In data 27 luglio 2023 abbiamo incontrato l'Assessore Lamiranda con l'unico tecnico che si occupa delle bonifiche per fare il punto della situazione come concordato a maggio.
E' stata definito un piano di caratterizzazione (che abbiamo richiesto con un accesso agli atti) e il 12 luglio 2023 l'apertura di una conferenza dei servizi (trattandosi di opera di bonifica) che dovrebbe chiudersi il 26 agosto 2023 (45 gg disponibili alle istituzioni per presentare eventuali osservazioni).
Viene confermata la chiusura della procedura di bonifica dopo aver portato via circa 119 tonnellate di materiale (ma come mai ??? non doveva essere tutto a normale????) , .
Le indagini di caratterizzazione saranno condotte in contraddittorio con l’ARPA a OTTOBRE 2023, e si svolgeranno in contraddittorio ovvero procedere con il prelievo/analisi di due campionamenti:
n°1 campione di fondo scavo (FS)
n°1 campione lungo la parete di scarpata (P)
L’ubicazione dei punti di campionamenti verrà definita con i tecnici di ARPA Lombardia in loco e l'eventuale validazione dei risultati del piano di campionamento di collaudo finale da parte dell’Agenzia regionale che andrebbe a confermare il conseguimento dei valori di concentrazione soglia di contaminazione dei suoli andrebbe a costituisce certificazione dell’avvenuta bonifica del suolo.
Nel caso tutto proceda nel migliore di modi a dicembre 2023 si chiude il procedimento di bonifica, ed è quindi auspicabile un'apertura del cantiere per l'inizio dei lavori tra il mese di febbraio e marzo 2024.
Difficile ora poter dare una data PERCHE' I LAVORI CHE ERANO GIA' STATI ASSEGNATI SEI ANNI FA HANNO SUBITO DEGLI AUMENTI (se non altro il solo costo dei materiali è variato) per cui andrà fatta un analisi anche alla luce di opere previste e già eseguite come ad esempio una parte della ciclabile era a carico della terrazza.
Vediamo dopo anni un atteggiamento differente, ci siamo dati appuntamento a fine ottobre per avere il responso dell'incontro con ARPA e conoscere i passi che il comune vuole fare per procedere.
Il consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno
L'Associazione Sottocorno anche se non ha mai pubblicato niente in merito, sta seguendo il problema che si è venuto a generare con gli odori creati dalla biopiattaforma e dal depuratore in questi ultimi mesi, in particolare da fine aprile ad oggi, in corrispondenza dell'inizio del trattamento della FORSU conferita nell'impianto. Essendo parte attiva del RAB (comitato di controllo) abbiamo da sempre inserito negli ultimi mesi all'ordine del giorno tale problema, che abbiamo sempre sostenuto (dal 2016) rappresenti un serio problema poiché è difficilissimo da prevenire (dipenda da numerosi fattori) ed altrettanto complesso da gestire.
Nell'ultima seduta chiedendo spiegazioni abbiamo ricordato che questo problema è stato completamente sottovalutato sia dal Comune di Sesto San Giovanni che da CAP, che invece pensavano di trovarsi ben altre esposizioni, perché gli odori registrati vanno ben oltre la normale sostenibilità sia in fatto di estensione (si è superato anche il km di distanza in base ai venti del momento), di intensità (mai registrata prima, che ha portato una parte della popolazione di Cascina Gatti a vivere con le finestre chiuse a causa degli odori maleodoranti, con conseguenti e continui conati come ci è stato sempre riportato), che per durata (inammissibile che problemi generati da un impianto durino ore o notti intere). L'associazione, anche se non l'ha mai pubblicato, si è sempre fatta carico delle segnalazioni che gli sono arrivate (via mail, social o con semplici contatti personali) riportandole sempre a CAP in un ottica di collaborazione con il fine di cercare di risolvere quanto prima ogni singolo problema, senza mai tirarci indietro nelle critiche.
L'ultimo evento di rilievo (per intensità) che ci è stato segnalato, è di ieri sera intorno alle ore 22:00 (27/07/2023) che abbiamo prontamente segnalato riuscendo ad attivare una verifica immediata, anche grazie alla disponibilità di CAP (che ha compreso da subito la gravità del problema), così questa mattina siamo stati informati che l'evento di ieri sera è stato generato da una serie di guasti elettrici dei sistemi di trattamento aria sulla linea FORSU del nuovo centro che sono stati poi riattivati. da una squadra di intervento che hanno risolto il problema intorno alle 2:00 di notte, con un guasto simile verificatori nel weekend scorso.
