Da qualche settimana invece lo scempio è iniziato, per qualcuno si tratta di riqualificazione, per noi è l'ennesima colata di cemento che distrugge un angolo che si era preservato in tutti questi anni
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mercoledì 18 dicembre 2019
VIA DI VITTORIO CHE LO SCEMPIO ABBIA INIZIO
Prima era un giardino incolto, recintato ma era sempre un angolo verde dove i bambini potevano osservare i cavalli che venivano lasciati liberi
Da qualche settimana invece lo scempio è iniziato, per qualcuno si tratta di riqualificazione, per noi è l'ennesima colata di cemento che distrugge un angolo che si era preservato in tutti questi anni
Da qualche settimana invece lo scempio è iniziato, per qualcuno si tratta di riqualificazione, per noi è l'ennesima colata di cemento che distrugge un angolo che si era preservato in tutti questi anni
martedì 17 dicembre 2019
DONA UN ABBRACCIO AI MALATI DI TUMORE
Il
Natale si sta avvicinando e l’Associazione Lorenzo Perrone di
Cologno Monzese ha chiesto il nostro aiuto per poter finanziare il
progetto La Casa di Lorenzo, l’ALP per noi non è una Associazione
qualsiasi , la conosciamo bene come conosciamo bene il suo presidente
Riccardo per cui invitiamo tutti i nostri simpatizzanti (che conoscono bene questo tipo di problema) a sostenere
questo progetto perché:
-
con il progetto La Casa di Lorenzo si affiancano e si sostengono ogni
giorno i malati di tumore e i loro famigliari;
-
tutte queste attività hanno una ricaduta diretta sulla qualità
della vita delle persone che fanno parte della comunità sia di
Cologno Monzese che di Sesto San Giovanni;
-
per non gravare sul bilancio dei malati e delle loro famiglie, tutti
i servizi erogati attraverso La Casa di Lorenzo sono gratuiti;
-
in qualsiasi momento andare a trovarli e verificare di persona
l'attuazione dei loro progetti.
-
sono persone serie che conosciamo bene, danno tantissimo e fanno una
fatica bestiale a trovare risorse
Per
questi motivi ti chiediamo di aiutarci a sostenerli, e di aderire
alla loro campagna
"Dona
un abbraccio"
Il
tuo contributo come il nostro sarà determinante per continuare a
sostenere, del tutto gratuitamente, i malati oncologici e le loro
famiglie.
Per
saperne di più sulla loro attività puoi visitare il sito o
consultare la pagina Facebook
Se
intendi sostenere l'ALP puoi fare una donazione on line, con la tua
carta di credito, accedendo al nostro Conto PayPal
(www.associazionelorenzoperrone.org/donaora),
oppure
fare
un bonifico sul Conto corrente N. 6129, intestato ad Associazione
Lorenzo Perrone Onlus presso Credito Valtellinese di Cologno Monzese,
IBAN:
IT 41 R 05216 32970 000000006129
Anche
un piccolo contributo può contribuire a continuare a fornire
gratuitamente ai malati oncologici i servizi di Supporto Psicologico,
Trasporto Sanitario, Sollievo Domiciliare ecc.
Noi
crediamo in loro, e loro se lo meritano a Natale un piccolo pensiero
tutti insieme possiamo farlo
Sinceri
auguri di Buon Natale.
lunedì 16 dicembre 2019
COP25, A MADRID È ANDATO IN SCENA IL FALLIMENTO DEGLI IPOCRITI
Non ci aspettavamo una
scelta differente, l’impegno sulla riduzione del carbonio era una scelta troppo
difficile per politicanti troppo intenti a mantenere i mercati economici
attuali, e così la COP25 di Madrid finisce con un nulla di fatto.
Gli ipocriti del clima
(come molti giornali li chiamano) falliscono ancora rinunciano a trovare
un’intesa sul nodo centrale del mercato del carbonio e si accontentano di un
debole “obbligo” che impegna i Paesi ricchi a decidere nell’arco del prossimo
anno di quanto ridurre le emissioni di gas serra, una promessa e via tanto basta
per continuare imperterriti a distruggere questo pianeta, intendiamoci, sarebbe
già dura invertire la rotta se fossero arrivati ad una conclusione unanime, un
rinvio come questo genera delusione per aver perso una opportunità importante per
mostrare un'attenzione nell’affrontare la crisi dei cambiamenti climatici.
giovedì 5 dicembre 2019
PREVENZIONE PRIMARIA - NON ABBIAMO UN ALTRA SOLUZIONE
Con
questa frase:
"la
deliberata spietatezza con la quale la popolazione operaia è stata
usata per aumentare la produzione di beni di consumo e dei profitti
che ne derivano si è ora estesa su tutta la popolazione del pianeta,
coinvolgendone la componente più fragile che sono i bambini, sia con
l’esposizione diretta alla pletora di cancerogeni, mutageni e
sostanze tossiche presenti nell'acqua, aria, suolo, cibo, sia con le
conseguenze della sistematica e accanita distruzione del nostro
habitat ”
Queste
parole concludono un articolo sui rischi attribuibili ad agenti
chimici scritto dal professor Lorenzo Tomatis nel 1987 che
ricordiamo essere stato un medico oncologo di fama internazionale,
che ha diretto l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
di Lione (IARC), ha posto le basi scientifiche e metodologiche per
l’identificazione e la classificazione dei cancerogeni umani e che si è
sempre battuto per la Prevenzione Primaria e la difesa
della Salute Pubblica.
