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giovedì 4 febbraio 2016

A NOVARA SI PARLA DI INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO NEI "SABATI DELLA SALUTE"

Prenderanno il via sabato 6 febbraio  “I sabati della salute”, che si terranno in Aula Magna all'Ospedale di Borgomanero dalle 16 alle 18.

Tema del primo incontro :
 “Inquinamento elettromagnetico: effetti biologico sanitari a breve e lungo termine”. 
Relatore il dottor Paolo Iorio, vice Presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili.

Gli incontri sono organizzati dall’Associazione Mimosa, Amici del D.H. Oncologico di Borgomanero e patrocinati dall’ASL NO, Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta e dalla Città di Borgomanero.

FONTE : NOVARATODAY

mercoledì 3 febbraio 2016

COMUNICATO STAMPA - EX AREA CASCINA SAN GIUSEPPE

L’Associazione Sottocorno non può che essere vicina a tutte le istanze presentate dal Comitato Parco Adriano ( leggi QUI il testo ),  al quale esprimiamo la nostra solidarietà,  tali temi non rappresentano solo i problemi del quartiere Adriano , ma rappresentano i problemi di un'area metropolitana nata al confine di due comuni, una sorta di  “terra di mezzo” che sembra non riuscire a risolvere nessun problema, anzi la miopia politica espressa in passato ( ad esempio il parziale interramento dell'elettrodotto, le mancate bonifiche ecc… ) sembra far nascere altri problemi che si sommano ai precedenti.

Ci uniamo alla preoccupazione scritta sollecitando una programmazione seria e soprattutto invitiamo le istituzioni ( Città Metropolitana compresa ) a rispondere e programmare un intervento risolutivo su quella e su tutte le aree di confine divenute da decenni “terre di mezzo”, aree di scarso interesse politico destinate al degrado, e si sa il degrado porta degrado.

Del virus Zika, sappiamo ancora poco e non abbiamo la reale percezione del pericolo probabilmente perché siamo ancora in inverno, ma sicuramente come ha sollecitato O.M.S. è una realtà con la quale dovremo fare i conti e soprattutto ( per non cadere dal pero, come succede spesso ) bisogna incominciare a fare PREVENZIONE , parola enorme in una società che ha rinunciato a fare prevenzione primaria privilegiando diagnosi precoce e cure.

Sia ben chiaro, che l’allarme lanciato dal Comitato Parco Adriano non può rimanere circoscritto alla sola area volano e nel vicino allevamento Frau (area Proaris-A2A / Comune di Sesto), ma estesa anche al vicino PMVL in special modo all’area della Bergamella dove ad esempio da anni si è rinunciato ad eseguire un regolare taglio dell’erba con tutto ciò che consegue sia per i residenti di Milano che per quelli di Sesto San Giovanni.

Chiediamo nello specifico :
  • una programmazione e l’esecuzione di interventi atti a limitare lo sviluppo di agenti patogeni responsabili di malattie infettive.
  • Una analisi e un confronto sull’inquinamento di dette aree, sia sui terreni che sull’acqua utilizzata, perché le risposte vaghe e contraddittorie ottenute sino ad ora non sono sufficienti.
  • Procedere con il programma sull’interramento dell’elettrodotto fermo alle dichiarazioni congiunte delle istituzioni post incontro del 22/10/14 come dichiarato nei comunicati stampa successivi, con cui si manifestava la volontà di interrarli rilevando il problema urbanistico indipendentemente da quello sanitario

Crediamo inoltre che la richiesta inviata dal Comitato Parco Adriano non debba rimanere  vana visto che il futuro sindaco di Milano non dovrà occuparsi del solo del territorio comunale ma bensì sarà anche sindaco dell'area Metropolitana, per cui se vogliamo veramente comprendere questi problemi

invitiamo TUTTI I CANDIDATI a SINDACO DI MILANO

a visitare questa "terra di mezzo" che sta tra il Quartiere Adriano di Milano e il Quartiere Cascina Gatti di Sesto magari con una passeggiata, perché crediamo che riuscire a far comprendere i problemi ambientali, urbanistici, di mobilità e sicurezza oltre al disagio che migliaia di persone devono subire abitando in una periferia siano il modo migliore per programmare correttamente il futuro.