CAP ci ha ribadito che si tratta di situazioni che si stabilizzeranno sicuramente nei prossimi giorni, mano a mano che l’impianto entrerà a regime e che a titolo precauzionale ha definito un presidio di pronto intervento sull’impianto in modo da poter intervenire in tempo reale e riattivare i presidi in caso di guasti.
Il discorso sul depuratore invece è più complesso, primo perché da sempre ha generato problemi odorigeni che conosce bene chi abita in prossimità della struttura, da sempre sottovalutati (perché in maniera errata, e siamo gentili, venivano attribuiti all'inceneritore) secondo perché di difficile soluzione, è anche vero che mai hanno raggiunto per intensità ed estensione gli eventi rilevati in questi ultimi quatto mesi.
Da aprile ad oggi sappiamo che il lavoro svolto e le costanti segnalazioni che sono arrivate hanno aiutano a migliorare e risolvere i problemi circoscritti, invitiamo a continuare a segnalare eventuale problemi assicurando che non cadono mai nel dimenticatoio ed anche se non ricevono risposta costituiscono, se sono precisi e circostanziati (ora giorno e luogo) uno strumento realmente utile per eliminare (o circoscrivere) il problema.
Premesso che, nessun sindaco può fare qualcosa di risolutivo, ma può (E DOVREBBE!!!) eventualmente attivarsi per fare qualcosa in concerto con altri comuni, quando ti capita una super cella come questa (le super celle sono i fenomeni più pericolosi in termini di potenza sprigionata e potenziali danni) non puoi fare nulla, soprattutto se l'estensione va dalla provincia di Monza a Opera, quando hai grandine grossa come mele, venti con raffiche fino a 120-130 km/h, (chiamate in gergo downburst rari in pianura padana) non c'è sindaco né forza politica che tenga, questo è solo l'inizio ....... sono decenni che si lanciano allarmi e decenni che si minimizza prendendo in giro chi "osava allarmare".
Per cui questo post lo DEDICHIAMO A TUTTA LA CLASSE POLITICA CHE HA SEMPRE MINIMIZZATO IL PROBLEMA, prendendosela con una ragazzina adolescente, che aveva la colpa di dire quello che a ricercatori e scienziati non veniva permesso di dire.
Complimenti vivissimi per la vostra incapacità, per il vostro pressapochismo,
QUESTO NON E' STATO UN TEMPORALE ESTIVO,
come non lo era quello sul Lago Maggiore il 28 maggio 2023, a Verona e Brescia il il 21 luglio 2023, e come non lo era quello che ha colpito la Romagna e le Marche a maggio del 2023
Qualche video, così, giusto per dimenticare....................................
Abbiamo appreso da un articolo sul Giorno (cliccaQUIper leggerlo) come Il sindaco di Sesto San Giovanni accusi il sindaco di Milano, di penalizzare l'hinterland con l'aumento del ticket per l'Area C. Oggettivamente non vediamo tale penalizzazione, ci sembra la solita sceneggiata "politica", siamo invece concordi nel chiedere soluzioni per favorire ed incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici e per il prolungamento della M1 in tempi celeri, ma per questo serve una azione concreta del governo (che non ci pare avvenga) , come siamo concordi che NON si amministra un territorio importante come quello di Milano, e aggiungiamo anche quello Regionale, tramite azioni unilaterali.
Lo scorso anno abbiamo appreso direttamente da Serravalle (durante l'incontro che abbiamo organizzato insieme al Comitato di Cascina Gatti) per comprendere le motivazioni che portavano a ritardare l'apertura dello svincolo a Cascina Gatti, del progetto, che si sta portando avanti in modo silenzioso, che prevede la chiusura del casello, ma mira a far pagare la tangenziale per ogni km percorso.
A questa presentazione ovviamente ci siamo opposti dicendo NO all'idea di voler far pagare la tangenziale di Milano, tale idea non intende far diminuire il flusso di traffico perché non pone delle alternative, oggi la tangenziale riceve il traffico generato dall'introduzione dell'area B del capoluogo, ed ha semplicemente l'unico scopo di far cassa colpendo il ceto medio (molto presente nell'hinterland) che usa tale struttura per lavorare o andare a lavorare, e chi trasporta delle merci, dando così un contributo indiretto di far aumentare i prezzi a causa dei un eventuale gabello nascosto dalla scusa di far pagare in modo equo l'uso della tangenziale.
