AUGURA A TUTTI UN
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sabato 24 dicembre 2022
mercoledì 23 novembre 2022
E LA PARATIA SOTTO LO SVINCOLO DELLA TANGENZIALE NON VIENE RIMOSSA NONOSTANTE LE RASSICURAZIONI DI MILANO SERRAVALLE
A settembre abbiamo incontrato i tecnici di Milano Serravalle non solo per affrontare il problema generato dalla chiusura dello svincolo ma anche per chiarire cosa ci facesse una paratia alla base dei piloni di sostegno della tangenziale e sollecitare la chiusura del casello (che non ha senso avere, e sul quale parleremo più avanti).
Ci hanno rassicurato in tutte le maniere che si tratta di una paratia di contenimento, anche se NON hanno saputo spiegare il perché è stata posizionata, hanno escluso si tratti di un container, e minimizzato la probabilità di ritrovare inquinanti, al nostro invito ad eseguire dei carotaggi però si sono opposti, non avendo obblighi di legge, ma promettendo che a breve la paratia sarebbe stata rimossa (in contemporanea con la riapertura dello svincolo entro il 12 settembre 2022) e invece giunti ormai a metà novembre dopo varie solleciti per chiedere chiarimenti sul perché non fosse stata ancora rimossa, le solite rassicurazioni e promesse non mantenute.
Non abbiamo bisogno delle rassicurazioni vogliamo avere delle risposte, togliere la paratia (che a detta di Serravalle non deve esserci) ed avere i dati sul terreno sottostante, così giusto per stare tranquilli.
lunedì 21 novembre 2022
FORSE INCOMINCIANO I LAVORI SULLA TERRAZZA ........ FORSE
Premesso che ... dopo più di anno di fermo del cantiere e dopo le nostre continue denunce sullo stato del terreno presente sulla terrazza, dove per questo negli ultimi cinque anni siamo stati sempre ammoniti e ripresi perché usavamo il termine Bonifica che implica un percorso autorizzativo differente rispetto a quello che il comune aveva previsto perché non si rilevavano sostanze tossiche o nocive per la salute, per le prime rimozioni di materiali che rientravano in un'opera di "messa in sicurezza", tra qualche giorno dovrebbero riprendere i lavori di
BONIFICA DI SITO CONTAMINATO
come indicato dal cartello posto sulle cancellate del cantiere che ad ottobre ha di fatto chiuso il 60% dell'area della terrazza.
Che dire, han passato anni a riprenderci con supponenza che non erano opere di bonifica, per poi confermare quello che abbiamo sempre sostenuto
Sia ben chiaro che non sono stati eseguiti carotaggi a 7 o 8 metri come abbiamo sempre chiesto (ormai da anni), ma uno scavo in trincea, che guarda caso ha dato esito positivo proprio in prossimità del luogo dove il comune vuole installare i giochi per i bambini.
L'inizio dei lavori, a detta dell'assessore dovrebbe iniziare entro la fine del mese di novembre 2022, di fatto con la raccolta della terra asportata è iniziato, peccato che si sia subito fermato, ormai da oltre due settimane, dopo solo una giornata di lavoro.
Abbiamo chiesto se ci fossero variazioni al progetto avendo "inventato" una ciclabile in una zona dove NON era prevista, perché ora vanno cambiati gli assetti di connessione previsti originariamente con inclinazioni specifiche, nel rispetto delle norme P.E.B.A. ovvero dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, strumenti in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità sulle strutture pubbliche per tutti, disabili compresi.
Dalla discussione con l'assessore abbiamo appreso che a differenza del progetto originale (al momento) spariranno le 32 panchine previste ed aumenteranno a 4 i filari di alberi, si cercherà di cementificare il meno possibile l'area della terrazza venendo incontro alle nostre richieste, mentre l'area giochi verrà eseguita con fondo morbido.