Sono
parole chiare che, per chi vive a Sesto San Giovanni risuonano come
le campane di domenica e come profezia davanti ai dati sull'incidenza di cancro nell'infanzia in Italia pubblicati dall'Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTUM).
I
tassi di incidenza per tutti i tumori nel loro complesso sono ampiamente
sottostimate in Italia, sono due facce di una stessa medaglia, ovvero
le logiche inevitabili conseguenze di uno “sviluppo” industriale
per gran parte dissennato, radicatosi in un sistema di corruzione e
malaffare generalizzato che affligge ormai cronicamente il nostro
paese.
Potremmo, sintetizzando, affermare che lo stato di salute di
una popolazione è inversamente proporzionale al livello di
corruzione e quanto più questo è elevato tanto più le conseguenze
si riversano sulle sue componenti più fragili, in primis l’infanzia,
come Tomatis già oltre 20 anni fa anticipava.
Le sostanze tossiche e
nocive non sono meno pericolose una volta uscite dalle fabbriche o
dai luoghi di produzione e la ricerca esasperata del profitto e dello
sviluppo industriale (a scapito della qualità di vita), non può che
avere che queste tragiche conseguenze, non ci resta che la
prevenzione primaria, ovvero applicare, ricercare la forma classica e
principale di prevenzione, focalizzata sull'adozione di interventi e
comportamenti in grado di evitare o ridurre o eliminare a monte
l'insorgenza e lo sviluppo di una malattia, in pratica cercando di
eliminare alla fonte la generazione di inquinanti ed esposizioni agli
stessi.
Noi ci proviamo sempre, con costanza, con i nostri limiti e con le nostre proposte ingenue o complesse o intransigenti che siano, ma ci proviamo, non giustifichiamo nessun inquinamento come minor causa per il lavoro, purtroppo rileviamo che parte della società civile e politica è ancora troppo reticente, o si nasconde dietro falsi valori per portare avanti altri interessi.
sabato 30 novembre 2019
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giovedì 28 novembre 2019
IL NUOVO STADIO A SESTO SAN GIOVANNI ? PENSIAMOCI BENE
Sono
mesi che sentiamo voci o leggiamo articoli sul nuovo stadio di Inter e Milan (leggi QUI l’ultimo articolo uscito sul Giorno) a Sesto San Giovanni sulle
aree Falk in alternativa alla sua naturale destinazione: l'eventuale
ricostruzione a SAN SIRO.
Non
entriamo nel merito se sia giusto o no ristrutturare l’esistente o costruirne
uno nuovo di fianco, per chi ama Milano lo stadio è come il Duomo, la Scala, i
Navigli o la Darsena è uno dei luoghi speciali di questa metropoli, è un
monumento di identità per questa città.
Poniamo
però qualche ragionamento ai tanti proclami sentiti fino ad oggi che renderebbero
tale installazione la panacea per Sesto e per i suoi innumerevoli problemi
presenti sulle aree Falk.
Portare
uno stadio in quell'area significherebbe:
·
una nuova colata di cemento;
·
nuovi centri commerciali;
·
il raddoppio del traffico con conseguente aumento
dell'inquinamento veicolare in una zona totalmente priva di servizi (tram; bus o
metropolitane) e di strade già al collasso;
Il
problema del traffico sembra oltremodo essere il problema più sottovalutato. Stiamo
parlando di uno stadio dalla capienza di 50.000/60.000 persone che ogni tre
giorni circa invaderebbero Sesto, perché le due squadre, a parte qualche anno
storto, per natura hanno sempre sostenuto competizioni europee. A tutto questo
si andrebbe a sommare il traffico di circa 15.000/20.000 persone che
quotidianamente frequenterebbero la futura città della salute oltre ad
eventuali altri 10.000/15.000 nuovi residenti che i tanto acclamati speculatori
porteranno nell'area residenziale. A tutto questo va a sommarsi il normale
traffico quotidiano già reso a tratti insostenibile grazie ai caselli
autostradali "regalati" a Milano Serravalle già ampiamente ripagati
(per i quali chiediamo la dismissione).
NON SIAMO CONTRARI A PRESCINDERE,
ma
non ci sembra si sia analizzato bene l’impatto che tale opera possa portare
alla città che già ora conta più di 80.000 abitanti, con una urbanizzazione “folle”
e pochi servizi sul territorio accentrati per lo più nell’area centrale e
problemi di bonifiche non ancora risolte, date che ci preoccupa ulteriormente.
Considerando che:
Non abbiamo bisogno di uno stadio
ma di servizi sul territorio.
Non abbiamo bisogno di colate di
cemento ma di parchi e alberi e del rispetto dell’ambiente dal quale dipende direttamente
la nostra salute.
Non abbiamo bisogno di centri
commerciali, ma di rivalutare il commercio di vicinato per non diventare una
periferia “morta”.
Non abbiamo bisogno di un’area
isolata dalla città, ma di integrare le nuove aree in una città più vivibile.
Non abbiamo bisogno di nuove
strade più grandi, ma di servizi integrati come fermate della metropolitana,
metrotramvia, nuove linee di autobus efficienti.
E
soprattutto non abbiamo bisogno di progetti speculativi calati dall'alto (come
è sempre accaduto), per cui ci
aspettiamo un confronto vero su questo tema prima che diventi ufficiale, e invitiamo
il sindaco e la sua giunta ad attivarsi e confrontarsi con la cittadinanza su questo progetto.
Il consiglio direttivo dell’Associazione
Sottocorno
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