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venerdì 17 aprile 2015

SI PARLA DI BUONA SCUOLA, MA IL DECRETO SVILUPPO DEL 2012 AUMENTA IL RISCHIO DA ELETTROSMOG

I medici, gli scienziati e le associazioni chiedono di "riportare la misurazione dei campi elettromagnetici su una media di 6 minuti anziché di 24 ore, questa richiesta riguarda anche gli edifici scolastici che per legge devono tenere sotto controllo gli effetti dell’elettrosmog.

In particolare sappiamo che l'attuale limite italiano per le radiofrequenze è di 6 Volt per metro per i luoghi ove si soggiorna per più di 4 ore.
A tal proposito in un articolo pubblicato su Repubblica.it il 26 febbraio, stabilito dal Dpcm dell'8 luglio del 2003, era riferito a una misurazione calcolata su una media di 6 minuti, che è il tempo in cui avviene la compensazione degli effetti termici dei campi elettromagnetici. Nel 2012 l'allora Governo Monti decise con il Decreto Sviluppo, e senza alcuna valutazione di carattere sanitario, di innalzare il tempo di misurazione dei campi a 24 ore, creando di fatto un artificio per aumentare i limiti di legge: di notte le antenne hanno emissioni molto basse perché i dispositivi mobili non sono in uso e tali valori compensano i limiti più elevati delle ore diurne nel calcolo della media". Quindi questi limiti aumentati possono elevare anche nelle scuole il livello di rischio da elettrosmog.
Nel caso specifico degli edifici scolastici il Decreto Sviluppo del 2012 risulta nel complesso incongruente con le tesi di messa in sicurezza delle scuole, tanto decantate nelle recenti riforme.

martedì 14 aprile 2015

ELETTROSMOG SE NE PARLA A MUGGIO' IL 16 APRILE 2015


Dopo le serate organizzate a Brugherio ( da ottobre a dicembre 2014 ) e a Cologno Monzese ( a febbraio e marzo 2015 ) le associazioni Sottocorno di Sesto S.G , ALP di Cologno M. ,La Lampada di Aladino di Brugherio e l’associazione Elettrosensibili  sono state invitate tenere un incontro con una singola serata informativa sul tema dell’inquinamento elettromagnetico 

“ELETTROSMOG: SAPERE, CAPIRE, PREVENIRE”


il 16 aprile 2015 alle ore 21.00 presso la sala civica di Palazzo Isimbardi  - Piazza IX Novembre a Muggiò