Su questo punto ci siamo permessi di evidenziare che non c'è l'obbligo di creare aree su fondo morbido e che per legge possono essere istituire anche su erba (magari su terra di cultura e non di cantiere come invece è stato fatto nel parco) in questo modo non si creano isole di calore che rendono inutilizzabili le aree nei periodi più caldi (visto che in quella zona NON c'è più un albero!!!!!) e si evita di cementificare il suolo visto che tale installazione prevede la costruzione di un sottofondo in cemento.
Stiamo appettando (a più di un mese dall'incontro) le nuove planimetrie e rendering dell'area appena le avremo le pubblicheremo.
lunedì 14 novembre 2022
FESTA DELL'ALBERO 2022
DOMENICA 20 NOVEMBRE 2022 dalle ore 10:00 alle ore 13:00 in occasione della Festa dell'Albero 2022 l'associazione Legambiente terrà all'interno del Parco Bergamella le piantumazioni di circa una ventina di piante di medio fusto (non arbusti), di altezza 150 cm circa, donate da Ersaf e Parco Nord;
A seguito accordo con i tecnici del Comune di Sesto, è stata individuata un'area in fondo al parco, dopo il laghetto, adiacente alle collinette già oggetto di piantumazione.Per chi volesse partecipare mettendosi a disposizione aiutando i volontari può arrivare anche una mezz'ora prima delle 10:00 registrandosi al gazebo previsto in piazza della chiesa.
domenica 13 novembre 2022
LA CICLABILE DELLA BERGAMELLA DIVENTA UNA PISTA PER IL DECOLLO DI UN DELTAPLANO A MOTORE
Consigliamo la classe politica locale di formulare un progetto intercomunale per il controllo del parco efficace in modo da renderlo sicuro invece di auto elogiarsi anche per opere di ordinaria amministrazione.
sabato 3 settembre 2022
IL NUOVO STADIO A SESTO ???????? - AD OGGI NESSUNA RISPOSTA
Come anticipato nel post del 5 luglio (QUI) con protocollo N. 0069433/2022 abbiamo inoltrato una richiesto di accesso agli atti per aver copia della documentazione (anche in forma preliminare) relativa al PROGETTO DEL NUOVO STADIO A SESTO S.G.
AD OGGI, A DISTANZA DI ORMAI DUE MESI, NESSUNA RISPOSTA E NESSUN DOCUMENTO IN MERITO E' STATO INVIATO.
Come abbiamo sempre affermato, NON siamo contrari a priori, certo che, per chi come noi affronta problemi ambientali e urbanistici questa vicenda da come è stata raccontata in campagna elettorale sembra più una barzelletta che un progetto reale, per questo ora che è finita la buriana legata all'elezione del sindaco è doveroso verificare la reale consistenza di un progetto dall'impatto che al momento riteniamo devastante per una città come Sesto San Giovanni.
Rimaniamo in attesa e se necessario richiederemo di nuovo la documentazione (che, a percezione NOSTRA, sembrerebbe non esistere).
giovedì 11 agosto 2022
IL PARCO DELLA BERGAMELLA NON E' PIU' UN PARCO MA UN CAMPO BRUCIATO SENZA ALBERI ATTRAVERSATA DA UNA COLATA DI ASFALTO
Premessa, quando si governa e si realizza un progetto si è sempre esposti a critiche generate da punti di vista differenti, ma quando si governa e si nasconde un progetto del genere le critiche te le vai a cercare.........
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planimetria del progetto richiesta con accesso agli atti Prot.Gen.73135/2022 del 13/07/2022 |
Il parco (che ricordiamo non essere un giardino) fino a qualche anno fa era, da un punto di vista ecologico ed ambientale, un oasi proprio perché dimenticata dal politico di turno, la natura si era ripresa gli spazi tolti (ne abbiamo parlato bene nel post del 15 marzo 2021), alberi, rovi, animali selvatici, uccelli ed insetti di ogni tipo (in particolar modo le farfalle veri e propri ricettori di un ecosistema tornato sano) si potevano trovare con facilità intorno o sugli alberi da frutto in fiore o sulla frutta che generavano oppure nascosti nella selva di erba che cresceva a dismisura ma che rimaneva verde anche in periodi di siccità e in questo modo termoregolava la temperatura dell'area.
