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mercoledì 5 novembre 2025

SVILUPPO URBANISTICO A CASCINA GATTI - COM'E' ANDATA............ (LE CONCLUSIONI)

Con questo post chiudiamo (con forte ritardo lo sappiamo e ce nè scusiamo, ma purtroppo questi sono i nostri tempi) la sintesi della serata, che a nostro modesto parere crediamo sia stata un successo.


Cosa manca ai temi trattati?

Tutto quello che un piano urbanistico dovrebbe "contenere" al suo interno visto l'aumento dei residenti sul territorio, dai servizi "accessibili" come la presenza stabile e sicura di medici di base e scuole (di ogni ordine e grado) per quella analisi sul commercio di vicinato diffuso e radicato (che sabbe utile anche per ridurre il traffico e far tornare vivibili quartieri diventati dormitorio e terra di conquista per delinquenti), ai tanto agoniati servizi ATM rimasti invariati nel tempo nonostante i residenti siano aumentati (nell'ordine di migliaia) sul quartiere, ovvero tutte quelle tecniche che sono divenute "standard" nel 2025, ma che sembrano assenti a SESTO SAN GIOVANNI.

In chiusura di serata l'assessore fa due annucci ufficiali e particolarmente significativi (per chi segue le vicende del quartiere) 

il primo riguarda l'interramento dell'elettrodotto n°235 “St. Brugherio – CP Sesto S.G”, che taglia in due il quartiere di Cascina Gatti, (nonostante abbiamo chiesto agli uffici informazioni a riguardo senza mai ricevere risposte chiare) sul quale il comune ha stanziato 115.000 € (+IVA) per lo studio di fattibilità per l'interramento dell'elettrodotto, e si augura che venga reso operativo entro 10 anni,  notizia di questi giorni Terna SPA chiede 12 mesi per emettere il progetto di fattibilità (quindi atteso per settembre/ottobre 2026), periodo che può sembrare anche troppo lungo, ma che non ci sorprende vista la complessità urbanistica sorta (e autorizzata) attorno a questo elettrodotto.

il secondo è relativo ad uno studio di fattibilità richiesta ad ATM per portare il tram 7 (attualmente inaugurato al quartiere Adriano) a Cascina Gatti per farlo proseguire fino alla stazione di Sesto S.G.

Crediamo che oggi, sia fondamentale restituire alla cittadinanza aree verdi bonificate limitando la cementificazione "selvaggia", il progetto originale che prevede l'inserimento di una logistica nel centro (non di un quartiere) ma di una città, la consideriamo una scelta FOLLE ed insensata, con risvolti pericolosi sia da un punto di vista ambientale che da un punto di vista sanitario.

Molte persone hanno potuto partecipare e rendersi conto di cosa è stato previsto (in molti casi) da decenni sul nostro quartiere, lo stato di abbandono delle aree, le opere in essere che si stanno eseguendo, quelle che si dovranno compiere e quelle sospese, e questo era il nostro obbiettivo principale.

Certi che tale serata sia stata apprezzata, ringraziamo i volontari dell'Associazione Sottocorno e del Comitato Cascina Gatti per la riuscita organizzazione dell'evento e l'assessore Lamiranda per essersi messo a disposizione e chiarito i punti discussi.



domenica 2 novembre 2025

SVILUPPO URBANISTICO A CASCINA GATTI - COM'E' ANDATA............ (LA NOSTRA PROPOSTA SULLA FORNACE MARIANI)

A conclusione della serata, abbiamo presentato la nostra proposta per riqualificare la fornace Mariani e il suo spazio presente sulla via Rimembranze.


Abbiamo sfuttato l'occasione per rendere pubblica la nostra proposta dopo aver visto l'immobilismo del comune, visto che, l'unica cosa che ha saputo fare ad oggi, è stata quella di provare a (s)vendere a privati (per farci un ristorante!!!!!!!!!!!!!!!!!!) quello che invece noi definamo un patrimonio della città.

Perchè la situazione nel quartiere per la biblioteca e il centro anziani sono queste: 


Mentre riqualificare la storica fornace in disuso, mantenendo l’identità architettonica originale e trasformandola in un moderno centro per anziani e/o  in una moderna biblioteca valorizzerebbe il patrimonio industriale locale, integrandolo con funzionalità e comfort moderni pensati per la terza età e per i giovani.