Ingresso libero 

lunedì 13 aprile 2015

FRIULI : ELETTROSMOG OLTRE I LIMITI IN NOVE LOCALITÀ, LA REGIONE: VANNO BONIFICATE

UDINE. Elettrosmog, la Regione dà il via al Piano di risanamento. Nell’ultima seduta di giunta, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Sara Vito, è stato approvato il “Piano di risanamento degli impianti radioelettrici” e il “Rapporto ambientale - Valutazione ambientale strategica” del medesimo piano, in precedenza passati al vaglio del Consiglio delle autonomie locali. Ora i documenti, dopo la pubblicazione dell’avviso in Gazzetta ufficiale, saranno consultabili per i 60 giorni successivi, presso la Direzione centrale dell’Ambiente e presso le quattro Province del Fvg.
Parte del Piano di risanamento riguarda i siti nei quali le rilevazioni dell’Arpa hanno confermato l’esistenza di situazioni di superamento dei limiti di campo elettromagnetico indicati dalla normativa. Complessivamente si tratta di nove siti, 5 dei quali in provincia di Udine (due a Porzus, uno a Faedis, uno a Tarvisio e uno a Gemona), due in provincia di Pordenone (a Caneva Coda di Bosco e località Belvedere) e altri due in provincia di Trieste (a Chiampore e a Concorello). Per ciascuno dei siti nel Piano viene allegata la mappa con la localizzazione del punto di superamento, del punto di controllo e l’indicazione della sorgente.
A Porzus, nei pressi del Cimitero, il primo superamento è stato riscontrato nel 2005. Successivamente le misure in contraddittorio alla presenza di tecnici del ministero dello Sviluppo economico hanno coinvolto 17 emittenti, di cui tre installate in prossimità del punto di superamento e le rimanenti nel sito di Porzus malghe. Verificata la regolarità degli impianti, l’Arpa ha comunicato i coefficienti di riduzione, ma i progetti per la riduzione a conformità degli impianti coinvolti non sono stati presentati. Nel 2010 è pervenuta all’Arpa la richiesta di parere per un nuovo traliccio da installare a nord-est dell’abitato, allo scopo di spostare alcuni degli impianti.
Il monitoraggio della situazione è in corso. Anche per il secondo sito, sempre a Porzus, il superamento è datato, si risale al 2003. In tempi più recenti è stato dato parere favorevole per lo spostamento di due degli impianti presenti, ma misurazioni successive avrebbero confermato la persistenza del superamento fino al 2013, quando il traliccio “incriminato” è stato dismesso.
Decisi ulteriori monitoraggi del campo elettromagnetico dell’area per verificare l’eliminazione del problema. A Pedrosa (Faedis) nonostante la demolizione di alcuni impianti non conformi, è stata rilevata la permanenza di valori superiori ai limiti. Successivamente è stata comunicata la modifica di alcuni impianti e lo spostamento di altri. Anche in questo caso il risultato delle azioni sarà oggetto di verifica.
A Tarvisio l’ultima rilevazione del 2014 conferma la presenza di valori superiori a quelli di attenzione presso il terrazzo di un rifugio. In programma lo spostamento delle emittenti installate e nuove misurazioni. Livelli elevati pure a Gemona per l’impianto di un’emittente radio che avrebbe chiesto l’autorizzazione per lo spostamento in altro sito. A Caneva un sito presenta una complessa situazione legata ad un condono edilizio da superare e ovviamente è oggetto di misurazioni; l’altro sito è in relazione con la presenza di 17 emittenti per il quale è in atto la modifica di un impianto. A Muggia e a Trieste i casi sicuramente più complicati che prevedono la delocalizzazione di diversi impianti.
Nel Piano si ricorda, infine, che «nell’ambito dei pericoli alla salute umana causati dalle fonti di inquinamento elettromagnetico, va evidenziato come l’esposizione dovuta all’uso non corretto di cellulari e tablet può, in alcuni casi, risultare notevolmente maggiore rispetto a quella conseguente alla vicinanza di tralicci Tv e Radio». Da qui la previsione di «una campagna di comunicazione sul corretto uso delle tecnologie».

sabato 11 aprile 2015

EFFECTS OF 2.4 GHz RADIOFREQUENCY RADIATION EMITTED FROM WI-FI EQUIPMENT ON microRNA EXPRESSION IN BRAIN TISSUE.

In questo articolo di recente pubblicazione, si evidenzia un danno a carico delle MicroRNAs del tessuto cerebrale dei topi esposti alle frequenze del wi-fi (2.4 Ghz) AL CONTRARIO DI CHI CONTINUA A SOSTENERE UN SOLO AUMENTO DELLA TEMPERATURA SULLA PELLE.
Gli autori, nelle conclusioni, sottolineano come questo specifico tipo di danno possa essere incluso nella genesi di malattie neurodegenerative.
Si ricorda che l'esposizione 24/24 ore delle cavie è proseguita per 1 (solo) anno 

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Int J Radiat Biol. 2015 Mar 16:1
EFFECTS OF 2.4 GHz RADIOFREQUENCY RADIATION EMITTED FROM WI-FI EQUIPMENT ON microRNA EXPRESSION IN BRAIN TISSUE.