Da quando il comune ha incominciato, per così dire, a "gestirlo" per renderlo fruibile (così ci è stata raccontata) è incominciata la devastazione, con l'abbattimento di decine di alberi sani ed ora con una colata di asfalto, più simile ad una statale che ad pista ciclabile.
Nessun piano per la sicurezza né per una riforestazione e tutela ambientale, nessuna analisi o confronto su ciò che si è salvato (dalle precedenti azioni sconsiderate), continuando a rilevare da oltre cinque anni azioni unilaterali che di fatto stanno devastando il PARCO RURALE DELLA BERGAMELLA,
Ora considerando che manca totalmente la comunicazione, non c'è stato nessun confronto né in sede istituzionale (consulta dell'ambiente) né direttamente con le associazioni del territorio, nonostante abbiamo richiesto a più riprese informazioni e progetti relativi a questo progetto, constatiamo una deriva autoritaria, evidentemente frutto di un ego profondo che in realtà dimostra di disprezzare ogni confronto fino ad ora richiesto, perché evidentemente l'obbiettivo NON è costruire, ripristinare o salvaguardare un ecosistema, nel rispetto di progetti ambientali condivisi, ma far vedere che rappresentano la politica "del fare".
Ed è così che un giorno ci siamo alzati con il suono delle motoseghe che procedevano con abbattimenti indiscriminati, e un anno dopo ci siamo alzati trovandoci una colata di asfalto che definisce una ciclabile con una carreggiata variabile dai 4 ai 5 metri asfaltata che costeggia, per un tratto, una ciclabile esistente (ma di Milano .....) impermeabilizzando una vasta area del parco (che forse non ne aveva bisogno), distruggendo di fatto le aree umide che erano abitat di specie che avevano resistito a discariche e orti abusivi,
ora |
Non siamo contrari per partito preso, le ciclabili asfaltate in Europa, come a New York esistono, ma non sono frutto dell'ego smisurato del politico ma frutto di una progettazione ambientale condivisa, che le vede inglobate in veri e propri boschi o foreste urbane.
Qui non vediamo nessuna progettazione, nessun confronto né condivisione, solo devastazione e azioni random senza capo ne coda (se fino allo scorso anno si parlava di una ciclabile in terra battuta con una carreggiata da 3 metri che si snodava nel parco e si connetteva alla terrazza
progetto valido fino a qualche mese fa e sempre proposto agli incontri |
ora abbiamo una carreggiata variabile da 4 a 5 metri che di fatto passa esterna al parco senza nessun progetto collegato di riforestazione degno di una filosofia ambientale del nuovo millennio
progetto attuale richiesto con richiesta di accesso agli atti a luglio 2022 |
area di connessione prevista in via Manin |
carreggiata larga 4 metri asfaltata |
carreggiata larga 5 metri asfaltata |
Abbiamo una nuova isola di calore la dove non c'era, il cui utilizzo sarà limitato alle passeggiate domenicali, aumentando anche l'inquinamento luminoso, sempre a discapito della fauna che qui soggiorna e che invece avrebbe necessitato di più rispetto (anche in questo caso cose dette e ridette fino alla nausea).
Per chi corre a difendere tale operato accusandoci di lamentarci sempre, diciamo in anticipo che NOI nel tempo le proposte le abbiamo sempre fatte, in maniera molto trasparente, segnalando criticità e facendo proposte concrete perché abbiamo da sempre cercato di far comprendere (indipendentemente da chi governa) che opere di questo genere devono essere rispettose dell'ambiente specie se in un'area rurale, ciò che è stato fatto non ha senso, probabilmente non ci siamo riusciti non per colpa nostra ma perché sempre trattati con sufficienza e liquidati con una virtuale pacca sulla spalla.