L'obbiettivo del Progetto 

  • Far tornare a vivere un’area “poco vissuta” (praticamente morta)
  • Offrire uno spazio sicuro, accessibile e stimolante ad anziani e giovani
  • Favorire l’inclusione sociale e il benessere psicofisico
  • Riqualificare un edificio storico con nuove funzioni sociali, 
  • Dare al quartiere uno spazio multidisciplinare (che ad oggi manca !!!!)

e come potrebbe diventare 


i Rendering sono approssimativi, lo sappiamo, ma l'AI ci aiuta a vedere oltre il rudere che è stato lasciare decadere.


Diventerebbe un angolo di città viva , multidisclinare aperta alle vecchie e alle nuove generazioni, con spazi che darebbero la possibilità di eseguire incontri pubblici, privati in un ambiente nuovo e accogliente, spazi che oggi non ci sono.



Vi abbiamo proposto le slide presentate durante la serata, ed inviate via PEC in comune all'attenzione del Sindaco e assessori competenti, nella speranza di far comprendere che l'urbanizzazione a Cascina Gatti non vuole e non può essere la cementificazione selvaggia di quello che fu una grande area agricola (diventata poi industriale), ci sono spazi sociali e di agregazione che sono fondamentali per una società moderna.

Questa è la nostra idea, non vuole essere una imposizione ma un progetto iniziale sul quale ragionare, accettiamo critiche e proposte di modifica, ma dopo aver interrato un elettrodotto, trasformato una via chiusa e abbandonata in una terrazza opere che sembravano impossibili, diciamo alla classe politica che nulla e' impossibile basta crederci (o incominciare a crederci) ma soprattutto bisogna volerlo, noi ci siamo.



venerdì 31 ottobre 2025

SVILUPPO URBANISTICO A CASCINA GATTI - COM'E' ANDATA............ (parte 5 - Area di via Manin)

Ultimo punto (ma non meno importante) lo sviluppo urbnistico sulla via Manin, in particolare su tre aree specifiche.

La prima è un'area abbandonata, e quando le aree sono abbandonate la natura tende a riprendersele ed è così che si era creata un'area boschiva che rappresentava l'unico "muro", un polmone all'inquinamento prodotto dalla vicina  tangenziale, tant'è che avevamo chiesto (più volte) ai rappresentanti del comune che si potesse trasformare in un area verde vincolata con una vegetazione, anche più fitta, dopo aver portato via i rifiuti presenti, e invece ..........................

Come succede su tutte le aree abbandonate a Sesto San Giovanni, anche su questa, da anni, "politici lungimiranti" hanno attribuito un diritto a servizi di interesse generale (così per non saper nè leggere nè scrivere e non scontentare nessuno), per cui, al momento il comune ha disboscato, in futuro vi si trasferirà uno sfascia carrozze da via San Maurizio al lambro (ceduta al comune per il PMVL) con tanti saluti all'area verde e al contenimento delle polveri sottili generate dai flussi di traffico.

Un'altra partita persa dalla comunità ...............................................

La seconda, è sempre un area verde, ultimamente abbandonata, sulla quale però incombre dal 2017 un progetto di costruzione di una vasca volano per intercettare i grossi flussi di pioggia, accumolandoli in una vasca sotterranea per poi farli defluire al depuratore e riversarli (una volta puliti) nel fiume Lambro.




Nonostante il progetto sia stato richiesto nel 2017 ad oggi nessun progetto definitivo è stato presentato, nè tanto meno è stato deciso cosa fare sopra tale vasca, le proposte avanzate dai burocrati di turno prevedono cemento e un grosso parcheggio, proposta che a nostro avviso NON solo non ha senso (in una via "morta") ma non ha rispetto per il continuo scempio ambientale che si continua a fare in questa città.

Nella speranza di tornare a proporre e condividere con la cittadinanza il destino di quest'area ci auguriamo non vengano prese "d'autorità" scelte dai rappresentanti del comune.