ABSTRACT

PURPOSE:
MicroRNAs (miRNAs) play paramount role in growth, differentiation, proliferation and cell death by suppressing one or more target genes. However, their interaction with radiofrequencies is still unknown. The aim of this study was to investigate the long term effects of radiofrequency radiation emitted from a Wireless Fidelity (Wi-Fi) system on some of the miRNAs in brain tissue.
MATERIALS AND METHODS:
The study was carried out on sixteen Wistar Albino adult male rats by dividing them into two groups such as sham (n: 8) and exposure (n: 8). Rats in the exposure group were exposed to 2.4 GHz radiofrequency (RF) radiation for 24 hours a day for twelve months (one year). The same procedure was applied to the rats in the sham group except the Wi-Fi system was turned off. Immediately after the last exposure, rats were sacrificed and their brains were removed. miR-9-5p, miR-29a-3p, miR-106b-5p, miR-107, miR-125a-3p in brain were investigated in detail.
RESULTS:
The results revealed that long term exposure of 2.4 GHz Wi-Fi radiation can alter expression of some of the miRNAs such as miR-106b-5p (adjP* = 0,010) and miR-107 (adjP* = 0,005). We observed that mir 107 expression is 3.3 times and miR-106b-5p expression is 3.65 times lower in the exposure group than in the control group. However, miR-9-5p, miR-29a-3p and miR-125a-3p levels in brain were not altered.
CONCLUSION:
Long term exposure of 2.4 GHz RF may lead to adverse effects such as neurodegenerative diseases originated from the alteration of some miRNAs expression and more studies should be devoted to the effects of RF radiation on miRNAs expression levels.

martedì 7 aprile 2015

IMPIANTI PER LA TELEFONIA MOBILE: UNA SHORT LIST DEI GESTORI PER TUTELARE LA SALUTE PUBBLICA E INDIVIDUARE I SITI IDONEI

Non si capisce il perché a volte in qualche comune d'Italia si riesca ad attuare un minimo di prevenzione mentre nel nostro comune sembra tutto così difficile .
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Il Comune di Avellino ha deciso di redigere uno strumento di pianificazione per la localizzazione e la gestione degli impianti a servizio della telefonia mobile e di altri sistemi di telecomunicazione dotandosi di una short list dei gestori del servizio. Il provvedimento è stato pensato principalmente per tutelare la salute dei cittadini e allo stesso tempo per venire incontro alle esigenze dei gestori. Dotandosi di questo strumento l'Ente di Piazza del Popolo supera le carenze dell'attuale regolamento e riesce a minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici e l'impatto paesaggistico e ambientale.
Da queste considerazioni nasce l'avviso pubblico per la creazione della short list dei fornitori dei servizi relativi alla redazione di Piani di localizzazione degli impianti a servizio della telefonia mobile e al relativo monitoraggio dei campi elettromagnetici a radiofrequenza. Con l'approvazione della "Short list telecomunicazioni" l'Amministrazione comunale intende procedere alla definizione della localizzazione dei siti idonei ad ospitare le strutture nel rispetto del principio di "minimizzazione degli impianti e del livello di inquinamento elettromagnetico" e punta a dotarsi di assistenza altamente qualificata. Una volta redatto il Piano e creata la short list si realizzeranno le condizioni per poter assicurare la fornitura della consulenza specialistica di supporto alla redazione e all'aggiornamento periodico del Piano stesso sulla base di indagini fisicoradioelettriche. Inoltre si provvederà al monitoraggio continuo dei campi elettromagnetici a radio frequenza, alla predisposizione e all'aggiornamento del catasto urbano delle antenne, alla mappatura elettromagnetica e all'analisi di impatto per questi impianti tecnologici e per le successive tecnologie assimilabili. Saranno anche garantiti il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, quindi la tutela dei cittadini dai rischi che possono derivare dall'esposizione ai campi elettromagnetici e dei luoghi considerati "socialmente sensibili".

domenica 5 aprile 2015

DIFENDIAMO LA SALUTE DALLE RADIAZIONI EMESSE DA CELLULARI, TABLET, WI-FI, WI.MAX, RIPETITORI E ANTENNE GSM, UMTS, LTE (4G)

Riceviamo e pubblichiamo l'invito ad una conferenza che si terrà a Milano 

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Mercoledì 8 Aprile 17,30 - 20,30 alla CASA DELLE DONNE  di Via Marsala 8, angolo via Milazzo ( Metro 2 fermata Moscova, autobus 94, 43; tram 1, 14, 2, 7 )  