A questo punto ci adopereremo (magari con raccolte firme o nelle sedi istituzionali) chiedendo che il parco venga tolto dalla gestione comunale e venga inserito insieme all'area del parco Media Valle del Lambro e al parco nord (riprendendo la proposta del sindaco di Milano di qualche anno fa) in un parco regionale tutelato altrimenti di questo passo si trasformerà di volta in volta in un giardino attrezzato per soddisfare le esigenze dell'elettorato di turno .......
Rimaniamo in attesa di incontrare a settembre l'assessore di competenza (l'ennesima volta negli ultimi 10 anni) per comprendere se si riesce ad evitare o minimizzare l'ennesima colata di cemento prevista per la terrazza Bergamina (ex Bottoni) ed in che modo si voglia procedere con la prossima consulta dell'ambiente, perché così NON va' bene, il rispetto, la condivisione e la programmazione (ad oggi mancati sul parco della Bergamella) sono valori fondamentali se si vuole proseguire in maniera costruttiva.
Il consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno
martedì 9 agosto 2022
ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO E COMITATO CASCINA GATTI INCONTRANO SERRAVALLE AUTOSTRADE
Mercoledì 27 luglio una delegazione formata da un rappresentante dell'Associazione Sottocorno e uno del Comitato di Cascina Gatti hanno incontrato la Direzione Tecnica di Serravalle Autostrade, presso i loro uffici ad Assago per avere delucidazioni in merito ai due punti che abbiamo sempre sottoposto all'amministrazione senza avere mai risposte dettagliate, ovvero:
- La riapertura dell’entrata della Tangenziale EST in via Di Vittorio a Cascina Gatti,
- La presenza di un "cassone" che abbiamo denunciato essere posizionato alla base dei piloni.
"La riapertura dello svincolo"
Sulla chiusura della tangenziale, giunta ormai ad avere un ritardo di quasi 1 anno, ci è stato presentato il progetto di rinforzo del sottopasso di via Idro (che asseriscono non essere a rischio di crollo o cedimento), divenuto urgente adeguare poiché dopo il crollo del ponte MORANDI a Genova sono cambiate le normative, per cui hanno dovuto eseguire l'adeguamento tecnico di rinforzo, opera che è da considerarsi provvisoria, ma propedeutica perché consentirà di modificare il flusso di traffico consentendo il rifacimento completo del sottopasso, in modo questo modo viene reso idoneo ai flussi di transito e del relativo carico a cui viene sottoposto giornalmente, flussi che non sono quelli previsti in fase di progetto decenni fa quando venne costruito.
Sui ritardi accumulati ci hanno informato che sono diverse le cause, dalla gestione dei bandi pubblici (regolati da tempistiche e formalità obbligatori per legge e non dipendenti da Serravalle) al reperimento dei materiali (circa 3,5 tonnellate di acciaio, fibre di carbonio e altro...) ed al loro aumento dei prezzi rilevata dall'apertura del cantiere ad oggi.
Durante l'incontro hanno comunque confermato che il problema sui materiali è stato risolto, sbilanciandosi a confermare che i lavori procedono e continueranno durante tutto il mese di agosto, impegnandosi a mantenere l'obiettivo di riuscire ad aprire lo svincolo prima del 15 settembre 2022, in concomitanza con la riapertura delle scuole, che storicamente determinano flussi di traffico consistenti.
Sono consci che questa situazione abbia comportato forti disagi, ma la chiusura dello svincolo è stata l'unica maniera per ridurre il flusso dei mezzi e il relativo carico nella zona di cantiere, permettendo così i lavori di messa in sicurezza.
"Il cassone"
Da oltre un anno avevamo chiesto spiegazione (senza mai ricevere risposta dall'assessore di competenza !!!!!!), durante l'incontro sono state presentate delle foto eseguite da distanza ravvicinata (cosa a noi impossibile da fare essendo un area tra sedi autostradale non accessibile) che identificano il manufatto più come una paratia di contenimento posizionata durante la costruzione dei cassoni e poi mai rimossa.
