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giovedì 26 febbraio 2015

SESTO S.GIOVANNI PENULTIMO COMUNE DELLA PROVINCIA NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI

Sesto San Giovanni è in coda alla classifica dei Comuni dell’area metropolitana di Milano che fanno la raccolta differenziata dei rifiuti. Se infatti Bernate Ticino e Cisliano sono i Comuni che si contendono le prime posizioni, con circa il 90 per cento di raccolta differenziata dei rifiuti, Sesto San Giovanni è invece in penultima posizione con il 46,19 per cento, davanti a Basiglio (43,52 per cento) e subito dopo Milano: il capoluogo infatti è terzultimo con il 48,93 per cento.
I dati emergono da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dichiarazioni Mud (Modello unico dichiarazione ambientale) presentate dai Comuni dal 2008 al 2014 e dalle imprese dal 2009 al 2013. Dai dati 2014 emerge una crescita del 5 per cento della raccolta differenziata di Milano e provincia rispetto alle dichiarazioni 2013. Sono infatti oltre 896 mila le tonnellate raccolte, sempre in aumento dal 2010 in poi. In crescita, in particolare, la raccolta di plastica (+9,8% rispetto al 2013), di rifiuti da spazzamento (+7,6%) e di inerti (+3,9%).
Tra i Comuni del Nordmilano primeggia Cusano Milanino con il 78,48 di raccolta differenziata. Seguono Paderno Dugnano (66,67 per cento), Bresso (63,91 per cento), Cormano (60,03 per cento), Cologno Monzese (57,25 per cento) e Cinisello Balsamo (55,19 per cento).

mercoledì 25 febbraio 2015

BANDA LARGA E INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO: I LIMITI MIGLIORI? IL GOVERNO LI ALZA

Capita che l’Italia abbia livelli di tutela superiori a quelli dell’Unione Europea in un ambito nevralgico della salute pubblica. Il governo di eccellenza di questo paese, quindi, pensa bene di correre subito ai ripari: dichiarando di volerli abbassare. L’ambito in questione è quello, sensibilissimo, dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici (cem), di recente tornato agli onori della cronaca grazie a una sentenza del Tar Sicilia nella nota vicenda del “Muos”.

Nel quadro del “Piano banda larga”, il governo si accinge ad adottare una geniale misura di tutela della salute dei suoi cittadini: “Uniformare i limiti nazionali a quelli europei in materia di elettro-magnetismo” con conseguente, dichiarato, “innalzamento dei limiti elettromagnetici”.
Pur non essendo specificato, ma quell'innalzamento potrebbe esser fino a dieci volte i limiti attuali. L’Italia non ha alcun obbligo di “uniformarsi”. Questo campo non è tra quelli in cui l’Ue abbia competenza esclusiva e neanche competenza concorrente con gli Stati membri.
In materia di tutela della salute umana, infatti, l’Unione ha solo “competenza per svolgere azioni intese a sostenere, coordinare o completare l’azione degli Stati membri” (art. 6 Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea); e, quindi, in ambito di sanità pubblica “l’azione dell’Unione [….] completa le politiche nazionali” (art. 168).

( leggi QUI l'articolo completo di Stefano Palmisano del 23 febbraio 2015 sul ilfattoquotidiano.it )




lunedì 16 febbraio 2015

AEROPORTO DI FIRENZE : I MEDICI LANCIANO L'ALLARME INQUINAMENTO

Condividiamo le preoccupazioni esposte dai medici dell’ISDE , che sono anche le nostre relativamente all’autorizzazione del governo ad aumentare i voli dall’aeroporto di Linate a Milano per EXPO e che vede gli aerei in fase di decollo passare sopra un area che comprende Sesto S.G., Cologno M., Brugherio e Cinisello , ciò ha già comportato un aumento di traffico e di conseguenza di Inquinamento atmosferico provocato dalle emissioni prodotte dai motori degli aerei che va a sommarsi ad un inquinamento dell'aria già presente causato dall'inceneritore e dal traffico automobilistico.
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Aeroporto, allarme salute: "Rischi alti con l'ampliamento” .La denuncia dei Medici per l'ambiente. Preoccupano l'inquinamento atmosferico, il rumore e i campi elettromagnetici“