Noi presenteremo una proposta, lo faremo pubblicamente e chiederemo che prima di decidere ci si confrontasse con le associazioni del territorio e i cittadini, in modo che le scelte siano, non solo condivise, rispettose di una logica ambientale in un quartiere sul quale si è deciso far gravare, la Biopiattaforma (in sostituzione del vecchio inceneritore), il depuratore oltre ad un complesso industriale isolato che ricordiamo qualche anno fa fu responsabile di sversamenti industriali nelle rogge del parco (leggi QUI).

il Terzo (e ultimo punto) il Ponte Ciclo perdonabile sopra il fiume Lambro per la Martesana.

Progetto che rientra nelle opere di compensazione per la costruzione della BioPiattaforma al Comune di Sesto San Giovanni, insieme alla ciclabile lungo la via Manin, si trova oggi in un momento di stallo, mentre l'area si presenta così 

Il progetto prevede la pulizia dell'area (che era purtroppo utilizzata come discarica abusiva), una piantumazione fitta di un area e la costruzione del ponte sopra il Lambro per connettersi con la ciclopedonale martesana.



Ma........ essendo che l'area ricade proprio al confine fra tre comuni (Milano, Sesto S.G. e Cologno M.) ed è una area vincolata (utilizzata da idioti come discarica), non è chiaro (o meglio ognuno si scarica la responsabilità non riconoscendo la proprietà in questione in una "querelle" tipicamente italiana) di chi sia la responsabilità di pulire l'argine prima dei lavori.

Ed è così ormai da anni ..... la speranza è che che burocrati e politici si illuminino di buon senso e responsabilità,così da restituire l'area riportata a vita alla comunità  che potrebbe presentarsi così:











giovedì 30 ottobre 2025

SVILUPPO URBANISTICO A CASCINA GATTI - COM'E' ANDATA............ (parte 4 - PII Marelli / Cava Melzi)

PII Marelli 

Punto importante della serata ha riguardato l'area del PII Marelli, grossa area abbandonata al confine con il nostro quartiere, dalle grosse potenzialità sulle quali  non si hanno più notizie.


E' un'area importante perchè dai progetti, confermati durante la serata, potrebbe dare uno sbocco decisivo al flusso di traffico del quartiere, creando un collegamento diretto con Marelli e togliendo importanti flussi di traffico, oltre a rappresentare un'opportunità per poter avere ampie aree verdi se si avesse il coraggio e l'impegno di ridurre i volumi o meglio ridurre le aree edificabili.


Con questa immagine fornita dall'assessore si evidenzia con la riga arancione il collegamento (ad oggi parzialmente eseguito) che si realizzarebbe nel momento in cui la rimessa dei pulman di Caronte si trasferisse lasciando libera l'area.

Il progetto attuale del PII purtroppo ripresenta volumi assurdi, ma ad oggi bloccato e cristallizzato sullo stato di abbandono totale, tant'è che il PII risulta essere in scadenza tra tre anni, e la proprietà per "salvarlo" dovrebbe eseguire entro tale scadenza delle opere pubbliche di compensazione, ma ad oggi non sono in grado di sostenerle, permettendo così al comune di riscuotere le quote fideiussorie e rivedere completamente il progetto, si spera con altri parametri, anche perchè il rendering fornito spaventa per il consumo del suolo rappresentato.

Cava Melzi 

La cava Melzi è, ad oggi una grande barzelletta, che ogni giunta tira fuori quando ha poco da raccontare sventolando un importante risultato ambientale, peccato che ormai sono più di ventanni (!!!!!!!!) che su tale area a parte le parole vuote di propaganda del politico di turno non si muove nulla, eppura è praticamente l'anello di congiunzione del parco Media Valle del Lambro, tra l'area che da Cologno va verso a nord e l'area che da Sesto pertmerebbe di collegarsi con l'area del parco della città Metropolitana Milanese.


Abbiamo colto l'occasione per chiedere pubblicamente all'assessore aggiornamenti in merito, ma purtroppo ha confermato il trend avuto fino ad oggi, l'area già di proprietà del comune, gestita al momento da Cava Melzi dovrà nei prossimi 5 anni essere bonificata (laghetto compreso) per poi iniziare la "costruzione" del parco con le ciclopedonali previste, i tempi previsti prevedono (perchè al momento non abbiamo cronoprogrammi in merito) di ottenere l'area tra circa 10 anni 

 

lunedì 27 ottobre 2025

SVILUPPO URBANISTICO A CASCINA GATTI - COM'E' ANDATA............ (parte 3 - zona area Concordia A e B / Transider)

 

In questo post parleremo delle tre zone in quanto dal comune vengono trattate come un unico asset sul quale come avevamo ipotizzato, vige ancora il piano di urbanizzazione ipotizzato dal rendering di Renzo Piano con uno sfruttamento del suolo a dir poco FOLLE, soprattutto perche venticinque / trentanni di totale abbandono hanno generato due aree boschive nel pieno della città che meriterebbero, oggi, ben altra soluzione, visto l'elevato tasso d'inquinamneto presente a causa del traffico veicolare.