Cordless, cellulari, sistemi wireless, circuiti elettrici della casa e dell’ufficio; tralicci, linee interrate e cabine di scambio: conosciamo il contesto in cui viviamo e i rischi per la salute che stiamo correndo?
Vogliamo lasciare che lo spazio in cui viviamo si riempia di pericoli per la salute, a cui nessuno può sottrarsi, senza interessarci dei danni biologici che si paventano e che sono stati già conosciuti?
Le donne conoscono l’importanza dei corpi e la forza della salute, mentre le scelte politiche privilegiano profitti e commerci invece della prevenzione delle malattie.
Ne discuteremo con: Antonella Nappi, ricercatrice universitaria di sociologia, per Difendiamo la salute  e Laura Masiero, presidente della  Associazione per  la Prevenzione e la Lotta all’Elettromagnetismo ( www.applelettrosmog ) dopo avere ascoltato Eva Tibaldi, ricercatrice dell’Istituto Cesare Maltoni Cancer Research Centre Ramazzini Institute di Bologna che presenterà una relazione dal titolo:
           
“ I campi elettromagnetici e i pericoli per la salute “

Convegno organizzato dal gruppo “Difendiamo la salute” del Tavolo Salute e Ambiente della Commissione pari opportunità del Comune di Milano con il sostegno del gruppo Città Bene Comune della casa delle donne.
La salute dipende dalla salubrità ambientale ed oggi ci si ammala dieci anni prima di dieci anni fa (Gennaro, Epidemiologia Genova); una persona su due nell’arco della vita potrebbe ammalarsi di cancro (Associazione di Oncologia Medica, 2011) e la percentuale dei tumori infantili ha continuato a crescere in questi anni in Italia e in Europa (Rabbone, Pediatri per un mondo possibile). Un gruppo di esperti di Salute Pubblica di tutto il mondo ha studiato tutte le ricerche che sono state fatte sugli effetti biologici e gli effetti negativi sulla salute delle radiazioni non ionizzanti: campi elettromagnetici compresi quelli di bassa frequenza e quelli a radiofrequenza/microonde (BioInitiative Working Group, Cindy Sage and David O. Carpenter, Editors. BioInitiative Report: A Rationale for Biologically-based Public Exposure Standards for Electromagnetic Radiation www.bioinitiative.org, December 31, 2012). Raccogliamo alcune cose che vengono dette nella loro “Sintesi destinata al pubblico” (C.Sage pp.3-7).  
Le radiazioni elettromagnetiche “non si possono vedere, non hanno gusto ne odore ma sono una delle esposizioni ambientali più pervasive oggi a cui sono esposti” miliardi di soggetti “ tuttavia queste tecnologie non sono state pensate con in mente quali effetti biologici hanno sulle persone.” (…) “Gli esseri umani sono sistemi bioelettrici. I nostri cuori e cervelli sono regolati al loro interno da segnali bioelettrici. Esposizioni ambientali a campi elettromagnetici artificiali possono interagire con i fondamentali processi biologici nel corpo umano e questo può causare disagio e malattia” (…) “ e anche la morte”.
Negli ultimi decenni “ il livello dei campi elettromagnetici da sorgenti elettriche di fondo è aumentato in modo esponenziale e con la crescente popolarità delle tecnologie wireless come telefoni cellulari, telefoni cordless , reti WI - MAX WI-FI si sono raggiunti livelli senza precedenti. Diversi decenni di ricerca scientifica internazionale confermano che i campi elettromagnetici sono biologicamente attivi  negli animali come negli esseri umani, e potrebbero avere gravi conseguenze per la salute pubblica. Non tutto si sa ancora su questo argomento ma ciò che è chiaro  è che gli standard pubblici esistenti e i limiti di sicurezza pubblica di queste radiazioni, in quasi tutti i paesi del mondo sono migliaia di volte troppo indulgenti” (…): “gli effetti si verificano a livelli migliaia di volte più bassi”. (…) “ Dobbiamo correggere le abitudini che sono deflagrate grazie al totale silenzio sui pericoli già conosciuti e stimabili e grazie soprattutto ad una formazione culturale che è stata spinta sempre più a rinunciare alla previdenza, alla previsione, all'interessamento sanitario preventivo verso la popolazione e all'accoglimento della cura invece come salvaguardia a posteriori rispetto ai prodotti messi in circolo dai mercati.” (…) “ Si devono trovare  alternative che non presentino lo stesso livello di potenziali rischi per la salute per prevenire una estensione dei danni alla salute, in particolare per chi in questo contesto ha iniziato a vivere da poco tempo.”