E' allarme per i riflessi che potrebbe provocare sulla salute dei cittadini l'ampliamento dell'aeroporto Vespucci di Peretola. A denunciarlo, in seguito al via libera sancito dalla fusione fra Firenze e Pisa, è la sezione provinciale di ISDE Italia - Associazione medici per l’ambiente. Facendo riferimento a studi nazionali ed internazionali, infatti, i medici "esprimono grande preoccupazione": parlano dei possibili effetti negativi causati dall'inquinamento da trasporto aereo, denunciando rischi di "malattie cardiovascolari, respiratorie, tumori, disturbi neuro-comportamentali, disturbi del sonno, disturbi dell'apprendimento e dell'attenzione nei bambini e un conseguente peggioramento della qualità della vita per compromissione della qualità del sonno a causa delle operazioni aeroportuali svolte nelle ore notturne".

Una denuncia pesante, che fa riferimento alle tipologie di inquinamento che provocano gli aeroporti: "Inquinamento atmosferico provocato dalle emissioni prodotte dai motori degli aerei, inquinamento acustico generato dalle fasi di avvicinamento, atterraggio e decollo degli aerei e dal connesso traffico veicolare, inquinamento elettromagnetico, prodotto dai sistemi radar delle torri di controllo e degli aerei insieme alle antenne di radiotrasmissione ed ai sistemi elettromagnetici utilizzati per i controlli di sicurezza", spiegano in una nota.

"Inoltre - aggiungono i medici per l'ambiente - l’attuazione di questo progetto aeroportuale provocherebbe anche un rischio idrogeologico, per la deviazione del Fosso Reale (un corso d'acqua di circa 6 km, che attraversa i comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio e raccoglie le acque di numerosi canali della Piana), danneggiando inoltre l'oasi Wwf di Focognano e vanificando il parco della Piana fiorentina". "In conclusione - sottolineano - l’ampliamento dell’aeroporto Vespucci di Firenze non è coerente con il nuovo Piano nazionale e regionale della prevenzione 2014-2018, che si prefigge l'obbiettivo di ridurre il carico di malattia e le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute”.


sabato 14 febbraio 2015

M.U.O.S. - IL TAR DI PALERMO DICE STOP


I giudici amministrativi di Palermo lo ritengono pericoloso per la salute


Lo hanno deciso i giudici del Tar di Palermo che hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi, provincia di Caltanissetta, contro l’installazione del Muos, ovvero il sistema di comunicazioni satellitari in fase di realizzazione Sicilia. Secondo i giudici il sistema sarebbe pericoloso per la salute dei cittadini, ipotesi caldeggiata da tempo anche dai tanti comitati locali sorti contro il Muos. ] PALERMO - Stop (per ora) al Muos. Lo hanno deciso i giudici del Tar di Palermo che hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi, provincia di Caltanissetta, contro l’installazione del Muos, ovvero il sistema di comunicazioni satellitari in fase di realizzazione Sicilia. Secondo i giudici il sistema sarebbe pericoloso per la salute dei cittadini, ipotesi caldeggiata da tempo anche dai tanti comitati locali sorti contro il Muos.  ( Leggi QUI l’articolo completo )


venerdì 13 febbraio 2015

CONFERENZA /INCONTRI SULL'ELETTROSMOG A COLOGNO MONZESE

L’Associazione Sottocorno insieme a l’ Associazione Italiana Elettrosensibili, La Lampada di Aladino onlus di Brugherio e l’Associazione Lorenzo Perrone onlus di Cologno Monzese , hanno organizzato tre serate informative sul tema dell'inquinamento elettromagnetico a COLOGNO MONZESE.