Il Consiglio Direttivo dell‘Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

INCENERITORI - UN PROBLEMA CHE NON SI VUOLE AFFRONTARE

In un inverno anomalo , dove il problema principale è l'inquinamento atmosferico e i valori di PM10 troppo alti si parla solo di come bloccare le auto e non delle grandi fonti d'inquinamento come gli inceneritori che riempiono la pianura padana.
Qui di seguito un video dove la Dott.ssa Patrizia Gentilini - oncologa - racconta il caso della trascrizione inesatta sulla presunta iniquità dei danni provocati dagli inceneritori.


Qui sotto altro video interessante dove la Dottoressa Patrizia Gentilini, viene accusata di essere una apprendista alchimista,  aggredita verbalmente dall'allora presidente della Provincia di Firenze, oggi premier Matteo Renzi, dopo che si era permessa di esprimere - da oncologa - il suo parere fortemente contrario agli inceneritori ( che i politici amano tanto chiamare termovalorizzatori ).


La speranza è che il mondo politico cambi rotta, e non si limiti a vaghi proclami ambientalistici, magari in concomitanza di elezioni. 

mercoledì 27 gennaio 2016

ELETTRODOTTO VILLANOVA-GISSI - ANCORA NOTIZIE DI IRREGOLARITÀ NEL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI

L’incredibile e infinita storia dell’opera imposta in Abruzzo dalle mille incongruenze


ABRUZZO. Si allunga all’infinito l’elenco delle stranezze, incongruenze, irregolarità presunte e sviste legate alla mega opera dell’elettrodotto Villanova-Gissi. Così ieri l’Autorità dei Bacini ha dichiarato che finora sono stati esaminati 7 tralicci su quaranta con richiesta di spostamento di tre.
Lo ha confermato al Tg3 il Commissario dell’Autorità dei Bacini che spiega come siano stati controllati fino ad oggi solo 7 sostegni su 40, un controllo che sarebbe avvenuto solo sulla carta e non sul campo. L’ennesima stranezza è nel fatto che nonostante le denunce e gli allarmi degli ambientalisti l’opera è ormai ultimata ed il controllo che doveva essere preventivo non solo è tardivo ma addirittura postumo.
Antonio Di Pasquale, il perito che da mesi sta studiando le carte, ha sottoscritto decine di esposti alle procure d’Abruzzo ed ha condotto una personalissima indagine raccogliendo registrazioni di pubblici ufficiali deputati a controllare e valutare il progetto,   ha dichiarato che tutto questo è «incredibile» ed ha aggiunto che «l’opera è stata realizzata senza attendere il preventivo e propedeutico nulla osta da parte delle Autorità Pubbliche competenti preposte alla vigilanza ed al controllo della corretta osservanza delle prescrizioni impartite con il Decreto VIA n. 510 del 13 settembre 2011».
«In questo meandro di assurde ed acclarate omissioni», ha aggiunto, «Terna, dopo aver intimorito decine e decine di persone attraverso denunce milionarie e richieste di risarcimento danni, prosegue senza nessun apparente problema la costruzione dell’opera mentre tantissime persone attendono da diverso tempo ed a questo punto oserei dire necessario, l’intervento della Magistratura più volte chiamata ad intervenire».
Magistratura che settimana dopo settimana rimane in silenzio assumendo una pericolosa posizione di inerzia e “svogliatezza” verso le numerose notizie di reato che per legge dovrebbero imporre una verifica.
Eppure si è assistito in questi mesi all'apertura di fascicoli lampo e di indagini poco attente da parte di sguarnite squadre di investigatori, anche non esperti in materia, che si sono persi nella marea di carte, leggi ed autorizzazioni determinando l’inevitabile archiviazione dei fascicoli. Eppure gli esposti sono stati sempre  molto dettagliati e documentali ma l’idea ormai è che le istituzioni e la stessa magistratura dovrebbero smentire questo fastidioso sentore di timore reverenziale verso il gigante dell’energia e questa opera imposta dal governo centrale e dalla politica stessa.
E Di Pasquale ricorda che «i Dirigenti Ministeriali che avrebbero dovuto interrompere la costruzione dell’opera per oggettivo ed acclarato non rispetto dell’art. 3 dell’atto di autorizzazione che recita:  la presente autorizzazione è subordinata al rispetto delle prescrizioni contenute negli assensi, pareri e nulla osta allegati al presente decreto nonché delle determinazioni di cui ai resoconti verbali della Conferenza di Servizi allegati (…) tacciono e non rispondono, omettendo, con abuso d’ufficio, anche alle richieste di sospensione dei lavori inviate da diversi Enti Locali a fronte delle risultanze delle verifiche effettuate sui propri territori, primo fra tutti il Comune di Lanciano».
«In questo groviglio di omissioni, con la messa in onda da parte del TG Regionale dell’intervista fatta al Commissario dell’Autorità dei Bacini, Luciano Di Biase una cosa è più chiara», conclude Di Pasquale, «Terna attraverso numerosi atti di citazione e denuncia ha riportato una ricostruzione dei fatti del tutto inveritiera, fantasiosa, offerta al lettore in modo tale da far passare per vero ciò che è falso, il tutto in modo malizioso, denigratorio e diffamatorio».