venerdì 3 aprile 2015

C'È ELETTROSMOG: SOLO DUE ORE AL GIORNO IN ALCUNE AULE

A Spinea in provincia di Venezia sopra la scuola Mantegna passano i cavi dell'alta tensione, "zona rossa" in una parte  dell'edificio

SPINEA. Bambini in mensa e nel laboratorio non oltre le due ore, per non restare troppo esposti all’elettrosmog. Scatta una nuova rilevazione dell’Arpav alla scuola Mantegna di Spinea, al quartiere Graspo de Ua, dopo che i genitori hanno chiesto una verifica urgente dei livelli di emissioni del campo elettromagnetico sopra l’edificio. I controlli sono previsti forse già nei prossimi giorni.
Il “caso” è noto, ma molti genitori ne sono venuti a conoscenza solo di recente, dopo che una rilevazione ambientale datata 2006, aveva confermato la necessità di misure di tutela della salute degli alunni della scuola. «Abbiamo scoperto che parte della scuola non risulta agibile per più di due ore al giorno a causa dei valori elevati di elettrosmog causati dal passaggio, nei pressi della scuola, di un elettrodotto ad alta tensione», scrivono i genitori della Mantegna in una lettera al Comune e all’Arpav.
La “zona rossa” riguarda solo un’ala dell’edificio, quella formata dai due locali mensa, dall’aula informatica, dalla biblioteca e dalle aule insegnanti e pittura, oltre che dell’atrio, motivo per cui finora non è stato necessario chiudere l’intera scuola, ma solamente limitare la permanenza dei bambini nei locali incriminati. Due ore al massimo, poi gli insegnanti hanno il compito di riportare gli alunni in classe. «Ma tenendo conto del fatto che le aule frequentate dai bambini per 8 ore al giorno sono solo a pochi metri dall’area “limitata”», continuano mamme e papà, «siamo molto preoccupati per la salute dei nostri figli». Anche perché i genitori hanno scoperto il problema solo di recente, dopo che da alcuni di loro era partita la richiesta di istituire due classi prime per il prossimo anno scolastico, viste le numerose richieste di iscrizione. Gli spazi sembravano esserci e pure vuoti. La richiesta, però, ha avuto esito negativo e il motivo è stato loro presto spiegato: parte della scuola non risulta agibile a causa dei campi elettromagnetici aerei. «Questo clima d’incertezza sta causando forte preoccupazione e sta maturando in noi l’idea non solo di non iscrivere i nostri figli in prima, ma anche di spostare i bambini che già frequentano la Mantegna in un’altra scuola», concludono i genitori, che ora vogliono sapere se la parte agibile dell’edificio, quella più frequentata dai bambini, sia abbastanza sotto la soglia prevista per legge quando a elettrosmog.



giovedì 2 aprile 2015

CONFIRMATION STUDIES OF SOVIET RESEARCH ON IMMUNOLOGICAL EFFECTS OF MICROWAVES: RUSSIAN IMMUNOLOGY RESULTS.

In questo studio pubblicato (nel 2010) dal Prof. Grigoriev e collaboratori, vengono replicati  i dati ottenuti da studi precedenti condotti tra il 1974 ed il 1991 dai ricercatori dell'ex Unione Sovietica, con particolare riferimento all'azione delle microonde sul sistema immunitario dei ratti esposti.
Dai test si riscontra una  produzione di autoanticorpi diretti contro gli antigeni della struttura cerebrale con manifestazioni cliniche quali ridotta capacità di movimento e stress comportamentale, Il tutto a valori di CEM non termici.
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Bioelectromagnetics. 2010 Dec;31(8):589-602. doi: 10.1002/bem.20605. Epub 2010 Sep 20.
Confirmation studies of Soviet research on immunological effects of microwaves: Russian immunology results.