Si parlerà di cos'è l'elettrosmog, elettrodotti, alte e basse frequenze, Wi-Fi, cellulari,… Ma fanno male o no? Come difenderci? Quali le fasce di popolazione più a rischio?
Quali gli effetti biologico-sanitari a medio e lungo termine?
Queste e molte altre le domande alle quali i relatori cercheranno di rispondere,relazionando e confrontandosi con il pubblico
  
La prima conferenza avrà luogo venerdì 13 febbraio pv alle ore 20.45
presso la Sala Pertini di Villa Casati  in via Mazzini 9 a Cologno Monzese, dal titolo

INFORMAZIONE E DISINFORMAZIONE:
imparare a "leggere" le notizie per proteggere la propria salute

Sei invitato a partecipare.

Per info visitaQUI ) la pagina del comune di Cologno Monzese  

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Staff Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

mercoledì 11 febbraio 2015

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, LA FRANCIA VARA UNA LEGGE CHE LO LIMITA

Non sarà la riforma ‘precauzionale’ perfetta, ma ha tutte le caratteristiche per poterlo diventare. Finita l’epoca della deregulation e di (troppe!) teste sotto la sabbia, il parlamento francese ha varato una legge innovativa che regolamenta la diffusione eterea dell’elettrosmog, compresa la giungla delle cosiddette ‘antenne selvagge’. Da adesso i ripetitori di telefonia mobile spuntati come funghi sui palazzi saranno censiti, mappati e monitorati nella loro emissione elettromagnetica dall’Agenzia Nazionale delle Frequenze, con tanto di risultati resi (giustamente!) pubblici. Previste multe per i trasgressori beccati fuori soglia (75.000 euro, per la verità non proprio multe salate!): Parigi ha così tirato il freno alle incontrollate politiche di marketing degli operatori delle Tlc, irriducibili negazionisti dei pericoli socio-sanitari derivanti dall’elettrosmog, stabilendo un limite anche all’utilizzo ‘cumulativo’ di cellulari e dispositivi Wi-Fi, vietati negli asili e nei luoghi con bimbi sotto i tre anni (anche se dai quattro anni non c’è certezza d’inibizione dell’apoptosi…suicidio programmato delle cellule), ma disabilitato pure nelle scuole elementari (eccetto per uso didattico).
Vietate le pubblicità di telefoni portatili che non contengano raccomandazioni sull’uso precauzionale di auricolare o modalità Hands Free per ridurre l’esposizione della testa alle radiazioni di radiofrequenza. La cosa non è nuova: “Un cellulare prima dei 12 anni? Mai” fu il discusso claim della campagna pubblicitaria promossa nel 2008 dal sindaco di Lione Mireille Roy. E per il calcolo dei campi elettromagnetici plurimi generati da più antenne in città, più informazione e consapevolezza per la cittadinanza attraverso relazioni annuali con dati sulle rilevazioni dei Cem alla portata di tutti. La partecipazione, infatti, sembra essere proprio un cardine transalpino: venne già tentata a Grenoble nel 2009 con la promozione della Tavola Rotonda sui Ripetitori di Cellulari, mettendo gli uni di fronte agli altri cittadini-consumatori, compagnie operatrici e amministrazioni locali. Insomma, il modello francese non è altro che quanto dovuto per tentare di preservare il benessere generale, dei bambini, e della crescente popolazione affetta da elettrosensibilità, insidiosa malattia ambientale scatenata (proprio!) dall’esposizione anche a piccole dosi a campi elettromagnetici (a Parigi c’è la via dello shopping  No Wi-Fi e sulle Alpi esiste una Free Elettrosmog Zone per tutelare gli ammalati).

Leggi QUI l’articolo COMPLETO di Maurizio Martucci del 10 febbraio 2015


lunedì 9 febbraio 2015

COMUNICATO STAMPA DI RETENOELETTROSMOGITALIA

Riceviamo e pubblichiamo

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SCANDALO IN C.E.S.E. (COMITATO ECONOMICO SOCIALE  EUROPEO ):CONFLITTI DI INTERESSI bloccano la strada alle persone con deficit funzionale per Elettrosensibilità