Ci viene confermato che durante la cantierizzazione per il rinforzo del sottopasso di via Idro verrà rimossa impegnandosi a confermare tale ipotesi ed informandoci se troveranno anomalie.
A nostra esplicita richiesta di fare una valutazione dello stesso terreno (con carotaggio) hanno gentilmente rifiutato, non essendoci dei presupposti ingegneristici o di indagini ambientali sull’area interessata.
Questa la sintesi di circa un ora e mezza di incontro presso i loro uffici ad Assago che ha visto anche un dialogo più ampio su altri temi correlati a questi, a Serravalle va il nostro ringraziamento per il tempo dedicato, le spiegazioni fornite e la documentazione tecnica presentata.
Sicuramente abbiamo sbagliato a chiedere risposte all'assessorato di competenza, Non sarebbe cambiato molto, ma se avessimo chiesto subito a Serravalle avremmo avuto informazioni precise e probabilmente in tempi più consoni in modo da comprendere ed informare i motivi di questo lungo blocco viabilistico.
venerdì 8 luglio 2022
L'AREA METROPOLITANA DI MILANO VA LETTERALMENTE A FUOCO CAUSA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
E' impressionante l'immagine eseguita dall'Agenzia Spaziale Europea fatta su Milano con una strumentazione speciale che riesce a rilevare il calore emesso dall'area urbana.
La foto drammaticamente ci racconta quello che di fatto viviamo tutti i giorni, con temperature che vanno dai 41 ai 48°C (a seconda del colore) non racconta qualcosa di nuovo, bensì ci sbatte in faccia la realtà con una semplicità allarmante, e mette in chiaro che le politiche urbanistiche portate avanti negli ultimi decenni (per compiacere lo speculatore di turno a volte amico del politico locale) con tanto di placet di architetti e urbanisti intenti a spiegare come era retrogrado chi chiedeva verde, parchi e giardini e non comprendeva come era importante fare piazze, strade e case di cemento.
La cosa non sarebbe drammatica, se la classe politica riuscisse a comprendere gli errori fatti nel passato ed incominciassimo a modificare questo modo di intendere la città.
E invece NO, tra fasti di autoelogio abbiamo assistito all'inaugurazione di UNIONE 0 il nuovo quartiere che sorgerà sulle aree FALK e che ripercorre proprio questa logica, certo con qualche albero (che spunta da piazze e strade di cemento)
UN ESEMPIO ??
Il vecchio aeroporto di Berlino (il Tempelhofer dove è nata la compagnia aerea Lufthansa) voluto dai nazisti nel 1923 ed utilizzato dagli alleati durante la guerra fredda, chiuso nel 2008, un'area di tre (3) ettari in pieno centro a Berlino, nel 2014 con un referendum cittadino (COSA TOTALMENTE SCONOSCIUTA AI POLITICI NOSTRANI) i berlinesi in una domenica storica (25/05/2014) per la capitale tedesca, con il 64,3% dei votanti al referendum hanno deciso di vietare lo sviluppo immobiliare dell’ex aeroporto, rovinando i piani dell’amministrazione della città e dei relativi speculatori.
E invece qui a Sesto ...... un'altra speculazione edilizia con volumetrie enormi, e con un parco annesso (che ancora non è chiaro cosa l'amministrazione intende per parco) che nel tempo è passato da una superficie di cinque ettari del primo progetto a 2,94 ettari, ma attenzione perché manca ancora di capire se ci sarà lo stadio .......... (si perché la superficie del parco potrebbe anche diminuire).mercoledì 6 luglio 2022
IL NUOVO STADIO DI MILAN E INTER A SESTO - UN BLUF O UN PROGETTO REALE ??