I progetti autorizzati ed ancora in auge (come confermato dall'assessore) sono qui sotto ben rappresentati dai rendering originali che riproponiamo per far comprendere l'impatto, solo che questa volta vi spieghiamo il perchè a nostro avviso c'e' un allarme ..........

Mentre si confonde nelle planimetrie in vista dall'alto, in quella 3D è visibilissima e purtroppo confermata, si tratta di una area adibita alla logistica, si avete compreso bene, nel pieno della città con ingresso e uscita su viale Italia era (ed è ) prevista fin dall'inizio una logistica e quindi elevati flussi di traffico in ingresso e in uscita che attraverseranno il quartiere aggravando il traffico e la qualità dell'aria .


Non abbiamo idea di chi abbia partorito una idea di questo tipo, purtroppo come ci è stato spiegato le destinazioni d'uso NON sono state modificate (SONO ANCORA QUELLE DEFINITE DAL PRIMO PROGETTO DELLE AREE FALK), e quindi a meno di un ripensamento del costruttore (in questo momento ci è stato detto che su queste aree è ancora tutto sospeso) chi gode dei diretti a costruire può procedere in tal senso.

Qui sotto la documentazione del comune relativa alle tre aree in oggetto fornite dall'assessore Lamiranda



Ci piacerebbe che, alla luce delle nuova letteratura urbanistica, delle logiche del rispetto dell'ambiente e di conseguenza del rispetto della salute dei cittadini venissero affrontate le riduzioni dei volumi su queste aree, troppo facile fare politica concedendo ampliamenti (facili) su richieste (generiche) degli speculatori  di turno o del momento.

E' INCONCEPIBILE, NEL 2025, AVERE PRATICAMENTE NEL CENTRO DELLA CITTA' UN'AREA LOGISTICA DI TALE PROPORZIONE , COM'E' ASSURDO PREVEDERE VOLUMI EDIFICABILI CON LOGICHE DI SATURAZIONE DEL TERRITORIO E NON PREVEDERE IN NESSUN MODO IL SALVATAGGIO DI UN BOSCO NATURALE CHE CI HA REGALATO L'INCURIA E L'INCAPACITA' GESTIONALE DI TALE AREA.





domenica 26 ottobre 2025

SVILUPPO URBANISTICO A CASCINA GATTI - COM'E' ANDATA............ (parte 2 - zona AUC)

 

Con il progetto AUC, nel dettaglio il progetto AUC1 quello presentato con bellissimi rendering con case costruite in un parco (o meglio che noi pensavamo fosse parco tutelato dal comune) e poste di fianco ad un elettrodotto attivo è iniziato il tutto.

Forse eravamo i soli a non sapere che in realtà quelle aree godevano da più di ventanni di un cambio di destinazione d'uso, confrontandoci con le persone del quartiere però ci siamo resi conto che in realtà il PGT era si stato presentato, ma (forse) ai soli addetti ai lavori e alla classe politica (da sempre un po reticente a spiegare le modifiche alla città) ma mai esposte pubblicamante, ed è qui che ci venuta l'idea a fine maggio di un incontro pubblico, che in collaborazione con gli uffici comunali e l'assessore si è concretizzato a metà ottobre (prima non riuscivano).

il progetto AUC in realtà si è rilevato di ben altro impatto, AUC 1 è solo l'inizio, l'area (molto più vasta è stata divisa in 4 zone (


Il progetto è sicuramente più invasivo e suddiviso in quattro zone con una "permeabilità" prevista est/ovest


A nostro avviso solo la presenza dell'elettrodotto (di cui ribadiamo l'errore nel progetto pubblicato dal comune sul mancato rispetto della fascia di rispetto dell'elettrodotto) ha di fatto salvato da una cementificazione a dir poco spinta.