Abbiamo ricordato che la tangenziale di Milano è un nodo strategico e che le tasse che i cittadini pagano devono servire al mantenimento di tale struttura, ricordando altresì che la chiusura del casello sulla tangenziale è un dovere poiché era stato attivato per contribuire a pareggiare i costi sostenuti per la costruzione dell’infrastruttura viabilistica, ed allora, si promise alla cittadinanza che una volta ammortizzati i costi sarebbe stato tolto.
Durante l'incontro ci siamo anche permessi di far notare che il sistema di pagamento adottato sulla Pedemontana (che sarebbe poi quello che si vorrebbe adottare sulla tangenziale) è di fatto fallito per l'eccessivo costo e la bassa percorrenza, facendo presente che in altri paesi (vedi la Germania) la gestione delle autostrade è in carico allo stato e facendo una semplice proporzione, visto l'importanza strategica che ricopre la tangenziale di Milano, la gestione dovrebbe essere, a nostro avviso, a carico della Regione che di soldi ne riceve, e crediamo, anche troppi.
Per fare questo chiediamo al Sindaco di Sesto San Giovanni di lavorare ATTIVAMENTE (cosa che fino ad oggi non ci pare sia mai successo) in modo da sostenere lo smantellamento fisico del casello, e di conseguenza del traffico di attraversamento della nostra città.
Non vorremmo che in un prossimo futuro ci trovassimo con una serie di dogane elettroniche, in stile città stato medioevali, istituite "formalmente" sempre per la salvaguardia dell'ambiente e della salute, in realtà utilizzate per generare cassa a spese di chi vive in una zona periferica ma lavora in un'altra zona ed è costretto (perché non esistono mezzi alternativi all'auto o moto) ad usare la tangenziale come unico strumento per recarsi al posto di lavoro.
Benigni e Troisi passaggio alla dogana: "Un Fiorino!" - Non ci resta che piangere [1985]
Aspettiamo di vedere attivarsi la giunta della città di Sesto San Giovanni per il rispetto dei diritti dei Sestesi che sono obbligati ad utilizzare la tangenziale, magari chiedendo una compensazione ambientale (mai chiesta ne ottenuta) per i suoi residenti a causa dell'inquinamento e dei problemi sanitari che ha portato sul territorio a causa del traffico di attraversamento generato decenni fa da uno scellerato accordo di concessione.
A seguito della prima convocazione della Consulta dell’Ambiente avvenuta in data 27 giugno 2023, in data 7 luglio 2023 il consiglio direttivo dell’associazione, ha deliberato di
NON APPROVARE LA PARTECIPAZIONE ALLA CONSULTA DELL’AMBIENTE
Consideriamo tale consulta, per una città come la nostra, di fondamentale importanza ma non crediamo che questa classe politica abbia la stessa considerazione.
Le motivazioni che hanno spinto a tale decisione sono varie ma si possono riepilogare sinteticamente nei seguenti punti:
Un ritardo ingiustificato nella convocazione, evidente sintomo che viene vista come disturbo e non come opportunità
Una ingiustificata configurazione, che non corrisponde alle associazioni o comitati presenti e attive sul territorio, a nostro avviso la consulta dovrebbe essere espressione della società civile attiva, ovvero l’insieme di associazioni o comitati (e non di singoli soggetti) che hanno negli anni perseguito fini ambientali comuni e che possono in maniera propositiva analizzare, discutere e proporre entrando nel merito degli argomenti trattati, e non un gruppo ristretto selezionato dalla maggioranza politica della città.
Mancanza totale di un criterio funzionale che premi la competenza al posto della conoscenza e di fatto dopo un anno di ritardo la mancanza di un contest di selezione con tale criteri rende vana a nostro avviso la costituente consulta, ravvisando (come nella precedente) un numero eccessivo di soggetti “politici” o meglio di persone legate politicamente ai partiti di maggioranza.
A questo, visto la negativa esperienza svolta con la precedente consulta, non rilevando cambiamenti degni di nota, l’associazione non può permettersi di dedicare forze e persone ad una attività, che di fatto si trasforma in una sorta di propaganda politica su piccoli problemi di ordinaria gestione, senza nessuna incidenza sui reali problemi ambientali della città, che vogliamo ricordare essere un SIN con problemi ambientali e sanitari importanti.
L’associazione ringrazia comunque il presidente Pogliaghi per aver considerato la nostra presenza.
Sesto San Giovanni 12 luglio 2023
Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno