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venerdì 8 luglio 2022

L'AREA METROPOLITANA DI MILANO VA LETTERALMENTE A FUOCO CAUSA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

E' impressionante l'immagine eseguita dall'Agenzia Spaziale  Europea fatta su Milano con una strumentazione speciale che riesce a rilevare il calore emesso dall'area urbana.

La foto drammaticamente ci racconta quello che di fatto viviamo tutti i giorni, con temperature che vanno dai 41 ai 48°C (a seconda del colore) non racconta qualcosa di nuovo, bensì ci sbatte in faccia la realtà con una semplicità allarmante, e mette in chiaro che le politiche urbanistiche portate avanti negli ultimi decenni (per compiacere lo speculatore di turno a volte amico del politico locale) con tanto di placet di architetti e urbanisti intenti a spiegare come era retrogrado chi chiedeva verde, parchi e giardini e non comprendeva come era importante fare piazze, strade e case di cemento.

La cosa non sarebbe drammatica, se la classe politica riuscisse a comprendere gli errori fatti nel passato ed incominciassimo a modificare questo modo di intendere la città.

E invece NO, tra fasti di autoelogio abbiamo assistito all'inaugurazione di UNIONE 0 il nuovo quartiere che sorgerà sulle aree FALK e che ripercorre proprio questa logica, certo con qualche albero (che spunta da piazze e strade di cemento) 


Vantandosi (questo abbiamo sentito) che questo progetto possa divenire un modello europeo senza considerare che in Europa (in special modo quella del nord) si ragiona in modo differente e che una colata di cemento di questo genere difficilmente potrebbe esserci.

UN ESEMPIO ??

Il vecchio aeroporto di Berlino (il Tempelhofer dove è nata la compagnia aerea Lufthansa) voluto dai nazisti nel 1923 ed utilizzato dagli alleati durante la guerra fredda, chiuso nel 2008, un'area di tre (3) ettari in pieno centro a Berlino, nel 2014 con un referendum cittadino (COSA TOTALMENTE SCONOSCIUTA AI POLITICI NOSTRANI) i berlinesi in una domenica storica (25/05/2014) per la capitale tedesca, con il 64,3% dei votanti al referendum hanno deciso di vietare lo sviluppo immobiliare dell’ex aeroporto, rovinando i piani dell’amministrazione della città e dei relativi speculatori.



E invece qui a Sesto ...... un'altra speculazione edilizia con volumetrie enormi, e con un parco annesso (che ancora non è chiaro cosa l'amministrazione intende per parco) che nel tempo è passato da una superficie di cinque ettari del primo progetto a 2,94 ettari, ma attenzione perché manca ancora di capire se ci sarà lo stadio .......... (si perché la superficie del parco potrebbe anche diminuire).




mercoledì 6 luglio 2022

IL NUOVO STADIO DI MILAN E INTER A SESTO - UN BLUF O UN PROGETTO REALE ??

In relazione al progetto dello stadio a Sesto San Giovanni (che sembrerebbe ora destinato alla sola società AC Milan) fatto divenire argomento principale in questa campagna elettorale, chiediamo spiegazioni per comprendere se sono idee "da bar" buttate lì per cercare consensi, incominciando a preparare la cittadinanza giorno dopo giorno alla costruzione di una struttura di questo genere, facendogliela accettare o se realmente c’è un progetto reale in merito.

NON siamo contrari a priori, certo che, per chi come noi affronta problemi ambientali e urbanistici questa vicenda da come è stata raccontata in campagna elettorale sembra più una  barzelletta che un progetto reale, per questo ora che è finita la buriana è doveroso verificare la reale consistenza di un progetto dall'impatto che al momento riteniamo devastante per una città come Sesto San Giovanni.

Ricordiamo che alcuni anni fa si parlava di un progetto (in area urbana a Milano) con una capienza per circa 35000 persone, successivamente ridimensionato per 50.000/55.000 persone in alcune aree dell’hinterland milanese ed ora fortemente pubblicizzato a Sesto San Giovanni con una capienza, che a detta della nuova proprietà del Milan, NON dovrebbe essere inferiore alle 70.000 persone.

  1. Progetto, identificazione dello stadio su planimetria cittadina, dimensioni e numero di parcheggi previsti, dimensionamento del complesso, identificazione vie di fuga e di accesso alla nuova struttura
  2. Valutazione di impatto da un punto di vista commerciale sulla città
  3. Valutazione sull'ordine pubblico (sia in fase di afflusso che di deflusso)
  4. Valutazione reale dei nuovi posti di lavoro generati
  5. Valutazione di impatto ambientale
  6. Valutazione di impatto sanitario
  7. Valutazione sull’impatto acustico
  8. Valutazione sui flussi di traffico generati dagli eventi sportivi organizzati
  9. Valutazione sui flussi di traffico generati normalmente dalla struttura commerciale annessa
  10. Valutazione delle criticità che rappresentano gli eventi ospitati nella nuova struttura sulla sosta in città (e non solo per i residenti)
  11. Valutazione impatto della struttura in concomitanza con gli eventi presenti nelle vicinanze, come ad esempio il Brianteo a Monza e il Breda a Sesto
  12. Valutazione sul trasporto pubblico per accedere alla struttura
  13. Valutazione sulla viabilità cittadina per accedere alla struttura
  14. Valutazione modifica sede tangenziale per accesso alla nuova struttura (anche da un da un punto di vista ambientale che sanitario)
  15. Valutazione sulla viabilità presente sulle tangenziali per accedere alla struttura in concomitanza con il traffico di punta
  16. Valutazione sugli oneri di compensazione per la città. 
  17. Valutazione interventi comunali per la garanzia dell’ordine pubblico 
Solo dopo aver ricevuto, almeno una parte della documentazione richiesta ed aver instaurato dei tavoli di confronto con l'amministrazione (nella speranza siano pubblici) saremmo in grado di avere un quadro reale sull'ipotesi di un nuovo impianto.