venerdì 22 gennaio 2016

INCENERITORI: LE CONSEGUENZE SANITARIE SPIEGATE DAI MEDICI

Si svolgerà a Calusco d’Adda (BG) in data 29 gennaio 2016 ore 20,45, presso la Sala Civica di Via dei Tigli (ex Chiesa Vecchia) un’assemblea pubblica sulle conseguenze sanitarie dell’incenerimento dei rifiuti, che godrà di ospiti d’eccezione.

La conferenza, promossa dai comitati La Nostra Aria e Aria Pulita Centro Adda e da Rete Rifiuti Zero Lombardia, vedrà infatti come relatori:

 
  • la Dott.ssa Patrizia Gentilini, Medico Oncologo membro del comitato scientifico ISDE Italia – Associazione Medici per l’Ambiente nonché esponente di Medicina Democratica,
  • il Dott. Marco Caldiroli, Chimico vicepresidente di Medicina Democratica
  • il Dott. Edoardo Bai, Medico Epidemiologo membro ISDE Italia – Associazione Medici per l’Ambiente.

L’evento vuole essere un’occasione di informazione e di condivisione, sia per esperti del settore sia per i cittadini. La partecipazione è libera. Un invito particolare sarà inviato ai medici di medicina generale, affinché possano apportare il proprio contributo professionale alla discussione fornendo ulteriori arricchimenti al dibattito.



FONTE : OSIO NEWS/

martedì 19 gennaio 2016

LOW INTENSITY MAGNETIC FIELD INFLUENCES SHORT-TERM MEMORY: A STUDY IN A GROUP OF HEALTHY STUDENTS.

Qui sotto proponiamo il nuovo studio ( con test di provocazione ) su volontari sani in cui si dimostra un effetto sulla memoria a breve termine in soggetti sani esposti a 0.1 microtesla ....

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low intensity magnetic field influences short-term memory: a study in a group of healthy students.


Author information


1Department of Applied Physics and Electromagnetism, Universitat de València, Valencia, Burjassot, Spain.
2Research Center, Hospital Universitario LA FE, Valencia, Spain.
3Department of Statistics and Operation Research, Universitat de València, Valencia, Burjassot, Spain.


Abstract


This study analyzes if an external magnetic stimulus (2 kHz and approximately 0.1 μT applied near frontal cortex) influences working memory, perception, binary decision, motor execution, and sustained attention in humans. A magnetic stimulus and a sham stimulus were applied to both sides of the head (frontal cortex close to temporal-parietal area) in young and healthy male test subjects (n = 65) while performing Sternberg's memory scanning task. There was a significant change in reaction time. Times recorded for perception, sustained attention, and motor execution were lower in exposed subjects (P < 0.01). However, time employed in binary decision increased for subjects exposed to magnetic fields. From results, it seems that a low intensity 2 kHz exposure modifies short-term working memory, as well as perception, binary decision, motor execution, and sustained attention. Bioelectromagnetics. 37:37-48, 2016. © 2015 Wiley Periodicals, Inc.
© 2015 Wiley Periodicals, Inc.


sabato 16 gennaio 2016

TOSCANA - TRALICCI, MAGGIANO IN REGIONE: ABBATTERE LE EMISSIONI AL DI SOTTO DEI 0,4 MICROTESLA


Risolvere come questione primaria e pregiudiziale quella delle emissioni elettromagnetiche dell'elettrodotto che attraversa Maggiano e Farneta e opporsi a qualunque altra alternativa o ipotesi che non ponga come priorità l'abbattimento delle emissioni al di sotto degli 0,4 microtesla. E' questa la principale richiesta che i membri del comitato 2005 e di Insieme per Maggiano contro l'elettrodotto hanno presentato oggi (14 gennaio) ai membri della commissione regionale sanità che hanno ascoltato i rappresentanti dei cittadini.