Le Associazioni europee che difendono i diritti delle persone elettrosensibili   e le organizzazioni che lottano contro l'inquinamento elettromagnetico, DENUNCIANO  la  loro profonda preoccupazione per il conflitto di interessi e le irregolarità che  ci sono state nell'adozione della  "contro-opinione" sulla ipersensibilità elettromagnetica nella sessione  plenaria del CESE del 21 gennaio.
Il CESE (EESC) è un  organo consultivo dell'Unione europea. Istituito nel 1957, esso fornisce consulenza qualificata alle maggiori istituzioni dell'UE (Commissione, Consiglio e Parlamento europeo) attraverso l'elaborazione di pareri sulle proposte di leggi europee.
La sezione specializzata Trasporti, energia, infrastrutture, società dell'informazione (TEN) appartenente al Comitato economico e sociale europeo (CESE), ha preparato un progetto di parere che raccomanda ai governi europei per alleviare la difficile situazione di emarginazione e di precarietà in cui le persone colpite dal vivo dalla elettrosensibilità. Queste persone, oltre ad aver perso la loro salute e stante  la costante sofferenza con sintomi dolorosi e gravi, spesso hanno perso il lavoro, la vita sociale e molti di loro anche la loro dignità, dovendo vivere in condizioni squallide che nessun essere umano dovrebbe  sopportare oggi in questa nostra  Europa.
Una commissione di studio su electrohypersensibility (EHS) ha analizzato  tutte le prove scientifiche e riconosciuto la validità degli effetti dei campi elettromagnetici per le persone elettrosensibili. Questo processo è durato mesi. 
IL PROGETTO ORIGINALE DI PARERE DELLA COMMISSIONE
Ha reso visibile la situazione di coloro che sono affetti da emarginazione e da gravi violazioni dei loro diritti umani fondamentali, nel totale abbandono delle autorità sanitarie (inconsapevoli dei loro effetti e di come agire).
La commissione inoltre ha riconosciuto la crescente prevalenza di EHS e del loro handicap sulla occupazione come una disabilità funzionale con una sindrome ambientale legati alla loro esposizione ai campi elettromagnetici.
La commissione stava chiedendo passi concreti per recuperare i loro diritti perduti, assistenza e tutela, eliminando / riducendo la loro esposizione, compresa la creazione di "aree bianche". Inoltre il documento contemplava delle misure protezionistiche per la popolazione in generale e in particolare per bambini e ragazzi (ad esempio cavo per la connessione ad  internet nelle scuole, invece di connessioni Wi-Fi). 
IL "controparere"
E 'stato presentato e sollecitato da un membro del CESE, che è in grave conflitto di interessi, il signor Richard Adams, meno di 24 ore prima del processo di approvazione e senza alcun precedente studio.
Esso nega che i problemi di salute legati alla elettrosensibilità sia  associati all'esposizione alle emissioni elettromagnetiche e non presta alcuna attenzione alla grande quantità di prove scientifiche sugli effetti biologici studiati da medici, scienziati e associazioni professionali per la salute in tutto il mondo.
Esso utilizza argomenti negazionisti solitamente avanzati dal settore industriale interessato, che non riconoscono i possibili effetti negativi delle tecnologie wireless.
 Con questo nuovo rifiuto della Commissione , la storia si ripete, perché ci sono state molte sostanze nocive per la salute i cui effetti negativi sono stati molto camuffati e misconosciuti per molto tempo,  data la pressione dei vari settori economici  coinvolti (vedi, per esempio, tabacco da fiuto, l'amianto, la benzina contenente piombo e, purtroppo, alcuni altri) .
 Questa posizione  "controparere" solo prolunga la situazione angosciante in cui le persone vivono la elettrosensibilità.
Gli Elettrosensibili  per il Diritto alla Salute deplorano che all'interno del CESE l'Europa umanistica dei diritti umani fondamentali non abbia vinto, ma la mercantilista Europa sia  in grado di passare con il rullo sui cittadini e dei suoi principi fondamentali  del suo percorso, lasciando una scia di effetti collaterali, della mancanza di protezione alla disuguaglianza.
 Le organizzazioni interessate sono grati al gruppo di studio che ha prodotto il  parere originario,  al loro serio e rigoroso stile di lavoro, come i  membri che hanno sostenuto il parere iniziale con 110 voti, nonostante la confusione e le irregolarità che si sono verificati nella votazione.
Le stesse organizzazioni  sono in procinto di denunciare le profonde irregolarità  ai canali adeguati .
Una analisi molto dettagliata è disponibile grazie a questo link: http://goo.gl/agjjPG 


sabato 7 febbraio 2015

ELETTROSMOG, UN NEMICO INVISIBILE. LA SENATRICE DONNO: "S'INDAGHI A LECCE"