1Federal Medical Biophysical Centre FMBA, Moscow, Russia. profgrig@gmail.com

ABSTRACT
This paper presents the results of a replication study performed to investigate earlier Soviet studies conducted between 1974 and 1991 that showed immunological and reproductive effects of long-term low-level exposure of rats to radiofrequency (RF) electromagnetic fields. The early studies were used, in part, for developing exposure standards for the USSR population and thus it was necessary to confirm the Russian findings. In the present study, the conditions of RF exposure were made as similar as possible to those in the earlier experiments: Wistar rats were exposed in the far field to 2450 MHz continuous wave RF fields with an incident power density in the cages of 5 W/m² for 7 h/day, 5 days/week for a total of 30 days, resulting in a whole-body SAR of 0.16 W/kg. Effects of the exposure on immunological parameters in the brain and liver of rats were evaluated using the complement fixation test (CFT), as in the original studies, and an additional test, the more modern ELISA test. Our results, using CFT and ELISA, partly confirmed the findings of the early studies and indicated possible effects from non-thermal RF exposure on autoimmune processes. The RF exposure resulted in minor increases in formation of antibodies in brain tissue extract and the exposure did not appear to be pathological. In addition, a study was conducted to replicate a previous Soviet study on effects from the injection of blood serum from RF-exposed rats on pregnancy and foetal and offspring development of rats, using a similar animal model and protocol. Our results showed the same general trends as the earlier study, suggesting possible adverse effects of the blood serum from exposed rats on pregnancy and foetal development of intact rats, however, application of these results in developing exposure standards is limited.

martedì 31 marzo 2015

IL COMUNE DI COLOGNO MONZESE DICE NO ALL’ANTENNA IN VIALE LOMBARDIA: INQUINA

Il Comune di Cologno dichiara guerra all'elettrosmog, ma per ora se la prende solo con un’antenna. Il 18 marzo scorso la giunta di Cologno Monzese ha respinto un offerta di contratto per installazione di un’antenna da parte di una società specializzata su lastrico solare condominiale in viale Lombardia 143.
Il condominio era stato chiamato a valutare la locazione del tetto per l’installazione di un’antenna per la telefonia mobile con un canone di locazione non inferiore a 10.000 euro annui.

L’amministrazione comunale che rappresenta la maggioranza in termini di millesimi pari al 60% degli alloggi di proprietà dell’ente.
La giunta quindi doveva decidere se rigettare la proposta della società, così come formulata, seppur i restanti proprietari volessero accettare la decisione, imponendo in sede assembleare la volontà dell’ente, per effetto della maggioranza dei millesimi;. All'unanimità ha respinto la proposta della società di telefonia mobile.
“Su questa questione – dice l’assessore Cocciro – seppure la scienza ufficialmente dice che non ci sono rischi, studi epidemiologici recenti, sempre più dimostrano, l’aspetto dannoso dell’inquinamento elettro magnetico in generale ed in particolare delle alte frequenze riconducibili all'installazione di antenne per la telefonia cellulare. Su una questione quindi così delicata che coinvolge la salute dei cittadini, una buona amministrazione deve far prevalere il principio della “prevenzione del danno”. Ecco perché la giunta ha votato contro l’installazione dell’antenna di telefonia mobile”.
Inoltre, ha spiegato spiega l’assessore Cocciro, sempre sulla questione dell’inquinamento elettromagnetico il Comune nel suo piano del governo del territorio aveva previsto l’interramento di tratte di rete aerea di elettrodotti, da realizzare in parte con risorse proprie ed in parte con il contributo degli operatori privati. A tal proposito con delibera N° 19 del 02/03/2011 aveva aggiornato il costo degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria del 5%, destinando tale maggiorazione alla costituzione di un fondo da destinare al risanamento del territorio per la riduzione dell’impatto elettromagnetico.