La risposta dell'assessore in merito è stata il progetto era già in essere da anni e che si sta provando a lasciare a verde le aree AUC3 e 4 spostando (con premialità) il diritto di edificare su altre aree.




giovedì 23 ottobre 2025

SVILUPPO URBANISTICO A CASCINA GATTI - COM'E' ANDATA............ (parte 1)

 


L'incontro, che abbiamo organizzato insieme al Comitato Cascina Gatti, aveva l'obbiettivo di informare e coinvolgere la comunità locale sullo sviluppo urbanistico della zona previsto dall'amministrazione comunale con il PGT, obbiettivo che a nostro parere è stato raggiunto anche per le risposte date ed il confronto avuto.

A Sesto San Giovanni nel 2025 le aree dismesse rimaste si trovano a Cascina Gatti (e nelle aree adiacenti).

Già il progetto di riqualificazione di Renzo Piano né prevedeva uno sviluppo urbanistico (intenso) mentre le analisi dei terreni hanno confermato un inquinamento intensivo, e particolarmente variegato premiando (purtroppo) la città come SIN - Sito d’Interesse Nazionale.

Sviluppo Urbanistico in Corso

Cascina Gatti è attualmente in fase di sviluppo urbanistico, iniziato di fatto con il PII Bergamella, tale sviluppo desta preoccupazione perché l’urbanizzazione del resto della città ha seguito fino ad oggi una logica “a saturazione del territorio“.

Coinvolgimento della Comunità

Il coinvolgimento attivo della comunità è fondamentale per garantire che le proposte di sviluppo rispondano alle reali esigenze del territorio, e non ci risulta sia stata coinvolta la comunità locale nelle decisioni progettuali del PGT (purtroppo....)

Opportunità e Sfide

Uno sviluppo urbanistico oltre a proporre opportunità significative, come la creazione di nuovi spazi pubblici e privati, presenta anche delle sfide, come la gestione del traffico, dei servizi, la tutela ambientale e il miglioramento delle condizioni di vita (economico, sociale e sanitario), sfide che devono essere affrontate, mentre ad oggi non rileviamo tale impegno.


queste le aree discusse, per non rendere pesante la sintesi divideremo in più parti i temi affrontati, in modo da rendere chiare le posizioni espresse dall'assessore sia nelle dichiarazioni di (secondo noi) di "allarme" che afferma di aver ereditato che  quelle in cui si impegna a minimizzare il consumo del suolo.

Ultima parte sarà dedicata alla nostra proposta che abbiamo presentato sulla Fornace Mariani  e che nei prossimo giorni verrà inoltrata all'ufficio protocollo del comune.

venerdì 26 settembre 2025

TERRAZZA BERGAMELLA - FINALMENTE CHIUSO IL CANTIERE - INAUGURAZIONE IL 28 SETTEMBRE 2025 - (NONOSTANTE MANCHI ANCORA QUALCOSA ............)

FINALMENTE CI SIAMO ........................... 

Giovedì 25 settembre 2025, nonostante NON si sia completato tutto quello che era in programma, si è smantellato il cantiere,(si finirà con calma e noi saremo qui a vigilare che venga fatto quanto promesso) restituendo alla cittadinanza un area che per decenni è stata terra di nessuno




L'inaugurazione è prevista per:

DOMENICA 28 SETTEMBRE 2025 ALLE ORE 11 PRESSO LA TERRAZZA BERGAMELLA

per info clicca QUI o visita il sito del comune di Sesto San Giovanni


sabato 20 settembre 2025

TERRAZZA BERGAMELLA SITUAZIONE AL 20 SETTEMBRE 2025 - SI CONTINUA AD ASPETTARE LA CHIUSURA DEI LAVORI (NONOSTANTE LA PROPAGANDA)

Nonostante la propaganda che dava per imminente l'apertura della terrazza (probabilmente a causa del nostro post) nulla è stato fatto se non tagliare l'erba e completare l'installazione dei lampioni, menre continuiamo ad assistere ad un cantiere abbandonato a se stesso, in balia di continue intrusioni che rimuovono recinzioni e usano attrezzature.


Ricordiamo che il cantiere ha ottenuto una proroga fino ai primi di OTTOBRE  2025 (non manca poi molto), a causa del "complesso reperimento dei materiali" (ma...... forse bastava ordinarli per tempo).