In relazione al progetto dello stadio a Sesto San Giovanni (che sembrerebbe ora destinato alla sola società AC Milan) fatto divenire argomento principale in questa campagna elettorale, chiediamo spiegazioni per comprendere se sono idee "da bar" buttate lì per cercare consensi, incominciando a preparare la cittadinanza giorno dopo giorno alla costruzione di una struttura di questo genere, facendogliela accettare o se realmente c’è un progetto reale in merito.
NON siamo contrari a priori, certo che, per chi come noi affronta problemi ambientali e urbanistici questa vicenda da come è stata raccontata in campagna elettorale sembra più una barzelletta che un progetto reale, per questo ora che è finita la buriana è doveroso verificare la reale consistenza di un progetto dall'impatto che al momento riteniamo devastante per una città come Sesto San Giovanni.
Ricordiamo che alcuni anni fa si parlava di un progetto (in area urbana a Milano) con una capienza per circa 35000 persone, successivamente ridimensionato per 50.000/55.000 persone in alcune aree dell’hinterland milanese ed ora fortemente pubblicizzato a Sesto San Giovanni con una capienza, che a detta della nuova proprietà del Milan, NON dovrebbe essere inferiore alle 70.000 persone.
- Progetto, identificazione dello stadio su planimetria cittadina, dimensioni e numero di parcheggi previsti, dimensionamento del complesso, identificazione vie di fuga e di accesso alla nuova struttura
- Valutazione di impatto da un punto di vista commerciale sulla città
- Valutazione sull'ordine pubblico (sia in fase di afflusso che di deflusso)
- Valutazione reale dei nuovi posti di lavoro generati
- Valutazione di impatto ambientale
- Valutazione di impatto sanitario
- Valutazione sull’impatto acustico
- Valutazione sui flussi di traffico generati dagli eventi sportivi organizzati
- Valutazione sui flussi di traffico generati normalmente dalla struttura commerciale annessa
- Valutazione delle criticità che rappresentano gli eventi ospitati nella nuova struttura sulla sosta in città (e non solo per i residenti)
- Valutazione impatto della struttura in concomitanza con gli eventi presenti nelle vicinanze, come ad esempio il Brianteo a Monza e il Breda a Sesto
- Valutazione sul trasporto pubblico per accedere alla struttura
- Valutazione sulla viabilità cittadina per accedere alla struttura
- Valutazione modifica sede tangenziale per accesso alla nuova struttura (anche da un da un punto di vista ambientale che sanitario)
- Valutazione sulla viabilità presente sulle tangenziali per accedere alla struttura in concomitanza con il traffico di punta
- Valutazione sugli oneri di compensazione per la città.
- Valutazione interventi comunali per la garanzia dell’ordine pubblico
Considerando che, ad oggi Sesto vanta una popolazione residente di poco più di 82000 unità con una urbanizzazione irregolare ed elevata proprio nelle vicinanze dell’area identificata, con un progetto esecutivo (UNIONE 0 presentato ufficialmente il 29 giugno 2022) di nuova urbanizzazione proprio su quelle aree (che dovrebbe aumentare l’attuale popolazione di circa 20.000 unità) oltre ad avere già in fase avanzata la costruzione dell’area della città della salute che una volta finita dovrebbe prevedere un afflusso di 15.000/20,000 persone al giorno (tra pazienti e personale impiegato), e visto che tale argomento è diventato centrale nella campagna politica delle amministrative che si sono appena concluse, temiamo che si stiano perdendo i punti chiave dei problemi di questa città e non vorremmo che la scelta fosse affrontata con superficialità favorita e incitata più dal tifo di squadra (legittimo per carità) che non dai problemi cronici che questa città si porta dietro da decenni, rischiando di generarne altri ben più complessi da risolvere.
Quindi per comprendere e valutare un progetto di tale portata non basta un plastico (o un rendering) dove viene raffigurata una struttura in stile "Colosseo Romano", ma abbiamo chiesto (con una domanda di accesso agli atti) tutti i documenti sopra elencati se esistenti.