FONTE : NORDMILANO24.IT

COMUNICATO STAMPA DELL'UNIONE GLOBALE PER BLOCCARE LO SVILUPPO DELLE RADIAZIONI DALLO SPAZIO

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa dell'Unione Globale per Bloccare lo Sviluppo delle Radiazioni dallo Spazio - Global Union Against Radiation Deployment from Space (GUARDS)
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La prevista distribuzione globale di Wi-Fi dallo spazio potrebbe distruggere lo strato di ozono, inasprire i cambiamenti climatici e minacciare la vita sulla Terra
  
25 marzo 2015

    Cinque società si stanno organizzando per fornire, entro i prossimi tre o quattro anni, una copertura globale di Wi-Fi ad alta velocità proveniente dallo spazio. Secondo la coalizione internazionale di associazioni, recente formata, la Global Union Against Radiation Deployment from Space (GUARDS) ovvero l'Unione Globale per bloccare lo Sviluppo di Radiazioni dallo Spazio (GUARDS), tutto questo rappresenta un vero e proprio incubo per la salute pubblica e per l’ambiente.
    Secondo GUARDS, i collegamenti satellitari necessari a distribuire questi servizi potrebbero mettere in pericolo lo strato di ozono e potrebbero contribuire significativamente ai cambiamenti climatici. I gas di scarico dei razzi contengono cloro che distrugge l'ozono, vapore acqueo (un gas a effetto serra) e particelle di ossido di alluminio che si depositano sulle nuvole nella stratosfera. Nei fumi di scarico dei razzi si osserva, infatti, la completa distruzione dell'ozono.
    Secondo Aleksandr Dunayev della Agenzia Spaziale Russa, citato dal New York Times (14 maggio 1991, pag. 4) "Circa 300 lanci dello Space Shuttle ogni anno sarebbero una catastrofe e lo strato di ozono andrebbe completamente distrutto."
    Nei primi anni '90, nel mondo si  effettuavano in media solo 12 lanci di razzi all'anno. Mantenere una flotta di 4.000 satelliti nello spazio, ciascuno con una durata prevista di cinque anni, potrebbe comportare un numero di lanci ogni anno tale da creare una catastrofe ambientale.
    Un'altra preoccupazione di GUARDS è lo stesso Wi-Fi. Benché venga ritenuto da molti come un servizio di grande valore, il Wi-Fi funziona con radiazioni pulsate a microonde, simili a quelle utilizzate dai forni a microonde. Numerosi studi scientifici dimostrano che le radiazioni da radiofrequenza e da microonde possono avere un ruolo nella riduzione delle foreste, nella scomparsa di rane, di pipistrelli, di api da miele e nella minaccia di estinzione del passero comune oltre che provocare altri danni al DNA nell'Uomo. E' di vitale importanza per la vita sulla Terra che si diminuiscano queste radiazioni.
    "Il corpo umano", sostiene il dottor Gerard J. Hyland, dell'Università di Warwick, nel Regno Unito, "è uno strumento elettrochimico con una estrema sensibilità", sottolineando che, come una radio, può essere disturbato dalle radiazioni a cui è esposto. Se un segnale elettromagnetico può azionare un dispositivo meccanico, infatti, può disturbare anche ogni cellula del corpo umano.
    Il 7 febbraio 2014 il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti ha dichiarato, in riferimento ai limiti estremi che disciplinano la radiazione utilizzate dal Wi-Fi, che "gli standard di sicurezza per le radiazioni elettromagnetiche della Federal Communications Commission (FCC) continuano a basarsi solo sugli effetti termici, che rappresentano un criterio ormai vecchio di quasi 30 anni e oggi inapplicabile".
    Nel 2011 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato, inoltre, le radiazioni emesse dai telefoni cellulari, Wi-Fi, e da altre tecnologie wireless come possibili cancerogene per l'Uomo (Classe 2B). Recenti studi scientifici hanno concluso che sarebbe più appropriata la classificazione della radiofrequenza come cancerogeno certo (Classe 1A). Ciononostante, i progetti di un Wi-Fi globale dallo spazio renderebbero l'esposizione a queste onde elettromagnetiche praticamente ubiquitaria ed ineludibile.
    Una recente lettera inviata al Comitato Economico e Sociale Europeo da 88 associazioni, che rappresentano tutte insieme oltre un milione di persone, denuncia che i governi stanno tradendo la fiducia della popolazione ignorando i pericoli delle radiazioni a radiofrequenza e microonde.
    L’intento di GUARDS è quello di bloccare i piani di sviluppo del Wi-Fi globale, che costituirebbero una sperimentazione non consensuale sugli esseri umani e, dunque, una violazione dei diritti umani secondo il Codice di Norimberga.

