Con questo post chiudiamo (con forte ritardo lo sappiamo e ce nè scusiamo, ma purtroppo questi sono i nostri tempi) la sintesi della serata, che a nostro modesto parere crediamo sia stata un successo.
Cosa manca ai temi trattati?
Tutto quello che un piano urbanistico dovrebbe "contenere" al suo interno visto l'aumento dei residenti sul territorio, dai servizi "accessibili" come la presenza stabile e sicura di medici di base e scuole (di ogni ordine e grado) per quella analisi sul commercio di vicinato diffuso e radicato (che sabbe utile anche per ridurre il traffico e far tornare vivibili quartieri diventati dormitorio e terra di conquista per delinquenti), ai tanto agoniati servizi ATM rimasti invariati nel tempo nonostante i residenti siano aumentati (nell'ordine di migliaia) sul quartiere, ovvero tutte quelle tecniche che sono divenute "standard" nel 2025, ma che sembrano assenti a SESTO SAN GIOVANNI.
In chiusura di serata l'assessore fa due annucci ufficiali e particolarmente significativi (per chi segue le vicende del quartiere)
il primo riguarda l'interramento dell'elettrodotto n°235 “St. Brugherio – CP Sesto S.G”, che taglia in due il quartiere di Cascina Gatti, (nonostante abbiamo chiesto agli uffici informazioni a riguardo senza mai ricevere risposte chiare) sul quale il comune ha stanziato 115.000 € (+IVA) per lo studio di fattibilità per l'interramento dell'elettrodotto, e si augura che venga reso operativo entro 10 anni, notizia di questi giorni Terna SPA chiede 12 mesi per emettere il progetto di fattibilità (quindi atteso per settembre/ottobre 2026), periodo che può sembrare anche troppo lungo, ma che non ci sorprende vista la complessità urbanistica sorta (e autorizzata) attorno a questo elettrodotto.il secondo è relativo ad uno studio di fattibilità richiesta ad ATM per portare il tram 7 (attualmente inaugurato al quartiere Adriano) a Cascina Gatti per farlo proseguire fino alla stazione di Sesto S.G.
Crediamo che oggi, sia fondamentale restituire alla cittadinanza aree verdi bonificate limitando la cementificazione "selvaggia", il progetto originale che prevede l'inserimento di una logistica nel centro (non di un quartiere) ma di una città, la consideriamo una scelta FOLLE ed insensata, con risvolti pericolosi sia da un punto di vista ambientale che da un punto di vista sanitario.
Molte persone hanno potuto partecipare e rendersi conto di cosa è stato previsto (in molti casi) da decenni sul nostro quartiere, lo stato di abbandono delle aree, le opere in essere che si stanno eseguendo, quelle che si dovranno compiere e quelle sospese, e questo era il nostro obbiettivo principale.
Certi che tale serata sia stata apprezzata, ringraziamo i volontari dell'Associazione Sottocorno e del Comitato Cascina Gatti per la riuscita organizzazione dell'evento e l'assessore Lamiranda per essersi messo a disposizione e chiarito i punti discussi.








