Pubblichiamo ora il nostro punto, sollecitati da più parti, perché ora, senza isterismi ne tanto meno senza strumentalizzazioni politiche, possiamo chiarire il nostro punto sulla situazione del Bando periferie , soprattutto su quello vinto da Sesto San Giovanni.
Il
progetto per quanto riguarda l’intervento di riqualificazione ambientale e
sociale del parco Adriano di Milano e del Parco Cascina Gatti di Sesto San
giovanni nel PLIS Media Valle del Lambro
NON E' A RISCHIO
essendosi classificato al 13° posto nei primi ventiquattro progetto approvati nel primo blocco,
Specifichiamo che il progetto nel 2016 venne diviso dagli uffici comunali in cinque interventi così
soprannominati nella relazione pubblicata il 29 luglio 2016 (inviata al
ministero per il bando)
SSG_1 Opere
idrauliche e di sistemazione elementare
SSG_2 Parco
Cascina Gatti – realizzazione partecipata delle opere a verde
SSG_3 Terrazza
Bottoni
SSG_4 Skate
Park
CM_5 Interramento elettrodotto linee a 220 kv T.L08 e T.205
Per quanto riguarda il bando si è chiesto il finanziamento
SOLO per l’interramento mentre per le opere indicate con
SSG_1; SSG_2; SSG_3; SSG_4; il comune aveva specificato che le spese erano
coperte dagli oneri di urbanizzazione richiesti a UNIABITA per la creazione del
complesso di cascina gatti (come indicato a pagina 34),
Quindi, giusto per chiarire le voci di quartiere, per quanto riguarda il progetto di riqualificazione, in nessun modo l'attuazione di questo decreto può mettere in pericolo la conclusione delle opere previste in special modo Terrazza Bottoni o lo Skate Park, la causa, se queste non verranno eseguite o saranno sviluppate con ritardo, sarà da ricercare altrove.
Situazione differente per quanto riguarda il secondo blocco di opere
finanziate, anticipiamo da subito che l’attuazione del decreto «Milleproroghe»
è sicuramente uno sgambetto alle amministrazioni che si erano impegnate a
cofinanziare i progetti di riqualificazione urbana anche se non crediamo che un
comune come Milano intenda fermare i progetti programmati
Il Senato ha approvato un emendamento del governo che
di fatto "congela" per due anni le convenzioni firmate con gli enti locali, NON
LE ANNULLA, e non vediamo credibile la giustificazione che tale provvedimento
sarebbe stato necessario per dare attuazione ad una sentenza della Corte costituzionale.
Non capiamo come si possa commettere un errore
politico di questo genere, in uno stato che ha sempre finanziato (e forse
continuerà a farlo) sagre e processioni religiose di paesi o ha colmato con centinaia di
milioni di euro buchi di bilancio di comuni amministrati da incompetenti ha di
fatto bloccato lo sviluppo di periferie che erano decenni che cercavano fondi
per risolvere problemi reali.
Ci aspettiamo che bandi di questo genere
quadruplichino in futuro soprattutto per l’area metropolitana milanese
maltrattata in passato oppure considerata ma per giochi di parte dai governi
succeduti fino ad oggi, non comprendiamo neanche come nel 2018 si possa procede
con il decreto «Milleproroghe», decine di articoli che con poche righe a
volte non controllate che nella loro complessità possano mettere a rischio progetti
di decenni per rilanciare intere aree urbane.