L'esponente del M5S presenta un'interrogazione ai ministri dell'Ambiente e della Salute, Gian Luca Galletti e Beatrice Lorenzin, partendo dalle segnalazioni in città di anomalie alle autovetture dotate di centraline elettroniche che si bloccherebbero all'improvviso in città

LECCE – L’elettrosmog, il nemico invisibile che fa paura. Tanto da diventare oggetto di un’interrogazione che la senatrice Daniela Donno del Movimento 5 Stelle ha presentato ai ministri dell’Ambiente e della Salute, rispettivamente Gian Luca Galletti e Beatrice Lorenzin.
Tutto nasce da alcune anomalie registrare nel centro cittadino di Lecce, che riguardano autovetture dotate di centraline elettroniche. Queste si sarebbero fermate all’improvviso, forse per interferenze dovute alla presenza di emissioni di onde elettromagnetiche, che potrebbero quindi aver superate le soglie lecite.
E’ chiaro che si tratta per il momento solo di ipotesi, ma le segnalazioni sono già diverse e una di queste è stata presentata nei giorni scorsi da un automobilista all’associazione di difesa dei consumatori Sportello dei diritti. Il veicolo anche in quel caso si sarebbe bloccato di colpo nella zona di piazza Mazzini, con tutti i rischi connessi per la viabilità, per ripartire solo dopo diversi tentativi.  
Sul tema delle emissioni, fa presente la senatrice Donno, le istituzioni comunitarie hanno rilevato che, nel corso degli ultimi decenni, l’esposizione ambientale a fonti di campi elettromagnetici è aumentata ininterrottamente a causa della domanda di elettricità, di tecnologie senza filo sempre più avanzate e di evidenti cambiamenti culturali e sociali.
Ogni singolo cittadino è quindi esposto a una sorta di fitta rete di campi elettrici e magnetici di diverse frequenze, ovunque si trovi, in casa come sul luogo lavoro. E ad avviso dell’esponente del M5S, i segnali provenienti da Lecce non devono passare inosservati.
“Chiediamo ai ministri Galletti e Lorenzin di indagare, di concerto con le autorità locali e regionali, sugli anomali episodi registrati nella città di Lecce legati alla presenza di forti emissioni di onde elettromagnetiche, mediante un aggiornato rilievo e censimento delle singole sorgenti di campo elettromagnetico e con la misurazione dei corrispondenti valori rilevabili in prossimità delle principali fonti di irradiazione”, dichiara a tal proposito la senatrice.
“Il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell’intervallo di frequenze a norma – aggiunge - è un precetto che non può trovare smentite”. “Non solo – prosegue -: è necessario promuovere la conoscenza degli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute, tenendo conto non solo delle prescrizioni derivanti dalla normativa vigente ma anche delle raccomandazioni e degli studi della ricerca comunitaria e internazionale”.

Tali problemi, si era già rilevato nei giorni scorsi, potrebbero dipendere dal fatto che ai ripetitori di telefonia mobile già presenti si sono aggiunte le antenne per le trasmissioni del 4G, l’ultima generazione di frequenze per cellulari, che si sommano a quelle per il Wi Fi di Internet dei numerosi operatori sul mercato. Un’amplificazione di segnali, con somma d’interferenze, che potrebbe essere la causa degli strani fenomeni.“

FONTE : LECCEPRIMA.IT

venerdì 6 febbraio 2015

PESCARA, MONTA LA PROTESTA ANTI-ELETTRODOTTO: SIT-IN, FLASH-MOB E VOLANTINI CONTRO TERNA

Pescara. Terna, la società che sta realizzando l’elettrodotto che collegherà il Montenegro all’Abruzzo, si mostra alla cittadinanza, e il fronte del No passa all’attacco: un sit-in di protesta presidierà l’open day che si terrà venerdì al teatro d’Annunzio.