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CHI SIAMO: Global Union Against Radiation Deployment from Space (GUARDS)
GUARDS è una coalizione internazionale di diverse associazioni che hanno creato un coordinamento per fermare i piani di sviluppo del Wi-Fi globale dallo spazio che minaccia la vita sulla Terra.
Contatto: Ed Friedman, Maine USA, 207-666-3372 edfomb@comcast.net
Contatto in Italia: Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (AMICA)

Fonti bibliografiche

Salute umana

Il Rapporto BioInitiative (1500 pagine) sugli effetti sulla salute della radiofrequenza e delle microonde è stato pubblicato nel 2007 con un aggiornamento nel 2012. Gli autori sono 29 scienziati provenienti da dieci paesi. Hanno pubblicato migliaia di studi che mostrano l’interferenza con i processi chimici nel corpo, delle radiofrequenze con numerosi effetti tra cui alterazioni genetiche, cancro, disfunzioni immunitarie, danni neurologici, e infertilità. Il Rapporto è disponibile all'indirizzo: www.bioinitiative.org.

Lettera Avviso inviata nel mese di febbraio 2015 al Comitato Economico e Sociale Europeo da 88 organizzazioni (tra cui AMICA) riguardo il tradimento della fiducia dei cittadini da parte delle istituzioni che ignorano gli effetti delle radiazioni da radiofrequenza e da microonde. Disponibile all'indirizzo: http://www.radiationresearch.org/images/rrt_articles/EM-Radiation-Research-Trust-Letter-of-Notice-Served-on-Mr-Richard-Adams.pdf

L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), un comitato dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha classificato le radiazioni da radiofrequenza, compresa quella emessa dalla tecnologia wireless, come possibile cancerogeno per l'uomo in Classe 2B.

Il medico inglese Erica Mallery-Blythe ha scritto un ottimo rapporto sulla Elettrosensibilità che si stima colpisca attualmente il 5% della popolazione mondiale: www.iemfa.org/wp-content/pdf/Mallery-Blythe-v1-EESC.pdf

Il 7 febbraio 2014, il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti ha dichiarato, in riferimento ai limiti estremi che disciplinano la radiazione utilizzati dal WiFi, che "gli standard di sicurezza per le radiazioni elettromagnetiche della Federal Communications Commission (FCC) continuano a basarsi sugli effetti termici, un criterio ormai vecchio di quasi 30 anni  e oggi inapplicabile". Fonte. http://www.ntia.doc.gov/files/ntia/us_doi_comments.pdf

Ambiente

Studi dimostrano che la radiazione da radiofrequenza danneggia l'ambiente, sia la flora che la fauna.
Fonti:

Il 31 ottobre 2014 è stata presentata alla Manitoba Entomological Society la revisione di 91 studi sugli effetti delle radiazioni da radiofrequenza e da microonde su api, insetti, uccelli, ecc .
Fonte: https://groups.google.com/forum/#!topic/ mobilfunk_newsletter / 0RUPGTI4qQY

Sulla riduzione dell'ozono e il cambiamento climatico da gas di scarico dei razzi: http://www.eucass-proceedings.eu/articles/eucass/pdf/2013/01/eucass4p657.pdf

Piani di sviluppo del Wi-Fi dai satelliti

Le cinque aziende che cercano di fornire radiazioni Wi-Fi globale dallo spazio sono:
SpaceX: 4000 satelliti, ad un altezza di 750 miglia http://www.spacex.com/
OneWeb: 2.400 satelliti, ad un altezza di 500-590 miglia http://www.oneweb.world/
Google: 200.000 palloni ad alta quota (62.500 piedi) ("Progetto Loon") http://www.google.com/loon/

Outernet: microsatelliti a bassa orbita https://www.outernet.is/en/