“La commissione – spiega il presidente del comitato Claudio Villani - ha ascoltato le nostre problematiche di carattere primariamente sanitario con molto interesse, evidenziato da diversi interventi svolti da alcuni consiglieri che hanno cercato di approfondire la loro conoscenza sull'argomento. Naturalmente sono state affrontate con molta franchezza anche le soluzioni alternative che Terna ha messo sul tavolo da alcuni giorni. I consiglieri stessi hanno ammesso quindi la necessità di portare avanti quelle che consentano un giusto compromesso fra difesa della salute e difesa dell'ambiente” .
Il comitato poi ha consegnato alla commissione sanità anche quegli studi medico statistici e medico scientifici che “denunciano in modo circostanziato – spiega il comitato - la pericolosità delle emissioni elettromagnetiche al di sopra degli 0,4 microtesla che nelle nostre zone sono purtroppo, e da sempre, ampiamente superati. Adesso confidiamo nell'approfondimento della discussione che i Consiglieri Regionali vorranno svolgere”.
“Soprattutto – aggiunge Villani - abbiamo chiesto loro di rappresentare il problema e offrire la soluzione di giusto compromesso fra salute ed ambiente, finora troppo sbilanciata solo sull'ambiente, in tutte le procedure che da ora in avanti verranno svolte per risolvere la questione elettrodotto Terna. Pensiamo di avere offerto ai consiglieri regionali un contributo di informazione e conoscenza su un aspetto delle questioni Elettrodotto rimasto finora troppo in ombra. Riteniamo che anche i 5 Comuni che si incontreranno il giorno 19 gennaio per esaminare le nuove proposte di Terna dovranno avere lo stesso atteggiamento responsabile ed oggettivamente equidistante dimostrato dall'ente regionale nel corso delle loro valutazioni. In poche parole, non si possono scrivere, come a suo tempo è stato fatto sia dal Comune di Lucca che da quello di Massarosa, delibere e lettere di richiesta di tutela del limite di 0,4 microtesla e poi magari approvare soluzioni che non possono rispettare tali propositi. E venendo quindi palesemente meno al principio della uguale tutela della salute dei cittadini, già violata in altre zone del nostro Comune. Ci auguriamo inoltre che anche in sede comunale ci si concentri sul fatto che abbattendo la linea che da Fibbialla scende fino al piano sfregiando alcune fra le più belle colline di Lucca, si può realizzare una grande operazione di tutela e risanamento ambientale”.
“Il problema dell’impatto ambientale – hanno detto i membri del comitato in commissione - sembra superare quello della salute. Per noi tutto questo è inaccettabile, anche perché riteniamo che anche la salute di un singolo bambino, a rischio leucemia per l’esposizione ai campi elettromagnetici, venga prima di un panorama o di un bosco. Fra l’altro, già nella nostra zona l’ambiente è stato devastato dalla presenza di mega-tralicci visibili a chilometri di distanza. Ebbene da noi sono presenti entrambi i problemi. Vorremmo comunque dare la precedenza alla tutela della salute, e ricevere, a tale proposito, almeno lo stesso trattamento riservato – all’interno dello stesso Comune di Lucca - ad altri cittadini delle frazioni di S.Alessio, Mutigliano, La Cappella, che sono di fatto tutelati in misura diversa e maggiore rispetto a quelli residenti nelle nostre zone”.
Poi lo zoom sulle emissioni: “I rilevamenti del monitoraggio Arpat che viene svolto mensilmente in 2 punti soltanto della nostra zona – ha aggiunto il comitato -, rappresentano valori anche vanno dalle 15 alle 38 volte di più rispetto ai nostri 'fortunati' concittadini che devono sopportare soltanto 0,2 microtesla. Un valore addirittura più basso degli 0,4 microtesla”. Poi l'affondo: “Terna – dice il comitato 2005 - ha messo sul tavolo delle proposte che risolvono completamente il problema della salute spostando un tratto dell’elettrodotto EL314. Chiediamo a tutte le istituzioni coinvolte ed in particolare alla Regione di prendersi la responsabilità di risolvere ora il problema delle emissioni elettromagnetiche e della salute nella zona di Maggiano e zone limitrofe rigettando qualunque soluzione o alternativa che rimandi la primaria questione della salute all’incerto futuro”. “La commissione Sanità e politiche sociali si impegnerà affinché sia scelta la soluzione migliore per il tracciato del nuovo elettrodotto La Spezia Acciaiolo e chiederà di monitorare scelte che hanno riflessi diretti sulla salute dei cittadini”.


FONTE : LUCCA IN DIRETTA