Considerando che, ad oggi Sesto vanta una popolazione residente di poco più di 82000 unità con una urbanizzazione irregolare ed elevata proprio nelle vicinanze dell’area identificata, con un progetto esecutivo (UNIONE 0 presentato ufficialmente il 29 giugno 2022) di nuova urbanizzazione proprio su quelle aree (che dovrebbe aumentare l’attuale popolazione di circa 20.000 unità) oltre ad avere già in fase avanzata la costruzione dell’area della città della salute che una volta finita dovrebbe prevedere un afflusso di 15.000/20,000 persone al giorno (tra pazienti e personale impiegato), e visto che tale argomento è diventato centrale nella campagna politica delle amministrative che si sono appena concluse, temiamo che si stiano perdendo i punti chiave dei problemi di questa città e non vorremmo che la scelta fosse affrontata con superficialità favorita e incitata più dal tifo di squadra (legittimo per carità) che non dai problemi cronici che questa città si porta dietro da decenni, rischiando di generarne altri ben più complessi da risolvere.

Quindi per comprendere e valutare un progetto di tale portata non basta un plastico (o un rendering) dove viene raffigurata una struttura in stile "Colosseo Romano", ma abbiamo chiesto (con una domanda di accesso agli atti) tutti i documenti sopra elencati se esistenti.

martedì 5 luglio 2022

SITUAZIONE CHIUSURA SVINCOLO A SESTO SAN GIOVANNI SUD – VIA DI VITTORIO SU A51

Ci siamo ....... abbiamo rallentato giusto per non far parlare gli stolti (di una o dell'altra fazione) durante la campagna elettorale, ora che c'è un Sindaco e una Giunta riprendiamo da dove avevamo interrotto.
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E' singolare che dopo aver inviato una lettera in data 14 giugno 2022 a Serravalle arrivasse dopo 15 giorni un (presunto) chiarimento tramite un comunicato su un giornale molto vicino alla giunta attuale.
Avevano chiesto spiegazioni, come Comitato Cascina Gatti e Associazione  Sottocorno in rappresentanza di cittadini residenti a Cascina Gatti, presentando un reclamo e il dissenso essendo giunti al limite della sopportazione, in relazione alla chiusura al traffico disposta da MILANO SERRAVALLE–MILANO TANGENZIALI, con Ordinanza 206_2021, (a partire dal giorno 3.8.2021),  del ramo di svincolo in entrata da via Di Vittorio, evento che, come da indicazione di Serravalle, avrebbe dovuto concludersi entro il 17.9.2021 mentre è tutt’ora chiuso a quasi un anno di distanza, senza aver ricevuto da parte di Serravalle né tanto meno da parte dell’amministrazione Locale giustificazioni in merito, rapporti di cantiere o cronoprogrammi provvisori o definitivi.
Abbiamo chiesto inoltre anche delucidazioni sulla natura del manufatto (posto sotto ai piedi dei piloni che sostengono la A52) per il quale negli ultimi due (2) anni non sono mai state fornite indicazioni di alcun genere alla cittadinanza da nessun ente istituzionale.

Chiediamo quindi, di renderci edotti circa tutti quei problemi che sono stati citati e che continuano ad essere ancora attivi, tanto da creare un disservizio enorme per la circolazione e per i residenti del quartiere di Cascina Gatti dovute alle conseguenti deviazioni dei flussi di traffico, che si scaricano fatalmente sul nostro territorio.
Nello specifico abbiamo chiesto (e richiederemo) a Serravalle:
  • Una data di fine lavori attendibile.
  • Un Crono-programma aggiornato da oggi alla fine dei lavori.
  • Una relazione tecnica che dia una spiegazione reale a tale ritardo.
Ovviamente NULLA di quanto richiesto oggi è stato inviato (altrimenti lo avremmo pubblicato molto volentieri), troviamo invece la risposta di Milano Serravalle (pubblicata dal IL FARO di Sesto San Giovanni che ringraziamo il cui testo riportiamo qui sotto non riuscendo a fare il link al post della pagina FB), offensiva per chi (come noi residenti) deve nel 2022 far fronte a un disservizio del genere a fronte di quello che si sta dimostrando una palese incapacità organizzativa e comunicativa.

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SVINCOLO TANGENZIALE EST , DA VIA DI VITTORIO, CHIUSO FINO AD OTTOBRE, PER MANCANZA DI FERRO DI RINFORZO
Come in tutti i settori, anche quello dell'edilizia sta subendo tutti i disagi dovuti alla pandemia, nel reperire materie prime. Così anche per gli interminabili lavori che stanno creando non pochi disagi ai sestesi, ora si somma anche la mancanza di ferro per completare le opere di rinforzo che interessano lo svincolo di via Di Vittorio, chiuso ormai da oltre un anno, spostando ulteriormente ad ottobre la previsione di fine lavori. Ad annunciarlo in una nota è la società Milano Serravalle, che scusandosi per i disagi, ha motivato l'ulteriore ritardo per problemi non imputabili alla società, bensì al periodo storico difficile.
Ci auguriamo di riavere quanto prima, l' accesso allo svincolo.