Dalle 9 alle 19, i responsabili di Terna Rete Italia e alcuni tecnici comunali saranno aperto al confronto con la cittadinanza per chiarire ogni dubbio sulla maxi opera appena approdata sulla spiaggia di Fosso Vallelunga, per poi essere interrata e attraversare Pescara e molti altri comuni, fino a Cepagatti, dove i cantieri già aperti sono finito sotto le piene del fiume.

“L’iniziativa nasce dalla volontà di continuare un percorso di dialogo costruttivo e trasparente con la popolazione locale con l’obiettivo di far conoscere e comprendere aspetti tecnici, in alcuni casi effettivamente complessi, di una delle opere più importanti in programma da Terna per la sicurezza e la qualità dei servizio elettrico” – ha spiegato ieri dal Municipio Adel Montawi, responsabile Autorizzazioni e Concertazione di Terna Rete Italia, nel corso di una conferenza stampa convocata insieme al sindaco Alessandrini e al suo vice Del Vecchio. “Per l’intera giornata di venerdì i nostri tecnici e i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Pescara saranno a disposizione dei cittadini lungo un percorso ideale con stand tematici sull’opera in oggetto. Ogni stand sarà dedicato ad un tema di particolare interesse pubblico: motivazioni, caratteristiche e benefici dell’opera, ricadute per i cittadini e per le strutture ricettive dei cantier, campi elettromagnetici, percorso concertativo con le amministrazioni comunale. Alla fine del percorso i partecipanti avranno la possibilità di esprimere i propri commenti e le proprie osservazioni tramite la compilazione di un’apposita scheda a cui i nostri tecnici risponderanno singolarmente nelle settimane successive” – ha concluso Montawi.

Ma il largo fronte di associazioni ambientaliste e di comuni cittadini contrari al cavidotto si prepara a reagire. Lungo via Tiburtina, nel tratto che conduce a Sambuceto, comune Teatino deciso a bloccare il maxi-cavo, sono stati affissi decine e decine di volantini “No Terna” su altrettanti alberi minacciati di taglio dal passaggio dell’elettrodotto. La protesta più grande, però, è quella che si prevede nel corso del sit-in in programma al teatro D’Annunzio di Pescara, dalle 16 alle 19 di venerdì, in contemporanea con l’open day: “Terna sta imponendo sulla testa dei cittadini due enormi elettrodotti, il Villanova – Gissi e il Montenegro-Pescara-Cepagatti. Ora, a cantieri aperti  ed, espropri in corso, la società vuole presentare le opere per dialogare con i cittadini”, si legge nell’invito che sta circolando su Facebook. In programma anche un Flash-Mob organizzato, si legge ancora,  “dai cittadini che reclamano trasparenza e partecipazione prima che le scelte vengano prese e non dopo”.

FONTE : CITYRUMORS ABRUZZO



giovedì 5 febbraio 2015

“ELETTROSMOG: QUALI RISCHI, QUALI REGOLE “ CONFERENZA A FRASCATI IL 10 FEBBRAIO 2015

martedì 10 febbraio 2015, ore 18:00 a Frascati, sala degli "Specchi" del Palazzo comunale Piazza G. Marconi:

ELETTROSMOG: QUALI RISCHI, QUALI REGOLE

conferenza-dibattito con :

  •  ANGELO LOZITO -  Università "La Sapienza"
  •  ANTONELLA DE NINNO - Ricercatrice ENEA
  •  FRANCESCA ROMANA ORLANDO - Giornalista, e Vice Presidente di A.M.I.C.A. Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale

 A cura di Enrico Del Vescovo Presidente di Italia Nostra Castelli Romani

 ingresso libero