quale sono state date informazioni e sono stati presi impegni da parte dell'Amministrazione per il proseguo degli interventi sulle procedura ambientali relativamente alla Terrazza Bergamina.
Successivamente in data 27/07/2023 è stata pubblicata la sentenza della Corte Costituzionale (che si allega alla presente) che dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art.5 della LR n°30/2006, normativa con la quale Regione Lombardia aveva trasferito nel 2006 le funzioni amministrative e le procedure operative inerenti le bonifiche ai Comuni.
Pertanto questa Sentenza determina il fermo di tutte le procedure comunali in corso, in quanto le funzioni amministrative, in capo ai Comuni, sono ritenute dal 28/07/2023 illegittime.
Sentita Regione Lombardia, la stessa ci comunica che sono in corso trattative con il Ministero per risolvere questo problema.
Sarà cura del Servizio scrivente comunicarvi aggiornamenti."
Rimane poi da chiarire (e non certo da parte della Regione) cosa succede sulle opere di bonifica eseguite e chiuse in tutto questo lasso di tempo e sul loro eventuale effetto sulla salute della cittadinanza perché ci piace ricordarlo gli effetti della sentenza di accoglimento operano ex tunc, ossia sono retroattivi.
Qui sotto riportiamo le prime pagine della sentenza giusto per far comprendere la tempistica e da dove è nata la rivendicazione (ne consigliamo comunque la lettura di tutte e 11 le pagine che compongono la sentenza)